La sponsorizzazione ai circoli è ASSOLUTAMENTE canonica, e gli stessi per mantenerla firmano un regolare contratto con il quale si impegnano a vendere un numero X di contratti nelle SAT.
Ora, se quell'azienda di Salita Bonsen per qualche ragione ha deciso di scaricarsi di un X numero di rotoli di monofilamento dal nome che inizia per S e finisce per onic rifilandole ad under 10/12 (e non da ora) già di suo commette un errore sesquipedale, ma se a cascata e pur essendo informati gli anelli seguenti della catena di controllo lo avallano facendo finta di nulla c'è qualcosa che non va.
Il maestro -che dovrebbe sapere perfettamente la potenzialità del rischio al quale espone i suoi allievi in quanto se ha frequentato con attenzione i corsi di aggiornamento obbligatori negli ultimi due anni è stato informato sugli sviluppi relativi ai materiali ed alle decisioni in merito prese da altre federazioni- non è contrario all'uso del mono in sè, ma all'uso di
QUEL mono (onde evitare battibecchi: è quello che hai scritto sette post e due righe più su). Forse vuol dargli la versione sagomata dello stesso, con la quale può picchiare più forte e spinnare di più, tanto è così rispettosa delle articolazioni, solo il 15% più rigida dell'originaria...o forse ha un pusher che gli fornisce delle speciali LXN non marcate fabbricate in Uzbekistan solo per i pro ATP che possono migliorare le prestazioni di chi le usa del 100% senza perdere un solo grammo di
tensione per almeno 50 ore...
Fiko..però sarebbe ancora più fiko se telefonasse in azienda e chiedesse il perchè di certe scelte e magari spendendo un po' di amor proprio e capacità personale chiedesse di scambiare un numero X di matasse ancora intonse di quella corda che inizia per S e finisce per onic con un numero pari (meglio di più, considerato che costano la metà) di matasse di syngut 1.28.
Il mono di tuo fratello gli si rompe in 5 ore? Non è che magari è chi incorda che non fa un lavoro esattamente ideale?
Per inciso, una stecca su un mono (ancora non si sa a che tensioni) è più prona a romperlo su un telaio iperrigido/iperleggero che su un telaio normale, tanto più se la corda ha una bassa resistenza longitudinale come quella in questione (toh, 'sta perla di conoscenza è del tutto "aggratis"..
).
Bòn, adesso mi pare che sai tutto quello che c'è da sapere, è passato un giorno è mi sun scipà i bàl di ripetere cose che non vuoi (puoi?
) capire ed ancor peggio
FAR capire...
Stammi bene (in realtà di come stai tu non me ne frega un'emerita cìppa, spero solo non abbia problemi quel poverocristo di tuo fratello circondato da géni di cotal guisa...)