Ciao a tutti,
volevo chiedervi un parere su un dubbio che ho da qualche settimana (scusate il papiro). Sono a due mesi di lezioni, una ventina circa, quindi non ho ancora la minima cognizione della mia tecnica che sta appena prendendo forma e non so valutare da solo se i miei dubbi e le mie inclinazioni vadano considerati sul serio o meno.
Il fatto è questo: il mio maestro mi ha impostato da subito con il rovescio bimane, anche se a me sembrava mi venisse più "naturale" quello a una mano, e in questo paio di mesi ho penato per un sacco di lezioni per assimilarlo. Adesso lo riesco a mettere insieme, ma continua a non piacermi e continua a non venirmi con la giusta reattività e naturalezza. Lo eseguo ancora in modo meccanico e molto poco pronto su palle non facili - ovvero non appena le palle sono più veloci o angolate, va a ramengo (e mi viene naturale staccare la mano). Allo stesso tempo il rovescio a una mano senza alcuna impostazione tecnica da parte del maestro ma solo per mio sfizio autodidatta, mi viene secondo me un po' meglio e in modo molto più naturale (anche se magari non è eseguito alla perfezione).
Ho provato a convincere il mio maestro a cambiarmelo perché me lo sento davvero potenzialmente migliore, inizialmente non voleva sentirne parlare perché diceva che ci vuole un sacco a impararlo, è "fuori moda" (?) ed è meglio non sovrapporre l'apprendimento di due diversi rovesci, e sono d'accordo: quando sono riuscito a convincerlo anche solo a fargli vedere come lo faccio, effettivamente ha convenuto che come base non sarebbe male. Ma non vuole comunque farmi abbandonare il bimane, dice che è più efficace, ormai giocato quasi da tutti, e non vale la pena. Sull'efficacia sono d'accordo, specie con un fisico esile come il mio, nel bimane spingo col sinistro e le palle (quando le prendo) hanno forza. Dice che "quando lo faccio bene" lo faccio molto bene, meglio del diritto. Il problema è appunto che riesco a "farlo bene" solo su palle facili o medio-facili e non lo sento per niente "mio" in situazioni più movimentate (cioè qualsiasi situazione che non sia un palleggio controllato).
Ora, io mi rimetto alla sua esperienza anche perché sono convinto sia un maestro molto bravo e rispetto l'autorità, però fino a che punto devo farlo secondo voi? Nel senso, ogni tanto mi viene il dubbio che magari non abbia semplicemente voglia di ripartire da zero e io mi stia frustrando con questo bimane "bello una volta su dieci" quando magari se insistessi, da cliente pagante, riuscirei a convincerlo con maggiore soddisfazione di entrambi (anche solo per averci provato).
Insomma devo insistere o a questo stadio devo solo avere 100% fiducia e non fiatare?
Oppure dite che posso/devo continuare col bimane e imparare il monomane da solo e quando divento più bravo valutare da solo quale preferisco usare?
volevo chiedervi un parere su un dubbio che ho da qualche settimana (scusate il papiro). Sono a due mesi di lezioni, una ventina circa, quindi non ho ancora la minima cognizione della mia tecnica che sta appena prendendo forma e non so valutare da solo se i miei dubbi e le mie inclinazioni vadano considerati sul serio o meno.
Il fatto è questo: il mio maestro mi ha impostato da subito con il rovescio bimane, anche se a me sembrava mi venisse più "naturale" quello a una mano, e in questo paio di mesi ho penato per un sacco di lezioni per assimilarlo. Adesso lo riesco a mettere insieme, ma continua a non piacermi e continua a non venirmi con la giusta reattività e naturalezza. Lo eseguo ancora in modo meccanico e molto poco pronto su palle non facili - ovvero non appena le palle sono più veloci o angolate, va a ramengo (e mi viene naturale staccare la mano). Allo stesso tempo il rovescio a una mano senza alcuna impostazione tecnica da parte del maestro ma solo per mio sfizio autodidatta, mi viene secondo me un po' meglio e in modo molto più naturale (anche se magari non è eseguito alla perfezione).
Ho provato a convincere il mio maestro a cambiarmelo perché me lo sento davvero potenzialmente migliore, inizialmente non voleva sentirne parlare perché diceva che ci vuole un sacco a impararlo, è "fuori moda" (?) ed è meglio non sovrapporre l'apprendimento di due diversi rovesci, e sono d'accordo: quando sono riuscito a convincerlo anche solo a fargli vedere come lo faccio, effettivamente ha convenuto che come base non sarebbe male. Ma non vuole comunque farmi abbandonare il bimane, dice che è più efficace, ormai giocato quasi da tutti, e non vale la pena. Sull'efficacia sono d'accordo, specie con un fisico esile come il mio, nel bimane spingo col sinistro e le palle (quando le prendo) hanno forza. Dice che "quando lo faccio bene" lo faccio molto bene, meglio del diritto. Il problema è appunto che riesco a "farlo bene" solo su palle facili o medio-facili e non lo sento per niente "mio" in situazioni più movimentate (cioè qualsiasi situazione che non sia un palleggio controllato).
Ora, io mi rimetto alla sua esperienza anche perché sono convinto sia un maestro molto bravo e rispetto l'autorità, però fino a che punto devo farlo secondo voi? Nel senso, ogni tanto mi viene il dubbio che magari non abbia semplicemente voglia di ripartire da zero e io mi stia frustrando con questo bimane "bello una volta su dieci" quando magari se insistessi, da cliente pagante, riuscirei a convincerlo con maggiore soddisfazione di entrambi (anche solo per averci provato).
Insomma devo insistere o a questo stadio devo solo avere 100% fiducia e non fiatare?
Oppure dite che posso/devo continuare col bimane e imparare il monomane da solo e quando divento più bravo valutare da solo quale preferisco usare?