Take it easy boys, please, non è successo nulla
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Allora, dunque, andiamo per punti:
… Evitare alti valori torsionali"?
Ma che caXXo vuol dire? …
Intendevo dire che con un piatto corde ampio, la palla colpita fuori centro può aumentare la tendenza a torsione rispetto l’asse longitudinale del telaio e, contestualmente, aumentano i rischi di subire shock da impatto; il tema è alquanto noto, con il seguente link è possibile approfondire la questione in uno dei tanti redazionali sul tema “Ampiezza piatto corde”, questo realizzato dal Blog Tutto Racchette dove, tra le altre cose, si dice: … è anche vero che se il piatto corde è molto ampio, è probabile che aumenti il numero di palle colpite fuori dal centro e ad una distanza maggiore da esso, per cui il risultato finale potrebbe essere negativo anche rispetto allo shock torsionale.
… un telaio flessibile con inerzia bassa non è automaticamente "salvifico" per il braccio, in quanto, oltre ad avere necessariamente sweetzone e potenze limitate a causa della distribuzione dei pesi - e di conseguenza con maggiore, e non minore, rischio di trasmissione dello shock nelle palle fuori centro - se la massa complessiva non è adeguata, frequenza e durata dello stesso sono addirittura superiori.
Mi sembra proprio quello che ho cercato di dire; partendo da un telaio flessibile (da qualche parte bisogna pur partire per esprimere una teoria …), quindi poco potente (notoriamente definite low power) ho suggerito di sceglierlo anche con un buon peso per trasferire sufficiente massa nell’impatto con la palla … Quindi, non ho suggerito semplicemente un telaio flessibile, ma flessibile e , contemporaneamente, pesante quanto basta, sicuramente non intendevo leggero.
… Non si può fare una regola generale e presentare convinzioni personali come fossero dogmi …
Io non l’ho fatto! Non mi sono mai presentato come un esperto di telai, mai proposto modelli assoluti, non credo neanche che esistano, tanto meno nel tennis giocato, mi scuso se è sembrato così. Ho semplicemente illustrato le mie convinzioni, tra l’altro comunque sempre circostanziate, maturate sulla base degli approfondimenti ed esperienze dirette fatti negli anni, per quello che può valere una pratica di gioco amatoriale di oltre 40 anni nei quali, viva Dio, probabilmente anche grazie alle scelte operate, non ho mai sofferto di epicondelite o patologie annesse. Non credo di aver infranto regole etiche o morali nell’illustrare tutto ciò ... Il lettore valuterà e si farà la sua convinzione, in piena libertà e con mia piena serenità, comunque sia.
Per quanto concerne, poi, il momento d’inerzia e quanto questo aspetto possa stressare il braccio, allego un interessante approfondimento di UBITENNIS dove, tra le altre cose, si dice:
… Più un momento di inerzia è maggiore più l’attrezzo risulta pesante, durante il gioco (aumento della fatica alla distanza), e meno maneggevole rispetto racchette con momento di inerzia più bassi ma di egual peso e centro di massa. In poche parole più lo swingweight è alto e più la racchetta è difficile da manovrare …[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Concludo che sono pienamente d’accordo sul fatto che la scelta dell’armeggio sia determinante per il comfort di gioco e, spesso, può ribaltare completamente l'assetto iniziale di un telaio, ma la domanda posta era sul telaio e io su quella sono intervenuto. Tra l'altro il tema armeggio e corde, in particolare, è estremamente complesso ed articolato con troppe varianti; ci vorrebbe un trattato e si, in questo caso, degli esperti …