Donnari Massimo ha scritto: Dopo oltre 15 anni dal primo titolo vinto da Djokovic i vari commentatori dei tanti canali sportivi a partire da Sky sport, passando per Eurosport, oa sport e supertennis, non ne cito altri, la maggior parte degli aggettivi usati per il serbo sono sempre stati a livello fisico, del tipo: ha un motorino al posto delle gambe, è un robot da fondo campo, ti rimanda ogni cosa, riesce a fare più di venti colpì ogni punto, nessun aggettivo usato per la tecnica. Ogniuno è libero di avere il suo idolo, però che Djokovic abbia un bel gioco siete in due a sostenerlo, i tifosi sono per il 45'/, Federer per il 40'/, Nadal ed il rimanente e per Djokovic e Company, un motivo ci sarà? Poi se qualcuno mi dice il colpo migliore o comunque quello che l'ha portato a vincere qualcosa, gli sarei grato!!! Rimane sempre il più grande di tutti ad aver vinto, ma come tipologia di gioco................
Ma stai scherzando Bro?
Lungi da ma considerarmi un tifoso di Djokovic; fra i big three, ho sempre avuto una naturale ammirazione per Federer e una naturale simpatia, e quindi predilezione, per Nadal.
A Wimbledon gli ho palesemente tifato contro, durante l'ultima finale, mi veniva spontaneo. Perfino nell'anno del grande slam durante la finale dello US Open parteggiavo per Medvedev.
Ma posso affermare senza tema di smentita che il rovescio bimane di Djokovic è il migliore che io abbia visto in quarant'anni di tennis; che la risposta, sia di dritto, che di rovescio, è la migliore che io abbia visto in quarant'anni di tennis - superiore per continuità e varietà a quella di Agassi - ed è un colpo con cui ha sempre fatto la differenza; che la precisione chirurgica e la profondità di palla di Djokovic non ha eguali negli ultimi quarant'anni, frutto di una sensibilità di braccio nell'addomesticare la palla avversaria, anche la più potente e la più velenosa che, ancora, non ha eguali.
Questo solo per citare le sue eccellenze assolute.
Dal punto di vista del bagaglio tecnico non ha punti deboli, se non nell'esecuzione dello smash.
Dal punto di vista mentale, è il giocatore più forte nella reazione ai momenti negativi e nei punti decisivi che io ricordi, pari a Nadal nelle avversità, ma superiore nei giocare i punti decisivi; pari a Sampras nel giocare i punti decisivi, ma superiore nelle avversità e nel saper vincere nelle giornate no.
Ha un bagaglio tecnico - non atletico: TECNICO - che gli permette come nessuno mai ha saputo fare di adattarsi a tutte le superfici: alla terra battuta, al cemento, all'erba, al sintetico indoor.
Che sia un mostro atleticamente, più sotto il punto di vista dell'elasticità e della capacità di coordinazione, che della potenza e della resistenza, non vi è ombra di dubbio, ma ridurre Djokovic a pallettaro di lusso, corridore che ributta tutto di là, beh...mi pare un'eresia che grida vendetta al cospetto degli dei del tennis.
Che poi gli appassionati siano più colpiti dall'eleganza artistica dei gesti bianchi di Federer, o dai pugnaci colpi di clava del guerriero Nadal, con tanto di narrazioni epiche a corredo dell'uno e dell'altro, è sacrosanto e perfino ovvio; ma questo nulla toglie al valore tecnico assoluto del gioco di Djokovic.