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Quale maestro ha ragione?

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albs77
chiros
mattiaajduetre
dani81
8 partecipanti

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Ciao a tutti, un maestro mi ha allenato d'inverno dandomi delle impostazioni tecniche su cui lavorare. Mi ha allenato poco, perchè d'estate è andato via...l'ho sostituito con un'altro maestro e con dei concetti nuovi. Ora, vorrei fare un confronto tra le diverse tecniche perchè sono confuso. Parto dai concetti nuovi del secondo maestro (B): sconsiglia di fare un movimento unico nel dritto e servizio...nel servizio dice di mettersi velocemente in "posizione trofeo", con la racchetta obliqua rispetto alla palla e di fare una piccola pausa (maggior velocità perchè parto da una posizione ferma...senza nessuna forza contraria), fare il lancio di palla diverso tra la prima e la seconda palla (la prima obliqua, la seconda orizzontale...mi trovo in difficoltà perchè, avendo due lanci differenti faccio due movimenti diversi). Nel dritto come nel servizio dice di non fare un movimento unico e afferma di aprire bene il polso al momento dell'impatto. Nelle volè di dritto dice di aprire il polso e di colpirla davanti al corpo davanti all'avanbraccio (devo vedere bene la palla)...così se l'avversario tira forte l'avanbraccio mi blocca il gomito. L'altro maestro (A) preferisce un movimento continuo nel servizio (nel dritto dipende dalla velocità della palla dell'avversario fare uno o due tempi), nella volè dice di colpirla ad altezza spalla perchè altrimenti se colpisco la palla in avanti perdo tutta la forza della palla. Nel dritto mi consiglia, prima di fare l'apertura, di mettere la racchetta in posizione verticale...facendomi già trovare in fase di apertura il polso in una posizione giusta con il tappo rivolto verso la palla. Quali concetti seguire? Grazie in anticipo per le risposte.

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buon giorno

non è tanto questione di chi ha più o meno ragione tra i due maestri...
mi spiego: il servizio non deve avere soluzione di continuità nell'esecuzione ma il secondo maestro potrebbe richiedere di spezzare una frazione di secondo il movimento perchè c'è un focus critico...
tutto questo per ribadire che se, ci si affida a un professionista lo si segue, inutile o peggio dannoso, pensare al maestro precedente.
altrettanto vero che, se il maestro non convince sufficentemente da affidarsi senza remore, vada cambiato: la fiducia è basilare per progredire veramente.

buon tennis

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Informati sui titoli dei maestri e circa la loro esperienza nell'insegnamento. Non basta essere bravi, ci vuole voglia ed esperienza.

Per esempio, fidati che se fai due cose diverse tra prima e seconda di servizio, quando sarai in partita saranno dolori.
Devi automatizzare il movimento e quindi le differenze tra prima e seconda palla devono essere minime. Il lancio di palla è lo stesso. Per la seconda si usa lavorare la palla col polso.
Devi imparare a tirare una palla che passi alta sulla rete, sicura.

Poi, quando sarai bravo e sicuro, verrà il resto.

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Io ti posso dare questo consiglio: Prima impara la seconda, poi quando sarà solida imparerai la prima.
Se fai il giro opposto passerai gran parte del tuo tempo a fare doppi falli. (ne so qualcosa)

Quindi posizionati parallelo alla rete, leggermente rivolto verso il paletto esterno ma non devi essere frontale. 
Per quanto riguarda il discorso movimento fluido, spezzato. Dipende da te. Il movimento del servizio è estremamente personale, è una cosa che devi sentire tua. Il maestro to da le linee guida, poi e tu che trovi il tuo ritmo.

Personalmente ritengo che soprattutto all'inizio meno movimenti si fanno meglio è.Ogni movimento in più rishcia di far sbagliare il lancio palla. Quindi posizione trofeo, niente pinpoint, Qui sono daccordo con il primo maestro: un movimento a fasi aiuta a concentrarsi su una cosa alla volta.

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albs77 ha scritto:
Io ti posso dare questo consiglio: Prima impara la seconda, poi quando sarà solida imparerai la prima.
Se fai il giro opposto passerai gran parte del tuo tempo a fare doppi falli. (ne so qualcosa)

Quindi posizionati parallelo alla rete, leggermente rivolto verso il paletto esterno ma non devi essere frontale. 
Per quanto riguarda il discorso movimento fluido, spezzato. Dipende da te. Il movimento del servizio è estremamente personale, è una cosa che devi sentire tua. Il maestro to da le linee guida, poi e tu che trovi il tuo ritmo.

Personalmente ritengo che soprattutto all'inizio meno movimenti si fanno meglio è.Ogni movimento in più rishcia di far sbagliare il lancio palla. Quindi posizione trofeo, niente pinpoint, Qui sono daccordo con il primo maestro: un movimento a fasi aiuta a concentrarsi su una cosa alla volta.

Giusto meno movimenti = più lineare - meno confusione - meno cose da pensare - più concentrato; della serie: metti la cera, togli la cera.

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pubblico questo video perchè il tizio la mette giù sul sentire, il feeel, e mi piace il suo modo di approciare le questione tecniche. Qui c'è anche il discorso dell'orientamento rispetto alla rete

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e ancora: (da vedere forse prima dell'altro)


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Non è facile scegliere un buon maestro, nel mio caso ad esempio il maestro B dice di giocare le vole` col polso spezzato e di colpire la palla in avanti mentre il maestro A dice di non spezzare il polso e di giocarla ad altezza spalla. Due cose completamente diverse! La fisica dovrebbe unire tutti! Per quanto riguarda il dritto ed il tappo della racchetta rivolto verso la rete giocando di polso mi sto rassegnando...

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dani81 ha scritto:
Non è facile scegliere un buon maestro,  nel mio caso ad esempio il maestro B dice di giocare le vole` col polso spezzato e di colpire la palla in avanti mentre il maestro A dice di non spezzare il polso e di giocarla ad altezza spalla. Due cose completamente diverse! La fisica dovrebbe unire tutti! Per quanto riguarda il dritto ed il tappo della racchetta rivolto verso la rete giocando di polso mi sto rassegnando...


Toh beccati pure questa per le volee, per il dritto è più complesso, ci sono n modi di tirarlo. Quindi non disperare.

 

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dani81 ha scritto:
Non è facile scegliere un buon maestro,  nel mio caso ad esempio il maestro B dice di giocare le vole` col polso spezzato e di colpire la palla in avanti mentre il maestro A dice di non spezzare il polso e di giocarla ad altezza spalla. Due cose completamente diverse! La fisica dovrebbe unire tutti! Per quanto riguarda il dritto ed il tappo della racchetta rivolto verso la rete giocando di polso mi sto rassegnando...


Cercando di interpretare, non ti stanno dicendo cose troppo diverse.
Il piatto corde deve guardare il campo avversario essendo parallelo alla rete. Immagina volè di dritto: apertura proprio minima,  pieghi (spezzi) il polso per orientare il piatto corde e fai la voleè spingendo con le gambe e accompagnando con il braccio.
Oppure, forse, il maestro A ti sta dicendo di aprire mantenendo il gomito vicino al corpo e portando la racchetta indietro quasi fino alla spalla. in questo modo il piatto corde è già correttamente  orientato verso il campo avversario. Però poi dovrai sempre impattare la palla nella avanti, non arretrata.
Certo che l'unica cosa giusta da fare è che tu gli chieda spiegazioni dettagliate, togliendoti tutti i dubbi.

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Mi permetto una nota in un ambito che rifuggo accuratamente: il lavoro dei maestri.
Matty ha ragione: fiducia? Affidati a lui. No fiducia? Cambia.
Ma commentare o comparare è impossibile perché ci possono essere metodi e metodologie differenti per arrivare a certi obiettivi (comuni), oppure per correggere certe criticità.
Sul servizio, poi, è quasi impossibile dire qualcosa di intelligente se non si è in campo!
Sulla volée...boh?! Esiste un metodo abbastanza standard per "inquadrare" il problema....ma la variabile sei tu Dani... magari hanno ragione entrambi! Hihihihihi

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Chiros fa osservazioni pertinenti!
Unica vera domanda è il polso spezzato nella volée (di dritto, immagino).
Chiedi bene cosa vuole. Spezzare il polso nella volée, ai miei tempi, era robetta che ti insegnavano quando a rete eri già un discreto ragnetto...

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chiros ha scritto:

Per esempio, fidati che se fai due cose diverse tra prima e seconda di servizio, quando sarai in partita saranno dolori.
Devi automatizzare il movimento e quindi le differenze tra prima e seconda palla devono essere minime. Il lancio di palla è lo stesso. Per la seconda si usa lavorare la palla col polso.


Cris lo sai che ti voglio bene ma sulla frase in grassetto mi trovi molto poco d'accordo. I professionisti (e nemmeno tutti) fanno lo stesso lancio palla per cercare di non farsi leggere dall'avversario, ma per tutti gli altri "terrestri", se la seconda non è semplicemente una prima più debole ma è slice o kick (supponendo che la prima sia un pò più piatta) il lancio palla va cambiato eccome...! insieme all'impugnatura.

Per una prima piatta impugnatura a martello e lancio palla sopra la spalla destra, per una seconda slice lancio palla sopra la testa ed impugnatura eastern o semi-eastern (quella del rovescio per intenderci). Per una prima in kick lancio pallasopra la testa ma un pò più indietro e impugnatura full-eastern... almeno questo è quello che mi hanno insegnato i vari maestri che ho avuto il piacere di incontrare nel corso di tanti anni, tu non fai testo... sei un professionista! What a Face Smile

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Adolfo.... anche io ti voglio tanto bene ma vorrei che tu mi presentassi il maestro che dice all'allievo di Quarta di giocare un Kick con impugnatura eastern.... dopodiche ti presento un amico ortopedico ...

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kingkongy ha scritto:
Adolfo....  anche io ti voglio tanto bene ma vorrei che tu mi presentassi il maestro che dice all'allievo di Quarta di giocare un Kick con impugnatura eastern....  dopodiche ti presento un amico ortopedico ...


Alcuni mi hanno consigliato anche la continental, ma su questo punto non ho trovato unità di pareri, tanto il kick è l'unico che non faccio Very Happy

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Avete ragione sul discorso del fidarsi di un metodo e di seguire un maestro ma se quest'ultimo va via e voglio continuare a fare delle lezioni devo per forza affidarmi ad un'altra persona e seguire dei metodi nuovi.

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... mi aggiumgo... sono una pippa malata di maestri... la questione è tutta nel tuo livello attuale... se sei all'inizio/abbastanza scarso il secondo maestro sta sbagliando (si lo so sono a diplomazia zero) : troppa roba da ricordare fare... con ordine (ammesso tu sia scarsino, se così non è scusami):
- servizio: bisogna lavorare solo ed unicamente sulla seconda, quando il movimento sarà decente allora la prima di servizio sarà una seconda con un po' più di potenza/velocità. Per avere due servizi completamente diversi (piatto prima, slice/lift seconda) ci va una concentrazione e esperienza esagerata (perché sia efficace e pochi doppi falli)

- voleé: il polso va fermo (infatti anche KK ha le sue perplessità) colpisci davanti al corpo, il movimento torsionale delle spalle è nullo rischieresti di colpire dietro. 

- dritto: non ho mica capito...

ho avuto stesse grane con una maestra anni fa... infatti seppur brava e competente non aveva esperienza con le pippe che iniziano da adulti... è un percorso molto diverso e che dovrebbe avere l'aspetto fisico (preparazione atletica) prioritario rispetto alla racchetta, sia per evitare problemi/dolori sia per poter fare le partite non solo i palleggi... sono rari i circoli che offrono corsi da adulti combinati con preparazione atletica... ciao

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Il mio livello attuale è 4.1 ma batto 3.5...voi direte...hai questa classifica e ci vieni a chiedere questi concetti elementari? Mi spiego...prima di cominciare a giocare a tennis giocavo a tennistavolo, ho saltato gran parte della scuola sat da ragazzino (visto che avevo un buon timing sulla palla per lo sport precedente) ed ho iniziato ha giocare con dei palleggiatori. Chiaramente dopo un po' d'agonismo ho iniziato a fermarmi perché mi mancavano le basi, avevo dolori articolari e non mi divertivo più. Ho ripreso a giocare dopo tanti anni ma sono rimasti gli stessi problemi...se gioco due partite di fila in un torneo devo prendere degli antidolorifici perché strappo i movimenti ed ho dei dolori al braccio. Penso che il maestro con me abbia un compito molto difficile perché deve togliere dei difetti ed aggiungere dei concetti nuovi.

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[quote="kingkongy"]Adolfo....  anche io ti voglio tanto bene ma vorrei che tu mi presentassi il maestro che dice all'allievo di Quarta di giocare un Kick con impugnatura eastern....  dopodiche ti presento un amico ortopedico ...[/quote]

Enrico ciao carissimo,
potresti fare di meglio: presentare un amico forgiatore... di fiducia di "capitan uncino" scherzi a parte, continental
abbraccio mon ami

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Non entro nel merito del maestro, troppo complicato per me, riporto solo la mia esperienza sul lancio di palla, premetto che sono dx, sulla prima lancio palla leggermente lanciata in avanti e leggermente a dx della testa diciamo, per colpire forte e piatto, sulla seconda lavoro la palla di taglio e il lancio di palla è quasi verticale sopra la testa, comunque due lanci di palla molto diversi, la cosa mi esce quasi naturale.
Ovviamente i professionisti cercano di avere lanci simili per non dare riferimenti agli avversari, ma nel mio mondo che è un altro sport rispetto ai prof. non credo che i miei avversari noteranno grosse differenze sui lanci di palla, e anche se fosse non penso di ricevere dei missili in risposta a un buon servizio, quindi a me sembra sensato lanciare la palla a seconda del tipo di colpo che si vuole effettuare...

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[quote="dani81"]Il mio livello attuale è 4.1 ma batto 3.5...voi direte...hai questa classifica e ci vieni a chiedere questi concetti elementari? Mi spiego...prima di cominciare a giocare a tennis giocavo a tennistavolo, ho saltato gran parte della scuola sat da ragazzino (visto che avevo un buon timing sulla palla per lo sport precedente) ed ho iniziato ha giocare con dei palleggiatori. Chiaramente dopo un po' d'agonismo ho iniziato a fermarmi perché mi mancavano le basi, avevo dolori articolari e non mi divertivo più. Ho ripreso a giocare dopo tanti anni ma sono rimasti gli stessi problemi...se gioco due partite di fila in un torneo devo prendere degli antidolorifici perché strappo i movimenti ed ho dei dolori al braccio. Penso che il maestro con me abbia un compito molto difficile perché deve togliere dei difetti ed aggiungere dei concetti nuovi.[/quote]



buon giorno,
anzitutto ogni quesito è lecito poi resta il fatto che per funzionare, l'allievo deve "dare mandato al maestro" oppure i risultati saranno minimi o peggio...
giustissimo il discorso che togliere difetti radicati sia più complicato che insegnare partendo da zero, ma allora a maggior ragione entrerà in ballo il discorso fiducia circa l'istruttore scelto, nel lavoro e negli insegnamenti proposti.
capisco non sia facile staccare da una situazione precedente che magari dava piena soddisfazione ma direi anche che, se convieni ci siano difetti la 2strada giusta" sia più chiara.
buon tennis

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dani81 ha scritto:
Il mio livello attuale è 4.1 ma batto 3.5...voi direte...hai questa classifica e ci vieni a chiedere questi concetti elementari? Mi spiego...prima di cominciare a giocare a tennis giocavo a tennistavolo, ho saltato gran parte della scuola sat da ragazzino (visto che avevo un buon timing sulla palla per lo sport precedente) ed ho iniziato ha giocare con dei palleggiatori. Chiaramente dopo un po' d'agonismo ho iniziato a fermarmi perché mi mancavano le basi, avevo dolori articolari e non mi divertivo più. Ho ripreso a giocare dopo tanti anni ma sono rimasti gli stessi problemi...se gioco due partite di fila in un torneo devo prendere degli antidolorifici perché strappo i movimenti ed ho dei dolori al braccio. Penso che il maestro con me abbia un compito molto difficile perché deve togliere dei difetti ed aggiungere dei concetti nuovi.


mah con quel livello ci sta che ti alleni ad avere la prima e la seconda "diverse", le voleé gestite diversamente dal livello base... anche il lancio palla attento al dettaglio... POI se tu vuoi fare altro è un'altra questione... ma che approccio va tenuto a capire cosa fare? per rispondere a questa domanda, è necessario prendere dati: ovvero... sbaglio tanto o sono poco efficace? se sbaglio tanto allora meglio vedere i fondamentali (maestro A) se sono poco efficace meglio lavorare su aspetti che vanno nella sfera della personalizzazione... fossi io 4.1/3.5 a 28 anni che farei? penso che mi concentrerei su uno o due colpi e su una o due tattiche, perchè? perchè la valigia delle competenze non è proprio vuota quindi bisogna cercare gli spazi da riempire che sono di dimensioni medie, non essendo un seconda cat. ciaoooooo
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Per quanto riguarda il dritto (gioco con una semiwestern) mi risulta difficile lavorare col polso perché è complicato muoverlo nella direzione giusta e tenerlo morbido. Con l'impugnatura continental (ormai superata) era più facile giocare perché il polso era fermo.

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Mi stavo immaginando il volée-pensiero e la volée lezione.
Per il polso spezzato, immagino sia bloccato, perché esisterebbe un movimento del genere ma è per palle basse/bassissime (polso morbido) e ha un coefficiente di difficoltà incompatibile con il tennis di cui stiamo parlando....!
Non so proprio (in senso imbarazzato) ma magari il tuo maestro ha introdotto il concetto-immagine della piramide rovesciata. Il che - ben pasticciata (equivoco) - potrebbe essere compatibile con le tue spiegazioni.
Immaginati quindi un'area d'impatto con la palla di forma triangolare. La base (larga) all'altezza delle spalle e il vertice ai tuoi piedi. Questa area triangolare e' inclinata in avanti: in alto è quasi in asse col petto. In basso è davanti ai piedi, alla distanza del braccio.
La volée più è alta e più è distante dal corpo lateralmente, più è bassa e più è in linea ma davanti al corpo. Più è alta e più sarà in verticale sul corpo e più è bassa (verso la "punta" del triangolo) e più starà distante.
Per intenderci: palla altissima = smash = braccio disteso sopra la testa.
Palla alta 20 cm da terra = volée giocata con giocatore "disteso" in avanti e con la racchetta davanti al corpo.
Palla alta all'altezza della testa del giocatore = alzi il braccio (tipo "mani in alto") ed essendo la testa della racchetta più alta del tacco (Framan), ecco il tuo impatto naturale.
Essendo la volée un colpo frontale, portato dall'alto verso il basso...l'apertura si esaurisce con la linea delle spalle. Aprire più indietro, con la racchetta dietro al corpo, è praticamente un errore. Capita per caricare solo volée alte e a cui di vuol scaricare rabbia, tensione, cazzimma etc etc. Per Tutto il resto, MasterCard.
Però, essendo minima l'apertura, un po' di spazio per accelerare la racchetta ci vuole... pertanto, l'impatto è sempre davanti.
La volée, pertanto, si spinge col peso proiettato in avanti, quel mezzo passetto della "gamba contrapposta": sinistra su dritto, destra su rovescio. E i bimbetti di divertono a sciabattare: palllaaaaaaa-booom! Piede sbattuto a terra.
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