Finche' ci sara' uno come Federer in giro che imita il mio gioco, allora non si potra' dire che il mio gioco e' sorpassato, al limite si puo' dire che non e' efficace come il suo....
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Comunque per tornare su certi discorsi, l'ultima cosa di cui ci si preoccupa quando si insegna tennis ad un ragazzino e' quello che metta la pallina in campo, esattamente come e' stato fatto con Nadal.
La costanza e' una conseguenza di un gesto tecnico corretto, e quando parlo di gesto non parlo solo di braccio ma dell'intero movimento del corpo, gambe incluse.
Si puo' lavorare sulle costanza solamente dopo che si sono assimilati certi concetti e solo dopo aver fatto capire al tennista anche l"uso della forza e della potenza.
Tutti coloro che impostano i loro ragazzini per tenere la palla in campo e fargli fare i tornei under 10 in modo che a 12 anni sono gia' 4.1 ed a 14 anni sono gia' 3.5 formeranno dei buoni giocatori ma con dei grandi limiti tecnici, esattamente come si vede nei tornei di oggi, basta guardarsi un torneo open per capire.
Se poi facciamo il discorso che il nostro tennista deve potersi divertire sostenendo con costanza un palleggio, come si fa nei corsi adulti, allora il concetto costanza, forza, potenza puo' andare anche bene, ma parliamo di "amatori".
Discorso racchette: quando si giocava con il legno, per cui con il peso c'era poco da scegliere, fino ad una certa eta' giocavi con una racchetta mini, da principiante, poi crescendo giocavi con una racchetta junior, diciamo una 3/4 di racchetta normale, e solo verso i 13-14 anni passavi alla racchetta normale.
Ed i maestri erano molto severi in questo percorso, come erano molto severi nel controllare l'abbigliamento, nello spiegare la lezione che si sarebbe tenuta quel giorno mettendo tutti gli allievi sulla riga del corridoio con la racchetta stretta sul petto.
Poi c'e' stata la deregulation in tutti gli ambiti, attrezzatura compresa, e' arrivato Agassi e ci si e' potuti vestire come ci pareva e piaceva, e' arrivata la grafite e gli oversize ed ognuno poteva giocare con l'ovale che piu' gli piaceva e vi assicuro che a quei tempi nessuno si fotteva nulla di peso, bilanciamento, inerzia ed altri caxxi.
Si e' passati dalle palle bianche a quelle gialle, dalle corde in budello sul legno, alle corde in synthetic gut sulle racchette moderne, e poi sono arrivate quelle multicolor, con i colori fluo, gli overgrip abbinati e tutte le altre frocerie connesse.
Quando e' arrivato Lendl, prima di Agassi, si e' anche capito che non era necessario stare fermi e di fianco durante il colpo, ma si poteva giocare il dritto correndo, e che dritto, poi Agassi ci ha fatto vedere che si poteva giocare addirittura saltando.
Poi sono arrivate le Luxilon, ecco la grande rivoluzione, altro che racchette leggere o profilate che erano gia' uscite ma erano state dei flop.
E li e' cambiato tutto, perche' automaticamente quelle corde ti fornivano esattamente la cosa che mancava a tutti i tennisti gia' tecnicamente e fisicamente forti e dotati di potenza, cioe' tanta % in piu' di costanza gratis.
E con queste corde puoi giocare anche con una racchetta per uccidere le zanzare e tenere la palla in campo con una certa decenza.
Ed ecco rifiorire il progetto Pro kennex Destiny sotto il marchio Babolat, che in realta' doveva chiamarsi Maxima per le racchette (sigh!!), Moya ha fatto il resto ed il movimento spagnolo hanno fatto il resto, e mi spiego.
Se il tuo tennis consiste nel tirare il 95% dei colpi sul colpo debole dell'avversario, ergo il rovescio, con una traiettoria alta in modo che dopo il rimbalzo la palla schizzi sopra la spalla, in modo da mettere in difficolta' il rovescio ad una mano, allora non serve avere una pro staff o una prestige in mano.
Nasce quindi il periodo d'oro degli spagnoli, tennis fatica, gradi spostamenti per giocare sempre il dritto, tanto spin, racchette rigide e potenti, corde luxilon o poliestere.
Tutti gli altri si attrezzano ed adottano le stesse racchette modificando pero' l'impostazione del rovescio che ora e' quasi solamente a due mani, proprio per contrastare il gioco alla spagnola (scuola Bruguera).
In tutto questo excursus, che per qualcuno rappresenta l'evoluzione del tennis moderno e per qualcun altro invece l'involuzione del tennis classico, ci sono circa una quarantina di tornei del grande slam vinti con la wilson pro staff 85, peso nuda circa 350 grammi, ovale 85 pollici, profilo 17 mm, incordata con budello od in ibrido con luxilon (normale e poi reverse scoperto per caso).
Di questi 40 tornei o giu' di li' (forse 44), 33 sono stati vinti da due giocatori, Sampras e Federer, che sono esattamente l'antitesi del tennis alla spagnola.
Che sicuramente nella loro evoluzione tennistica hanno imparato a tirare il top stretto o coperto con una racchetta da 290 grammi per poi passare a 380 grammi o ai 400 di Sampras (budello a 33 kili)......
Ora chi e' bravo puo' certamente spiegare cosa c'entri il peso di una racchetta o la grafene in tutto questo.
La verita' e' che se non fosse esploso il fenomeno Luxilon, non staremmo qui a parlare di certe stupidaggini, o meglio il fenomeno Babolat sarebbe piu' limitato e cosi' di tutti gli altri marchi che hanno scimmiottato la Pure Drive, esattamente come era successo all'inizio, quando non esisteva il poliestere e le racchette rigide, leggere e profilate erano buone per la stagione della caccia.
Sono le corde che hanno modificato il gioco e non i telai, e le stesse corde rendono efficaci dei telai che altrimenti non potrebbero stare nei negozi di tennis ma di armi.
Nadal col budello sulla APD avrebbe vinto un quarto di quello che ha vinto, anzi non avrebbe usato la APD ma magari una Prestige, una yonex o una Prince Graphite vincendo un solo slam come accaduto a Berasategui, oppure 2 come Bruguera, 1 come Moya, 1 come Ferrero, 1 come Albert Costa.