kingkongy ha scritto: ...
Se il dwell time delle corde è di 4 millisecondi...siamo vicini alla metà del telaio. Il che significa che la palla lascia il piatto corde nel momento di massima flessione-deformazione del telaio.
Questo è vero, infatti la Dunlop Maxply, come perlatro la Maxima, teali dalla particolare flessibilità rispetto alla generalità delle racchette di quei tempi, a volte lanciavano letteralmente delle palle per le tangenti, ma erano le racchette tra le più usate in assoluto, sia dagli agonisti ai più alti livelli, sia dagli apassionati più amatoriali, per l'incredibile sensazione che offrivano di gestione della palla in arrivo; io preferivo le Wilson Jack Kramer, telai tendenzialmente più rigidi, ma ero un ragazzino e di dwell time, swetspot e vatelapesca non sapevo nulla.
L'instabilità nel direzionare la palla può rappresentare sulla carta un elemento negativo, e questo è un fatto, ma considerando gli altri aspetti positivi connessi con un telaio che abbia questa caratteristica è la superiore capacità di gestione della palla dovuta ad un maggior dwell time rispetto alla media, compensano abbondantemente, a mio avviso, questo fatto, donando alla racchetta quella maggiore capacità di indirizzare la palla dove si vuole e con la forza che si vuole, metabolizzando, via, via che si impara a conoscere la racchetta, l'apparente imperfezione dovuta alla sua deformazione che con il tempo non si percepirà più, sensazione coperta sostanzialmente dagli effetti delle altre pregievoli caratteristiche.
Questa, almeno, la mia esperienza che è anche condizionato dal tipo di gioco che mi piace, piacerebbe fare.
Probabilmente, con altre tipologie di gioco, forse, queste considerazioni cadrebbero ...