Bene dopo aver giocato qualche ora, un paio di singoli ed un doppio, con la mia bellissima Zus 100 RA70 310/31.5 - 16/19 tutta gialla, manco avesse l’ittero, posso esprimere la mia opinione.
La premessa indispensabile riguarda il mio livello: sub-amatoriale, da club, gioco molti tornei tra NC, dove, quando si infiltra un quarta qualunque, sembra un top ten…. Comunque, per avere un’idea ancora più chiara, basta vedere le mie performances, nella sezione “video” (fortunatamente da allora sono migliorato, ma le immagini aiutano a chiarire da quale pulpito sto parlando…).
La mia racchetta di riferimento è (meglio, era) la T-Flash 315 ATP, con mono 1.25,talvolta in ibrido classico con syngut da 1.30, tensione 23/22 o 23 costante in ibrido, incordata da me, anche lì con cura amatoriale, ma con soddisfazioni migliori di quelle che ottengo giocando J.
Con la mia Zus, dopo aver riscontrato un feeling immediato, già appena ebbi modo di provarla in palleggio, prestatami da un amico, posso affermare di aver trovato una dimensione ottimale.
Attualmente è incordata, dalla pazienti mani di Mirko (persona di rara disponibilità, competenza e gentilezza), con Alupower soft 1.25 22/21.
Riesco a tirare potente ed in sicurezza, riducendo drasticamente gli errori in lunghezza in cui incorrevo, spesso, con la T-Flash (che per me è comunque un’eccellente racchetta). Al servizio (mio punto debole) ho trovato un’affidabilità della seconda slice, con qualche accenno di kick, tale da farmela tirare spesso come prima e, in caso di errore, tirare una seconda piatta in sicurezza.
Il rovescio è una delle soddisfazioni maggiori, il mio punto forte, rovescio in top lungolinea, è ancora più “forte” (sono mancino, quindi lo piazzo sul rovescio del malcapitato destrimane di turno), forse anche grazie al bilanciamento a 31.5 (non ho ancora avuto modo di misurarlo a racchetta finita, con overgrip, corde ed elastico “anti-vibrazioni”, ma ritengo sia qualche millimetro dietro i 32.2 della T-Flash finita).
Dopo queste prime 5 ore in campo, nessun tipo di sensazioni di indolenzimento o dolori al braccio (cosa che talvolta avverto dopo lunghe sessioni in campo la Tf).
Difetti: perdona e spinge sicuramente meno della racchetta da cui provengo, direi per via del diverso profilo (ma sono comunque due tipologie di telai diversissimi, pur tuttavia ho provato a palleggiare con la Tf dopo aver fatto partita con la Zus, e non le trovo del tutto “incompatibili”). Sulla minore spinta, per me è più un pregio per via del fatto che, a parità di gesto, commetto decisamente meno errori in lunghezza, rimanendo sempre sufficientemente profondo. Il fatto del “restituirti quello che le dai” è sicuramente penalizzante nei recuperi disperati, dove con un colpo di polso magari riesci a ributtare di là palle quasi impossibili, cosa che con la Zus, se ci arrivo, molto più difficilmente riesco a passare la rete e, se la passo, metto la palla su un piatto d’argento all’avversario.. ma è un prezzo che pago volentieri, remunerato dal piacere della pienezza che la racchetta ti restituisce quando picchi, e picchi forte….
Perdonatemi la logorrea da tastiera… ma avevo il piacere di condividere la mia “luna di miele” racchettistica, e ci tenevo ad attestare pubblicamente la mia stima al pazientissimo Mirko che, in un momento non facile, come è l’attuale, affronta con entusiasmo e passione le sfide economiche e commerciali contingenti, mettendo a disposizione di tutti i clienti (termine che mal si addice ai fruitori dei suoi servigi, trattati da amici, per quella che è la mia esperienza) la sua professionalità ed impegno.