Contenuto al vaglio dello Staff :
FASCITE PLANTARE PROSSIMALE: Guarita in tre giorni.
Qui vi descriverò il metodo grazie al quale sono guarito. Premetto che non sono un medico e non so niente di medicina. Circa questo metodo, non ho mai letto - su Internet - che qualche medico consigliasse qualcosa di anche vagamente simile. Ho avuto la sventura di conoscere bene la fascite plantare prossimale soffrendone per molti mesi il dolore incessante, e ne conosco i vari e complicati e lunghi metodi di cura, tutti più o meno deludenti. Il metodo che qui vi illustro è invece straordinariamente semplice, brevissimo, e la sua efficacia è totale; nel mio caso del tutto soddisfacente.
Premetto che le applicazioni di calore sono una cosa, mentre le applicazioni di calore violento col phon (per l'artrosi e per le tendiniti) sono qualcosa di completamente diverso, che la medicina attuale non ha ancora esplorato.
In breve, ecco il metodo da seguire: mi sono fatto per tre giorni applicazioni di calore violento, eseguite col phon. Due al giorno, una la mattina e una la sera, con il phon puntato verso il punto dolente sotto la pianta del piede, alla distanza di 20 cm e per 15 minuti. Il calore deve essere davvero al limite del rischio ustione, molto intenso, cosicchè per sopportarlo meglio sul punto voluto ho praticato un foro di 3 cm in un calzino, per non far soffrire inutilmente la pelle del piede circostante.
Confesso che non avrei mai creduto di guarire con un metodo così semplice, addirittura casalingo. Ma alla sera del terzo giorno, con mia grande sorpresa, mi sono accorto che il dolore era scomparso del tutto, e anche nelle settimane successive non è mai più ritornato. Vi assicuro che la guarigione è stata completa e durevole, priva di qualsiasi inconveniente collaterale.
Il metodo che deve seguire il malato è tutto qui.
Penso di dover consigliare a chi effettuerà questo trattamento che, nei giorni successivi alla guarigione, sia necessario non sforzare troppo il piede. Ma se questo accadesse, e se tornasse un'ombra di dolore, sarà sufficiente effettuare un'altra singola applicazione col phon.
Devo avvertire che non tutti sono in grado di usare un calore così violento, a rischio di ustione, con l'accortezza necessaria a non esagerare e farsi venire una galla: è necessario imparare a usare il phon con accortezza. Ma guarire definitivamente da una fascite plantare vale il rischio. Inoltre, si tratta di un metodo semplice, che chiunque può attuare da solo, magari applicando qualche piccola variante personale.
L'altra cosa a cui si deve prestare attenzione è che oltre alla fascite non ci sia una seconda patologia, per la quale il calore potrebbe essere controindicato.
Se qualcuno avrà (o non avrà) dei risultati, lo prego di scriverlo su questo sito.
Qui vi descriverò il metodo grazie al quale sono guarito. Premetto che non sono un medico e non so niente di medicina. Circa questo metodo, non ho mai letto - su Internet - che qualche medico consigliasse qualcosa di anche vagamente simile. Ho avuto la sventura di conoscere bene la fascite plantare prossimale soffrendone per molti mesi il dolore incessante, e ne conosco i vari e complicati e lunghi metodi di cura, tutti più o meno deludenti. Il metodo che qui vi illustro è invece straordinariamente semplice, brevissimo, e la sua efficacia è totale; nel mio caso del tutto soddisfacente.
Premetto che le applicazioni di calore sono una cosa, mentre le applicazioni di calore violento col phon (per l'artrosi e per le tendiniti) sono qualcosa di completamente diverso, che la medicina attuale non ha ancora esplorato.
In breve, ecco il metodo da seguire: mi sono fatto per tre giorni applicazioni di calore violento, eseguite col phon. Due al giorno, una la mattina e una la sera, con il phon puntato verso il punto dolente sotto la pianta del piede, alla distanza di 20 cm e per 15 minuti. Il calore deve essere davvero al limite del rischio ustione, molto intenso, cosicchè per sopportarlo meglio sul punto voluto ho praticato un foro di 3 cm in un calzino, per non far soffrire inutilmente la pelle del piede circostante.
Confesso che non avrei mai creduto di guarire con un metodo così semplice, addirittura casalingo. Ma alla sera del terzo giorno, con mia grande sorpresa, mi sono accorto che il dolore era scomparso del tutto, e anche nelle settimane successive non è mai più ritornato. Vi assicuro che la guarigione è stata completa e durevole, priva di qualsiasi inconveniente collaterale.
Il metodo che deve seguire il malato è tutto qui.
Penso di dover consigliare a chi effettuerà questo trattamento che, nei giorni successivi alla guarigione, sia necessario non sforzare troppo il piede. Ma se questo accadesse, e se tornasse un'ombra di dolore, sarà sufficiente effettuare un'altra singola applicazione col phon.
Devo avvertire che non tutti sono in grado di usare un calore così violento, a rischio di ustione, con l'accortezza necessaria a non esagerare e farsi venire una galla: è necessario imparare a usare il phon con accortezza. Ma guarire definitivamente da una fascite plantare vale il rischio. Inoltre, si tratta di un metodo semplice, che chiunque può attuare da solo, magari applicando qualche piccola variante personale.
L'altra cosa a cui si deve prestare attenzione è che oltre alla fascite non ci sia una seconda patologia, per la quale il calore potrebbe essere controindicato.
Se qualcuno avrà (o non avrà) dei risultati, lo prego di scriverlo su questo sito.
Ultima modifica di DrDivago il Mar 18 Apr 2017 - 17:08 - modificato 1 volta. (Motivazione : Contenuto del post al vaglio dello Staff)