So che come le scrivo posso risultare molto antipatico a molti però il forum è bello perchè vario, ed è brutto per lo stesso motivo.
A meno che uno non sia 4.2 e non abbia 10-11 anni (e sicuramente avrebbe di meglio a cui pensare che scrivere su questo forum), al di là di tutto, per quanto allenamento e passione ci metta, rimane sempre uno il cui unico obiettivo può essere quello di cercare di giocare bene a tennis per divertirsi.
Poi giocando trentacinque tornei all'anno e trasferendosi in Calabria piuttosto che nel Molise, magari diventa anche terza categoria, ma poco conta.
Avendo masticato molto tennis penso di poter affermare ragionevolmente, che il dritto o lo giochi bene o lo giochi male, e nno è questione di dritto ATP, di inerzie o quant'altro.
Il dritto tra l'altro non si insegna e difficilmente si migliora, perchè è il colpo più isitinitvo del tennis, ed il meno costruito.
Quindi chi vende il Dritto ATP od il Dritto WTA vende fumo.
Quando si giocava con le racchette di legno (pesi ed inerzie da paura), le palline bianche e non esistevano le rotazioni, se non facevi filare veloce la testa della racchetta non arrivavi nemmeno metà campo. E lo dovevi fare con la forza del braccio e la velocità dell'avambraccio.
A quell'epoca, parlo di metà degli anni 70, quando ho inziato a giocare, non avevo idea di quanto pesasse la mia Bancroft, di che bilanciamento avesse, ma nemmeno di che corde montasse ed a quale tensione.
Tra l'altro, una curiosità, quelle corde sono ancora li, montate, originali, sulla racchetta ancora oggi.
Quando sono arrivati prima Vilas poi Borg, e ci hanno inseganto il top spin, sempre con le racchette di legno, se non facevi andare velocissimo il braccio e stavolta con l'aiuto del polso, la profondità te la sognavi, la palla la tiravi solo alta e lenta.
Dunque, tornando a noi, per tirare forte, è importante la velocità del braccio, la racchetta, i muscoli e altre cose sono marginali, cioè possono aggiungere qualcosa ma non sostituiranno mai un braccio veloce.
Le pippe mentali della biomeccanica, i segmenti del movimento, lo swing, le impugnature chiuse e quanto altro fumo oggi si cerca di piantare in testa ai tennisti, lasciano molto il tempo che trovano, a meno che non forniscano un supporto per eliminare qualche difetto tecnico congenito.
Il dritto è fatto di ottimi appoggi, colpire la palla in ascesa, velocità di braccio e grande chiusura del colpo.
L'unica novità ATP l'ha introdotta Nadal col suo dritto "a vaffanculo" che fa terminare il movimento con la racchetta vicino all'orecchio destro invece che vicino all'orecchio sinistro, e che ora viene giocato anche da altri giocatori ATP, Federer incluso ogni tanto.
Dunque cos'è il dritto ATP?
Quello che gioca Federer in modo completamente diverso da quello di Nadal, oppure quello che gioca Del Potro ancora diverso dagli altri due, oppure quello di Berdych che parte quasi piatto, oppure quello di Monfils che in salto lo tira a 180 km/h?
Le nuove racchette aiutano a trovare molte più soluzioni, ma secondo me, più sul rovescio bimane che sul dritto, rispetto a qualche anno fa.
Per tornare in topic, la APD o la nuova Pure Aero, è una racchetta che ama di più uno spostamento del peso verso il manico, che verso la testa, per un motivo molto semplice legato alla manegevolezza.
E la questione non è solo legata al bilanciamento leggermente spostato in avanti, ma anche all'effetto dello spessore degli steli che non la rendono velocissima nello swing reale di gioco sui colpi in top spin, per cui appesantendo la testa la situazione peggiora con la conseguenza di faticare di più ad accelerare il colpo.
A meno che non sei Nadal o Tsonga.
L'ho provato sulla mia pelle, nonostante che sulle racchette dal profilo sottile, pesanti e flessibili, che ho utilizzato per molto tempo, avevo sempre la necessità di appensantire la testa con del piombo.
Quindi non scrivo o parlo perchè so tutto, ma perchè l'ho provato.
Come quando vi scrivo che questa racchetta è monocorda, cioè TF BLACK CODE, 1,24 se volete stabilità e controllo, 1,18 se volete sensibilità e potenza.
Come cambiate corda cambia l'efficacia della racchetta, ed invece come passate alle Black Code vi rendete conto di come salga il livello di prestazione del telaio.
Poi fate come vi pare, chiaramente.
P.S. Vorrei rassicurare un forumista che mi rimprova di non ricordare abbastanza che sono ingegnere....tranquillo....per il culo che mi sono fatto all'università e per cui ho scelto di lasciare il tennis agonistico e di farlo diventare un hobby salutare non me lo dimentico mai, e da ingegnere magari riesco anche a valutare le impressioni sui telai riportandole a dei principi strutturali, tipo se la nuova PA ha la stessa forma, lo stesso peso e gli stessi materiali della APD, a meno che non abbiano assottigliato moltissimo la sezione degli steli, non può essere più flessibile della APD, dunque l'effetto di maggior flessibilità deriva o dall'eliminazione del cortex sul manico, oppure da un diverso piatto corde.