Come rimanere concentrati

Promemoria primo messaggio :

Ciao ragazzi sicuramente sarà un argomento già trattato ma ho bisogno di un consiglio o essere indirizzato verso un modo per risolvere questo problema. Ho difficoltà a gestire per tutto l’incontro la concentrazione e la tensione giusta....questo problema non mi capita se l’incontro è sempre in recupero...nel senso ....perdo il primo set o sto sotto con il punteggio io fino a che non sono morto vado a prendere le palette anche fuori dal campo.....il problema è quando vinco facilmente un set tipo 6/0 o 6/1 oppure dopo tanta fatica magari raggiungo con il punteggio l’avversario lo supero è qualcosa nella testa si stacca....iniziò a pensare di avercela fatta o di gestire la situazione tanto ormai è fatta......ed ecco arrivare dei passaggi a vuoto assurdi....calo di tensione....perdita di sicurezza nei colpi....datemi per favore una mano perche questa situazione sta capitando troppo spesso .

Ciao a tutti! 

Questo argomento mi interessa e vorrei dare un paio di consigli su alcuni aspetti (e sapere cosa ne pensate sui consigli che do). 

Io ritengo che punti più importanti di altri esistano. Non significa che il punto sullo 0-0 non sia importante, ma che altri lo siano di più sì. 

Molti pensano che i punti più importanti siano i vantaggi, il 40-30, il 30-40, il 40-40. Verissimo! Ma ce ne sono altri altrettanto importanti e lo sono ancora più perché la maggior parte dei giocatori di livello amatoriale non li riconoscono: i punti preparatori. 
Ogni volta che arriva la parola TRENTA quello è un punto importante! Sia 30-0, 0-30, 30-15 e così via, perché: perché porterà a una possibile situazione in cui si è a un punto di distanza dal game (cioè a 40), o a favore o contro. 
Come affrontare questi punti? Boh, non ho la risposta (anche perché non penso ce ne sia una valida per tutte le occasioni) ma sicuramente con massima concentrazione data l'altissima posta in gioco. 

Idem per i game: tutti pensano che i game più importanti siano quando qualcuno arriva a 5 (tu o il tuo avversario), verissimo! E' un game fondamentale. Ma lo è altrettanto il game che precede il quinto perché, come detto prima, è il game che porterà noi o il nostro avversario ad un game dal set, cioè al quinto. 

Altra considerazione sul calo di rendimento nel secondo set dopo aver vinto il primo: MASSIMA concentrazione nei primi game del secondo set se si è vinto il primo: l'avversario è ferito e giocherà alla morte, noi abbiamo un senso di appagamento (abbiamo già portato a casa una buona fetta del match). Se gli diamo la possibilità fare i primi game lui acquisirà coraggio e fiducia e noi inizieremo a cagarci addosso (scusate il francesismo ma credo che renda) e sarà una situazione difficile. Quindi MASSIMA ATTENZIONE: bisogna dare il colpo di grazia!!! 

Ok tutto bello e tutto facile da scrivere: ma ne ho avuto la riprova due giorni fa a un torneo. Primo set lo straccio 6-1 (onestamente era meno bravo di me), secondo inizio scarico, con il senso di appagamento di cui parlavo prima. 1-0, 1-1, 2-1, 2-2 e così via fino a 6-4 lui. Braccio che non andava, paura di sbagliare e così via. Andiamo al terzo e 6-0 per me. 
Mi è andata bene perché non era granché, ma se avessi trovato qualcuno un po' più forte (non molto) non so come sarebbe andata a finire al terzo... 
E tutto questo nonostante sapessi che lo dovevo "uccidere" subito all'inizio del secondo! Ma la testa sappiamo che a volte va per conto suo e non sempre è facile mettere in pratica cose che si sanno, ma non si sanno proprio...be' è impossibile metterle in pratica!

Scusate per questo mio intervento lunghissimo, accetto commenti da chi ha avuto la pazienza di leggerlo tutto 

Seguo... Interessa anche a me. Credo che esistano dei corsi in merito con mental Coach se non sbaglio.

Ci sono dei trucchi per mantenere concentrazione quando sembra fuggire via?

drichichi ha scritto:

Ci sono dei trucchi per mantenere concentrazione quando sembra fuggire via?

Sì!

Però me li sono scordati perché ho perso la concentrazione...

kingkongy ha scritto:

drichichi ha scritto:

Ci sono dei trucchi per mantenere concentrazione quando sembra fuggire via?

Sì!

Però me li sono scordati perché ho perso la concentrazione...

Sfotti pure che prima o poi ti becco su un campo di terra rossa. 

framan ha scritto:

drichichi ha scritto:

Ci sono dei trucchi per mantenere concentrazione quando sembra fuggire via?

Gli psicologi sportivi te ne daranno a bizzeffe
Personalmente, il mio trucco è l'abitudine alla pressione.

Ossia? 

Si, questo si. L'anno scorso me ne sono accorto quando ho ripreso i tornei e la Serie D, la prima partita l'ho sentita poi un po' alla volta mi sono riabituato. Ma è dura specialmente se hai staccato mezz'ora prima dal lavoro e la testa non è libera.

Allora Dri, si tratta di "condizionare" il tuo cervello.
Non è cosa facilissima ma manco impossibile. Diciamo che ci vuole uno che lo sa fare.
Si parla di "condizionamento classico" e di "condizionamento operante"...però, ripeto, si tratta di trovare i corretti "rinforzi".

Nel golf, che è il cugino del tennis per molti aspetti, ci si focalizza nelle operazioni di "routine", ovvero si cerca di "routinizzare" al massimo non solo il gesto atletico di per sé ma anche e soprattutto ciò che avviene prima (address) e quello che viene dopo, cercando di eliminare le reazioni negative al risultato negativo.

Essendo enormemente più dinamico, il tennis, con un insieme continuo di gesti atletici differenti e, soprattutto, "di situazione", le cose un po' si semplificano e un po' si complicano. Non ti annoio con i distinguo, perché nel golf subentrano tick nervosi, scaramanzie e routine così blindate che entriamo nel campo della psichiatria criminale. Chi gioca a golf tutto normale non è... e, pur adorando questo sport, non si diverte mai! Si divertiva Tiger Woods, ma proprio perché trombava come un opossum fuori dal campo... E, secondo una di quelle pazze indagini Made in Usa, gli amanti-golfisti sono considerati dalle donne i più pallosi in assoluto. Vedi un po'.

Tornando al tennis e allo sport agonistico (inteso come gara, non come professione!), si tratta di individuare una serie di azioni e PENSIERI che precedono e seguono lo scambio di gioco vero e proprio. Basta che tu analizzi la preparazione del servizio o l'attesa per la risposta dei vari campioni e noterai un "effetto" routine maniacale.  Imitare un tennista è facilissimo! Secondo te sono indizi per un TSO immediato? No, sono la Copertina di Linus e il salvagente di un qualsiasi tennista. Perché? Perché ripetere la procedura ti porta a entrare nella fase di massima concentrazione! Poi, rassicura: farlo = positivo; non farlo = negativo. E, quando lo scambio si conclude negativamente o positivamente BISOGNA immediatamente riprendere la routine. Sempre. Perché è un condizionamento mentale.
Secondo te, le corde vanno controllate dopo ogni scambio? Secondo te, bisogna sempre frullare in mano la racchetta? Secondo te, la manica della maglietta va sempre spostata? Secondo te, il ciuffo di capelli va aggiustato costantemente? Vabbé, Agassi 'sto problema lo ha avuto per metà carriera... hahahahhahahah

Comunque, ti do il suggerimento più stupido del mondo. Rilassati, stenditi sul tappeto e per 10 minuti ascolti una musica lentissima. Visualizzi paesaggi sconfinati e deserti. Poi scegli un colore, quello che in quel momento ti piace di più. Ok, quello è il tuo colore "chiave". Se c'è sul telaio bene, altrimenti ci metti un elastico o un dischetto autoadesivo di quel colore. Quando finisci uno scambio o ne inizi uno, indipendentemente dal risultato in corso, DEVI guardare quel colore. E' un codice per azzerare tutto e giocare un colpo alla volta.

Detta così ...potrebbe anche funzionare....oppure no. In alternativa scagolati il naso, grattati una chiappa, visualizza Belen: vedi tu!

Ora rileggo tutto e mi metto a ridere!

kingkongy ha scritto:

Allora Dri, si tratta di "condizionare" il tuo cervello.
Non è cosa facilissima ma manco impossibile. Diciamo che ci vuole uno che lo sa fare.
Si parla di "condizionamento classico" e di "condizionamento operante"...però, ripeto, si tratta di trovare i corretti "rinforzi".

Nel golf, che è il cugino del tennis per molti aspetti, ci si focalizza nelle operazioni di "routine", ovvero si cerca di "routinizzare" al massimo non solo il gesto atletico di per sé ma anche e soprattutto ciò che avviene prima (address) e quello che viene dopo, cercando di eliminare le reazioni negative al risultato negativo.

Essendo enormemente più dinamico, il tennis, con un insieme continuo di gesti atletici differenti e, soprattutto, "di situazione", le cose un po' si semplificano e un po' si complicano. Non ti annoio con i distinguo, perché nel golf subentrano tick nervosi, scaramanzie e routine così blindate che entriamo nel campo della psichiatria criminale. Chi gioca a golf tutto normale non è... e, pur adorando questo sport, non si diverte mai! Si divertiva Tiger Woods, ma proprio perché trombava come un opossum fuori dal campo... E, secondo una di quelle pazze indagini Made in Usa, gli amanti-golfisti sono considerati dalle donne i più pallosi in assoluto. Vedi un po'.

Tornando al tennis e allo sport agonistico (inteso come gara, non come professione!), si tratta di individuare una serie di azioni e PENSIERI che precedono e seguono lo scambio di gioco vero e proprio. Basta che tu analizzi la preparazione del servizio o l'attesa per la risposta dei vari campioni e noterai un "effetto" routine maniacale.  Imitare un tennista è facilissimo! Secondo te sono indizi per un TSO immediato? No, sono la Copertina di Linus e il salvagente di un qualsiasi tennista. Perché? Perché ripetere la procedura ti porta a entrare nella fase di massima concentrazione! Poi, rassicura: farlo = positivo; non farlo = negativo. E, quando lo scambio si conclude negativamente o positivamente BISOGNA immediatamente riprendere la routine. Sempre. Perché è un condizionamento mentale.
Secondo te, le corde vanno controllate dopo ogni scambio? Secondo te, bisogna sempre frullare in mano la racchetta? Secondo te, la manica della maglietta va sempre spostata? Secondo te, il ciuffo di capelli va aggiustato costantemente? Vabbé, Agassi 'sto problema lo ha avuto per metà carriera... hahahahhahahah

Comunque, ti do il suggerimento più stupido del mondo. Rilassati, stenditi sul tappeto e per 10 minuti ascolti una musica lentissima. Visualizzi paesaggi sconfinati e deserti. Poi scegli un colore, quello che in quel momento ti piace di più. Ok, quello è il tuo colore "chiave". Se c'è sul telaio bene, altrimenti ci metti un elastico o un dischetto autoadesivo di quel colore. Quando finisci uno scambio o ne inizi uno, indipendentemente dal risultato in corso, DEVI guardare quel colore. E' un codice per azzerare tutto e giocare un colpo alla volta.

Detta così ...potrebbe anche funzionare....oppure no. In alternativa scagolati il naso, grattati una chiappa, visualizza Belen: vedi tu!

Ora rileggo tutto e mi metto a ridere!

Credo che questo sia un ottimo suggerimento: musica e colore ed associazione di idee per indurre la calma anche nei momenti più concitati. Al peggio non funziona. 

A me aiuta tanto anche vocalizzare, cioè scandire vocalmente il rimbalzo della palla nella mia parte di campo e il mio successivo colpo. Ti aiuta a concentrarti su cosa sta facendo la palla. (non serve urlare come ti stessero squartando come fa la sharapova)

Si scandire o contare il rimbalzo.

framan ha scritto:

Operazioni di routine, punto importantíssimo citato
Kk indica più che altro come trovare concentrazione attraverso la routine, e questo è fondamentale nell'alternare concentrazione-riposo da essa-riconcentrazione nell'arco continuo della partita. Osserva Fed, sparisce al cambio campo e ricompare quando rientra.

Piccolit si riferisce alla routine che ti mantiene concentrato nell'atto dello scambio, per chi ne ha bisogno, importante anche questo.

Resta da affrontare il problema "rottura improvvisa della concentrazione", che è il più difficile da risolvere. Ho imparato a gestirmi attraverso l'abitudine e non mi deconcentro ormai più.
Ma confesso di essere carente agli agenti esterni. Se un cellulare suona durante un punto importante ciao, non lo reggo e mi ci vogliono 3 game per riprendermi

3 game se tutto va bene (per me)...