zak74 ha scritto: Rivolgo queste mie considerazioni a chi incorda per diletto,passione e/o lavoro. Premetto che imparare mi piacerebbe. Ma:
-lo farei per togliermi uno sfizio
-Non avrei tanto tempo per aggiornarmi e migliorare
-Il tempo per un corso lo avrei
-Ci metterei passione e curiosità in quello che faccio o come detto sarebbe solo uno sfizio(scusate,la domanda era rivolta a me stesso)
Mi sono informato presso l'Ersa,ma dopo ho cercato di fare un esame introspettivo. E le considerazioni fatte sopra sono solo una parte. Ho ancora qualcosa che mi dice di provare ma non vorrei diventare un "pessimo incordatore di me stesso".
Voi come avete cominciato?Cosa vi ha spinto a farlo?Con quale spirito(no alcool) e obiettivi?
Mi piacerebbe che scriveste le vostre esperienze e consigli.
Ciao Zak, come sai incordare è il mio lavoro e la mia passione, da tanti anni ormai.
Quando ho ripreso a giocare a tennis, nel 2005, portavo le mie racchette in un negozio della mia piccola città e per puro caso sono rimasto una volta a guardare il ragazzo che mi faceva quel lavoro. Non avevo mai visto incordare.
Sono da sempre una persona molto curiosa che si appassiona subito di tutto, ma soprattutto sono un perfezionista e quel giorno, con grandi occhi, cercavo di immagazzinare più informazioni possibili... Sapevo che qualcosa stava nascendo!
Ho deciso poco dopo di acquistare la mia prima macchina incordatrice, la Pro's Pro Xp Plus, con la quale mi sono veramente divertito ad incordare le mie racchette, oltre un'ora per ogni racchetta, ma non puoi capire che soddisfazione a lavoro finito e soprattutto giocarci!!!
Anche io raccontavo a mia mamma e ai pochi amici che mi vedevano incordare che l'avrei fatto solo per me stesso e solo per passatempo.
In effetti i primi tempi era così, una racchetta ogni tanto e niente di più.
...tempo qualche mese e il mio giro s'era allargato ad un sacco di amici e amici di amici e in tasca mettevo i primi soldini...
Pensa che chiedevo 5 euro e le corde le mettevo pure io, avevo il mio bag con corde in nylon, pochi syngut e qualche corda strana, poi lucidavo e cambiavo l'overgrip sempre a tutti.
Quando riconsegnavo la racchetta vedevo le facce della gente, non ci credevano. Era ovviamente una rimessa per me, ma la soddisfazione e la gratificazione erano incredibili!
Quello mi piaceva, non i soldi, mi piaceva la soddisfazione che mi davano gli amici e i conoscenti e poi tutti si trovavano bene, non mi sentivo sfruttato, ma cercato e richiesto.
Poi ho conosciuto i miei attuali colleghi di lavoro, nel 2007, con i quali ho avuto da subito un e-commerce online e nel 2011 l'apertura di un negozio di tennis dove lavoro da solo ogni giorno, circondato dalle migliori macchine incordatrici sul mercato, dove incordo circa 2000 telai ogni anno e soprattutto mi ha dato l'opportunità di incordare in diversi tornei ITF e a Roma agli Internazionali già nel 2012, 2013 e 2014. Chi l'avrebbe detto?
Non avrei scommesso nemmeno 1 centesimo che quel ragazzo curioso oggi sarebbe diventato un incordatore.
Io dico sempre a tutti che ci vuole veramente tanta passione, ma non basta, non basta mai, perchè non bisogna mai sentirsi arrivati.
E' per questo che ho deciso dopo aver incordato a Roma nel 2011, di associarmi con l'ERSA e di imparare DA ZERO il giusto metodo, quel metodo che solo i migliori incordatori del mondo utilizzano, quei segreti, quelle malizie, quei meccanismi che fanno incordare un telaio perfettamente. L'arte dell'incordatore.
Il mio amico, collega e maestro Marco Rossani mi ha permesso di far parte dello staff ERSA ed attualmente tengo corsi Basic ed Advanced ed organizzo sessioni d'esame insieme a lui.
In bocca al lupo per tutto.