Premetto che non ho mai usato la power ball.
Io uso da anni una semplice pallina da tennis un po', per così dire, passata, cioè non più della durezza iniziale.
In alternativa, vanno bene anche quelle palline da racchettoni da spiaggia, in gomma non rivestita, un po' più piccole e di durezza variabile, ma sempre comprimibili.
L'impiego della pallina collocata nel palmo della mano con esercizi ripetuti di sua compressione con le falangi delle dita, sollecita tutta la parte interna e esterna dell'avambraccio, rinforzando le parti tendinee e implementando la massa dei rispettivi muscoli interessati.
In questo modo si ottiene il rinforzo complessivo di tutta la zona anteriore del braccio, prevenendo sia infiammazioni che sviluppano la sindrome del tunnel carpale caratterizzata da fastidiosi formicolii localizzabili dal polso in giù, sia infiammazioni dei tendini che asservono alla flessione dell'avambraccio, come appunto l'epicondelite, ma non solo.
Non so fare confronti tra i due sistemi, ma questa metodologia ha il vantaggio di essere molto semplice nell'applicazione ed a costo, praticamente, zero.
La pallina si può portare in tasca ed usarla ogni qual volta si abbiano dei minuti disponibili, se ne può tenere una in macchina da usare durante i momenti di coda nel traffico cittadino, si può usare mentre si lavora al computer dedicando la sinistra per l'uso del mouse, insomma, molto easy e poco invasivo agli occhi altrui.
Provare per credere