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Crisi profonda

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fabioborg
Theo_84
Mauro 66
PistolPete
wetton76
Andrea Malagoli
Paolo_69
11 partecipanti

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Ciao a tutti, 
sono in crisi profonda con il mio tennis: dopo l'ennesima sconfitta, non so più che fare.
Ho ripreso a giocare da 7 mesi dopo trent'anni, almeno 3-4 ore a settimana di cui una o due con maestro. 
Dopo i primi mesi alla ricerca dei fondamentali e tante ore di cesto, adesso in palleggio riesco a giocare con continuità, tenere scambi prolungati anche a ritmi discreti, riuscendo a controllare abbastanza bene direzione e traiettorie. 
Quando però mi trovo a giocare in partita svaniscono tutte le certezze.
O meglio, se gioco con persone più brave perdo sistematicamente, ma almeno sto in partita, mi diverto e - credo - si divertono anche loro. Riesco a servire bene, a rispondere bene e a fare qualche bel punto, molti games finiscono ai vantaggi e a volte riesco ad arrivare al terzo set, o comunque a contenere i distacchi e perdere con l'onore delle armi.
Quando invece mi ritrovo a giocare con persone vicine al mio livello (mi verrebbe da dire più scarse, ma visto che mi battono...) cominciano i dolori. 
Comincio a sbagliare colpi facili, perdo fiducia e gioco ogni colpo con la paura di sbagliare e, ovviamente, continuo a sbagliare.
Dalla banalità degli errori mi viene da pensare che il problema non sia tecnico ma di testa, ho quasi la sensazione di andare sulla palla con troppa sufficienza, senza la necessaria attenzione, con il risultato di tante palle in rete o fuori di metri. 
E' come se non avessi la pazienza di ributtare la palla di là aspettando che il mio avversario sbagli e finisco per distrarmi o per cercare il colpo da fenomeno che ovviamente non ho nel mio repertorio. Salvo rari casi non riesco a controllare gli scambi o a mettere in difficoltà il mio avversario, ributto palle facili, faccio attacchi scriteriati o la butto direttamente in rete o fuori. Senza contare i 2-3 doppi falli che sistematicamente accompagnano ogni game.
L'ultima è stata ieri mattina contro un avversario che, a detta del maestro che mi segue, avrei dovuto battere tranquillamente, e invece è stato un incubo, con i punti mi scivolavano addosso e la convinzione di poter ribaltare il risultato in ogni momento, fino al 6-1 6-1 finale  Sad Sad Sad
Aiutoooooooooo

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Se fai 2/3 doppi falli a game il problema è sicuramente tecnico, poi è ovvio che quando giochi con qualcuno più forte la tendenza è di difenderti e magari giochi con meno tensione, quando giochi con un pari livello che magari ributta di qua palle morbide o sporche e la partita la devi fare tu, è ovvio che il gioco diventa più difficile....
comunque 7 mesi dopo uno stop così lungo non sono così tanti da pretendere di gestire bene le partite, Partita e Palleggio sono due sport diversi, a palleggiare coi maestri poi ci sentiamo tutti dei fenomeni Wink

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l'unico sistema credo sia quello di giocare più partite possibili, con avversari di vari livelli, alla fine tutta questa esperienza di partite ti tornerà utile ed incomincerai a vincere delle partite, ciao  Smile

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Probabilmente sei abituato ad appoggiarti al colpo dell'avversario, e non a spingere di tuo delle palle che ti arrivano sporche/mosce.

Non frustrarti per questo, la questione non è psicologica ma tecnica: quando imparerai ad attaccare queste palle con il giusto margine di sicurezza avrai risolto, ma fino ad allora non considerarle palle "facili" se quello che riesci a farne per lo più è ributtarle di là altrettanto lente o sparacchiarle fuori o in rete.

Come ti hanno già detto nel commento precedente, continua a allenarti e a giocare.

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Ciao,

Partite e palleggio, soprattutto se col maestro, sono profondamente diversi

Se vuoi vincere le partite il mio suggerimento é di fare più partite;il palleggio col maestro ovviamente serve, però le palle scomode (senza peso o sporche) che trovi in partita di solito lui non te le da.... Cool

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Aggiungo che comunque 7 mesi non sono poi così tanti, datti un po' di tempo ancora prima di disperarti...
Wink

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Paolo_69 ha scritto:
Ciao a tutti, 
sono in crisi profonda con il mio tennis: dopo l'ennesima sconfitta, non so più che fare.
Ho ripreso a giocare da 7 mesi dopo trent'anni, almeno 3-4 ore a settimana di cui una o due con maestro. 
Dopo i primi mesi alla ricerca dei fondamentali e tante ore di cesto, adesso in palleggio riesco a giocare con continuità, tenere scambi prolungati anche a ritmi discreti, riuscendo a controllare abbastanza bene direzione e traiettorie. 
Quando però mi trovo a giocare in partita svaniscono tutte le certezze.
O meglio, se gioco con persone più brave perdo sistematicamente, ma almeno sto in partita, mi diverto e - credo - si divertono anche loro. Riesco a servire bene, a rispondere bene e a fare qualche bel punto, molti games finiscono ai vantaggi e a volte riesco ad arrivare al terzo set, o comunque a contenere i distacchi e perdere con l'onore delle armi.
Quando invece mi ritrovo a giocare con persone vicine al mio livello (mi verrebbe da dire più scarse, ma visto che mi battono...) cominciano i dolori. 
Comincio a sbagliare colpi facili, perdo fiducia e gioco ogni colpo con la paura di sbagliare e, ovviamente, continuo a sbagliare.
Dalla banalità degli errori mi viene da pensare che il problema non sia tecnico ma di testa, ho quasi la sensazione di andare sulla palla con troppa sufficienza, senza la necessaria attenzione, con il risultato di tante palle in rete o fuori di metri. 
E' come se non avessi la pazienza di ributtare la palla di là aspettando che il mio avversario sbagli e finisco per distrarmi o per cercare il colpo da fenomeno che ovviamente non ho nel mio repertorio. Salvo rari casi non riesco a controllare gli scambi o a mettere in difficoltà il mio avversario, ributto palle facili, faccio attacchi scriteriati o la butto direttamente in rete o fuori. Senza contare i 2-3 doppi falli che sistematicamente accompagnano ogni game.
L'ultima è stata ieri mattina contro un avversario che, a detta del maestro che mi segue, avrei dovuto battere tranquillamente, e invece è stato un incubo, con i punti mi scivolavano addosso e la convinzione di poter ribaltare il risultato in ogni momento, fino al 6-1 6-1 finale  Sad Sad Sad
Aiutoooooooooo


Guarda, mi rivedo parola per parola in quello che hai scritto... Per ora io sono riuscito a limitare i danni lavorando molto sul servizio, e i miei punteggi sono un po' migliorati, un po' per il calo di doppi falli e un po' per le risposte che spesso, adesso, riesco quantomeno a non facilitare troppo (poi, perdere perdo sempre, ma almeno - a parità di livello - non brutalmente come prima). Ma sul resto sono come te, se col maestro rendo 100, alla prima partita con chicchessia (ma chicchessia veramente) rendo 10. Personalmente ne ho concluso che il problema è solo in parte mentale, in realtà è come ti hanno già detto, probabilmente più tecnico che altro - di anticipo con le gambe e con le aperture, di decontrazione dei muscoli e cosi via... io per esempio arrivo sulle palle troppo tardi, troppo malmesso e troppo teso, alla terza fionda o palla a rete inizio ad andare di appoggi mezzi tagliati per non sbagliare, con palle a 2 all'ora a morire sulla linea di servizio avversaria. Che ce voi fà. Se capita quello che non corre mi va anche di fortuna (ma perdo lo stesso).
Mi aggrego e seguo anche io per consigli  Laughing

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Confermo tutto quello che ti hanno detto, soprattutto che 7 mesi nn sono tanti .
A me successa la stessa cosa, e umilmente ho riniziato a giocare semplice semplice ......e ho cambiato racchetta, ( ovviamente vale per me) ho preso una profilata facile che spinge anche se nn sono messo bene con le gambe e la palla viaggia in scioltezza, a me ha aiutato, quantomeno semplificato il gioco ( benisnteso nn ho preso un over da 250 gr bil a 35, ma la warrior 107, over di 300 gr bila al manico 31, corde multi ) non so come non so perchè ma adesso vinco ( ovvio perdo anche) ma non faccio più errori gratutiti e la palla è più pesante e arrvia negli ultimi 20 cm del campo sempre.
Ripeto vale per me che ho le ginocchia a putt.... ma sinceramente mi ha aiutato molto questa cosa.
Oltre che concentrarmi sulla tecnica e colpire sempre fluido.
My two cent.
Ciao

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Se vuoi un semplice consiglio di' al tuo maestro che quando palleggiate e vi allenate assieme lui non faccia il maestro...ossia non ti rimandi una palla bella pulita dove tu puoi giocare bene o appoggiarti al suo colpo ma bensi' di rimandarti delle palle alte, lente,una diversa dall'altra etc etc in modo da farti sentire come quando giochi con quelli alla tua altezza. Funziona.
Fabio

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il problema delle palle moscie e' che spesso sono anche basse, o almeno lo diventano quando ci arriviamo, quindi bisogna prestare attenzione anche a quello

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fabioborg ha scritto:
Se vuoi un semplice consiglio di' al tuo maestro che quando palleggiate e vi allenate assieme lui non faccia il maestro...ossia non ti rimandi una palla bella pulita dove tu puoi giocare bene o appoggiarti al suo colpo ma bensi' di rimandarti delle palle alte, lente,una diversa dall'altra etc etc in modo da farti sentire come quando giochi con quelli alla tua altezza. Funziona.
Fabio

Beh, questo lo facciamo abbastanza spesso, anche quando facciamo cesto imposta comunque degli schemi di gioco, tipo palla profonda sul diritto e subito dopo corta sul rovescio, oppure alterna una palla profonda ad una lenta a metà campo dallo stesso lato...insomma non è la cosa monotona che mi mette sempre la stessa palla facile

Cmq grazie a tutti per il conforto, forse è vero che 7 mesi sono pochi per poter esprimere un gioco decente, e forse guardo troppa televisione  Laughing Laughing Laughing

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Paolo, dopo 7 mesi la crisi tua è assolutamente e unicamente tecnica. Con palle disomogenee vai in tilt e fuori timing, incapace di imprimere energia a fronte di palle che devono essere spinte.
Ovvero...TUTTO NORMALE ! 
Per affrontare giocatori così "fiacchi" (semplicemente irregolari) serve solo tanta tanta umiltà. La chiave di lettura che ti devi imporre è: io prendo tutto e gli metto in campo palle perfette come se fossi io il maestro. Sembra una contraddizione ma ...non lo è. In fin dei conti il maestro fa lo stesso con te! 
Questo stare concentrato e obbligato a mettere le palle tutte uguali, migliorerà il gioco del tuo avversario e tu potrai ritrovare un po' di ritmo. 
Se vince l'avversario...sarai il suo palleggiatore preferito! Se vinci tu (inizi a vincere), vuol dire che inizi a giochicchiare un po' a tennis....

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Mi ritrovo molto in questo thread, da quando sono diventato papà mi sono tenuto l'appuntamento fisso di 1 h col maestro + 1 h di corso adulti quindi di partite negli ultimi 2 anni ne avrò fatte 6 o 7. Quello che sento che mi manca è proprio l'abitudine a lottare ed a correre su tutte le palle (spesso penso che escano ed invece atterrano poco prima della riga ed ormai è troppo tardi). Inoltre spesso interpreto male le palle avversarie che aggredisco anche se sono in difficoltà con risultati disastrosi.
Cercherò anch'io di seguire il consiglio di Kingkongy obbligandomi a tenere la palla in campo e soprattutto CORRERE, CORRERE, CORRERE!

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kingkongy ha scritto:
Paolo, dopo 7 mesi la crisi tua è assolutamente e unicamente tecnica. Con palle disomogenee vai in tilt e fuori timing, incapace di imprimere energia a fronte di palle che devono essere spinte.
Ovvero...TUTTO NORMALE ! 
Per affrontare giocatori così "fiacchi" (semplicemente irregolari) serve solo tanta tanta umiltà. La chiave di lettura che ti devi imporre è: io prendo tutto e gli metto in campo palle perfette come se fossi io il maestro. Sembra una contraddizione ma ...non lo è. In fin dei conti il maestro fa lo stesso con te! 
Questo stare concentrato e obbligato a mettere le palle tutte uguali, migliorerà il gioco del tuo avversario e tu potrai ritrovare un po' di ritmo. 
Se vince l'avversario...sarai il suo palleggiatore preferito! Se vinci tu (inizi a vincere), vuol dire che inizi a giochicchiare un po' a tennis....

Ciao King e grazie delle tue note. La sensazione più netta è proprio la mancanza di umiltà, la sufficienza - per non dire la supponenza - che ho quando vado su una palla facile e che mi porta a sbagliare. 
Vorrei fare tesoro delle tue parole, ma come si impara ad essere umili? Vado in campo con il cilicio?

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Ciao

Primo step devi assolutamente cercare la consistenza e la regolarità nello scambio, che ti darebbe già il 90% delle vittorie ai ns bassi livelli Smile

I vincenti arrivano dopo...

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è un problema che ogni tennista ha dovuto affrontare...
c'è chi risolve in breve tempo, chi ci mette mesi e chi dopo anni è ancora li ad imprecare sulle stesse cose...
dipende dalla frequenza con cui giochi e soprattutto come ti alleni...
il problema è tecnico...e anche se mentalmente la partita ti fa sentire meno sicuro del palleggio con il maestro, in realtà il problema è sempre tecnico...nel momento di maggior tensione la tua paura di non essere all'altezza di eseguire un colpo si accentua ancor di più...
il tuo maestro, se gli spieghi il problema sarà in grado di farti allenare in modo per provare di risolverlo...
il consiglio di allenamento che ti posso dare è...
primo step: il maestro di da palle sempre uguale e semplici e tu devi giocarle tutte nello stesso spazio di campo (come profondità dopo il quadrato di servizio)...quando riesci con costanza a fare questo
secondo step: il maestro ti da palle con diverso taglio, diversa altezza e diverso peso...tu devi indirizzare sempre in quella parte di capo...quando anche quello ti riesce con costanza
terzo step: aumentare la profondità (ultimi due metri di campo)...
quarto step: palle a sorpresa del maestro (stesso angolo)
quinto step: aumento della velocità di palla (stesso angolo)
ogni passo deve essere accompagnato dall'aggiustamento tecnico dei colpi che ti consenta di proseguire e deve coinvolgere sia dritto che rovescio, sia incrociati che lungolinea che centrali
ci può volere anche tanto tempo per passare da uno step all'altro soprattutto se giochi da poco tempo e soltanto una due volte a settimana...ma è inutile che quando giochi col maestro spari tutto con palle facile e poi in partita non hai la tua "velocità di crociera" di cui poterti fidare

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
L'ultima è stata ieri mattina contro un avversario che, a detta del maestro che mi segue, avrei dovuto battere tranquillamente, e invece è stato un incubo, con i punti mi scivolavano addosso e la convinzione di poter ribaltare il risultato in ogni momento, fino al 6-1 6-1 finale     
Aiutoooooooooo


intanto concentrazione e poi passa al lato oscuro della forza:
ki 15 300
PD 2015 o 2016 
Pure Aero
TXT Warrior 107
Zus 100 300/32,5 ra 70

senza esclusione di colpi! Mono da effetti e controllo e vedrai che la musica cambia!

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
@\"Paolo_69" ha scritto:
L'ultima è stata ieri mattina contro un avversario che, a detta del maestro che mi segue, avrei dovuto battere tranquillamente, e invece è stato un incubo, con i punti mi scivolavano addosso e la convinzione di poter ribaltare il risultato in ogni momento, fino al 6-1 6-1 finale     
Aiutoooooooooo


intanto concentrazione e poi passa al lato oscuro della forza:
ki 15 300
PD 2015 o 2016 
Pure Aero
TXT Warrior 107
Zus 100 300/32,5 ra 70

senza esclusione di colpi! Mono da effetti e controllo e vedrai che la musica cambia!

Seh, se comincio a cambiare racchette è la fine...mi tengo le mie speed mp, per ora bastano e avanzano

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Paolo_69 ha scritto:
kingkongy ha scritto:
Paolo, dopo 7 mesi la crisi tua è assolutamente e unicamente tecnica. Con palle disomogenee vai in tilt e fuori timing, incapace di imprimere energia a fronte di palle che devono essere spinte.
Ovvero...TUTTO NORMALE ! 
Per affrontare giocatori così "fiacchi" (semplicemente irregolari) serve solo tanta tanta umiltà. La chiave di lettura che ti devi imporre è: io prendo tutto e gli metto in campo palle perfette come se fossi io il maestro. Sembra una contraddizione ma ...non lo è. In fin dei conti il maestro fa lo stesso con te! 
Questo stare concentrato e obbligato a mettere le palle tutte uguali, migliorerà il gioco del tuo avversario e tu potrai ritrovare un po' di ritmo. 
Se vince l'avversario...sarai il suo palleggiatore preferito! Se vinci tu (inizi a vincere), vuol dire che inizi a giochicchiare un po' a tennis....

Ciao King e grazie delle tue note. La sensazione più netta è proprio la mancanza di umiltà, la sufficienza - per non dire la supponenza - che ho quando vado su una palla facile e che mi porta a sbagliare. 
Vorrei fare tesoro delle tue parole, ma come si impara ad essere umili? Vado in campo con il cilicio?

Heheh Paolo sei davvero forte perché sei “tennista inside”: insomma…”ti rode”! hahahahaha
Ti giuro che ci son stati mesi che ho passato più tempo a giocare con bambini, anziani e professionisti panza-dotati che con i miei compagni di avventura.

Il maestro aveva intuito che io teen ager (13 e 14 anni) di bello stile avessi un tie break perennemente in corso con il mio ego tennistico…pertanto mi mandava (eufemismo) a giocare su un fazzoletto (dico sul serio!) qualsiasi palla schifosa mi arrivasse tra cielo, terra e mare… Una campanile involontario che prendeva il lampione? No problem, doveva arrivare poco dopo il quadrante di servizio, piatta, a 50 km/h sul quadratino bianco… Una steccata-drop che manco Federer avrebbe osato? Corsa disumana, un solo rimbalzo e palla servita su un piatto d’argento, dritta per dritta, alla stessa velocità…

Insomma, un’Orchite cronica che l’umiltà ti veniva per osmosi, non per volontà. Passata la punizione e capita la morale, ti giocavi ai dadi “faccio ancora il coglioncello o vedo di stare in riga”?
Sarà stato il terrore della 60enne incartapecorita “moglie di” ma la tecnica era “indotta”, la concentrazione sempre altissima e, per metterla su quel maledetto fazzoletto (e dintorni), volevi fortissimamente “imparare” ogni tecnica possibile e immaginabile che Vittorio Alfieri lo staccavi in classifica ATP di 5.639 punti…

Buon tennis…. hahahahaha

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
il problema è tecnico...e anche se mentalmente la partita ti fa sentire meno sicuro del palleggio con il maestro, in realtà il problema è sempre tecnico...nel momento di maggior tensione la tua paura di non essere all'altezza di eseguire un colpo si accentua ancor di più...


Io ho capito che il palleggio serve poco, devi prendere confidenza col colpo con centinaia di cesti fino alla nausea. Mentalmente devi essere sicuro al 1000x1000 del colpo per rendere almeno al 50% in partita perchè in allenamento è facile, in partita arriva braccino.

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   [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
   Paolo, dopo 7 mesi la crisi tua è assolutamente e unicamente tecnica. Con palle disomogenee vai in tilt e fuori timing, incapace di imprimere energia a fronte di palle che devono essere spinte.
   Ovvero...TUTTO NORMALE !
   Per affrontare giocatori così "fiacchi" (semplicemente irregolari) serve solo tanta tanta umiltà. La chiave di lettura che ti devi imporre è: io prendo tutto e gli metto in campo palle perfette come se fossi io il maestro. Sembra una contraddizione ma ...non lo è. In fin dei conti il maestro fa lo stesso con te!
   Questo stare concentrato e obbligato a mettere le palle tutte uguali, migliorerà il gioco del tuo avversario e tu potrai ritrovare un po' di ritmo.
   Se vince l'avversario...sarai il suo palleggiatore preferito! Se vinci tu (inizi a vincere), vuol dire che inizi a giochicchiare un po' a tennis....

Ciao King e grazie delle tue note. La sensazione più netta è proprio la mancanza di umiltà, la sufficienza - per non dire la supponenza - che ho quando vado su una palla facile e che mi porta a sbagliare.
Vorrei fare tesoro delle tue parole, ma come si impara ad essere umili? Vado in campo con il cilicio?


Credo che il percorso psicologico potrebbe essere qc del genere... Very Happy
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PistolPete ha scritto:

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Bellissima  Very Happy
Adesso mi toccano infinite pippe mentali sedute di auto-analisi per capire capire in quale punto della curva mi trovo... Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes

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@drichichi@alice.it ha scritto:
Io ho capito che il palleggio serve poco, devi prendere confidenza col colpo con centinaia di cesti fino alla nausea. Mentalmente devi essere sicuro al 1000x1000 del colpo per rendere almeno al 50% in partita perchè in allenamento è facile, in partita arriva braccino.


quando si arriva ad avere davvero sicurezza nei colpi, in partita non si penserà più a come mettersi per colpire, come aprire o cose tecniche...si penserà al tiro là piuttosto che là perche l'avversario gioca cosi piuttosto che cosi...la tensione in partite importanti o momenti cruciali ci sarà sempre anche se a livelli differenti per tutti...ma non dev'essere dovuta al fatto di aver paura di non riuscire a fare un colpo...
bisogna portare il livello di allenamento anche in partita (o per lo meno andarci molto vicino)...lì si fa un grosso salto in avanti di qualità e risultati...ma per farlo bisogna allenarsi in modo costruttivo...finche tra allenamento e partita si fanno cose agli apposti non si risolverà mai il problema...quindi cesto si ma fatto in un determinato modo, non sparando a mille ogni palla senza logica

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a naso direi in piena discesa a sx, perchè sai di non sapere e davanti vedi il baratro Very Happy

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Paolo_69 ha scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
@\"Paolo_69" ha scritto:
L'ultima è stata ieri mattina contro un avversario che, a detta del maestro che mi segue, avrei dovuto battere tranquillamente, e invece è stato un incubo, con i punti mi scivolavano addosso e la convinzione di poter ribaltare il risultato in ogni momento, fino al 6-1 6-1 finale     
Aiutoooooooooo


intanto concentrazione e poi passa al lato oscuro della forza:
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Seh, se comincio a cambiare racchette è la fine...mi tengo le mie speed mp, per ora bastano e avanzano

Speed mp???..... cambia racchetta!!!
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