rompospesso ha scritto: Ciao e grazie per aver risposto.
Le sedute in camera iperbarica per la coxartrosi non servono a nulla, chi te lo ha detto che è miracolosa per questa patologia?
Ti allego la risposta della dottoressa del centro iperbarico di Ravenna ad un paziente con la mia problematica:
Gentile Sig. ----------, Grazie per la fiducia accordataci e per averci scritto.
Purtroppo la terapia Iperbarica non è un’ utile scelta terapeutica per la sua Patologia, in quanto non è in grado di rigenerare la cartilagine lesionata dall’usura tipica della coxartrosi.
Le consiglio però una visita Fisiatrica che potrà aiutarla a preservare la sua articolazione attraverso un’ adeguamento posturale ed eventuali terapie fisiche e riabilitative. Presso il nostro Centro potrà usufruire di questi importanti consigli grazie alla disponibilità del Dott. Fontana, fisiatra di grande esperienza.
Per informazioni o per prenotare una visita può chiamare la nostra segreteria al numero 0544 500152.
Sperando di esserle stata di aiuto la saluto cordialmente,
Dott.ssa Claudia Rastelli
Concordo invece sull'uso degli integratori, infatti l'ortopedico mi ha prescritto il CartiJoint Forte.
Ma appena finisco la scatola cambio e le prendo da internet perchè queste hanno i seguenti svantaggi:
1) 20 compresse costano quasi 25,00 euro in farmacia e prendendone 2 al giorno li finisco in 10gg, per cui per coprire il mese ne devo acquistare 3 scatole dal costo di 75,00.
2) Contengono solo 3 principi: Glucosamina, Condroitina e Bio Curcumin. Per altro la Glucosamina è del tipo cloridrato e non la solfato, variante quest'ultima più efficace.
3) Prendendone anche 2 al giorno non si copre l'effettivo dosaggio giornaliero necessario che è di 1.500mg ( ne dovrei prendere 3 ma allora la scatola durerebbe 7 giorni).
Il prossimo acquisto secondo le mie ricerche saranno o Arthro-5 che peraltro contiene anche l'acido Jaluronico che hai menzionato, oppure il SuperFlex-3 Advanced che ne contiene 31 di ingredienti specifici.
Si vede che a Roma la pensano diversamente...
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]· Da due elettrocompressori connessi in parallelo per funzionare contemporaneamente con accensione e controllo anche sul quadro comandi che è dotato di un dispositivo a microprocessore “micromat”;
· Dallo stoccaggio d’aria distribuito in tre serbatoi di accumulo da 3000 litri;
· Da un sistema di filtraggio composto da un gruppo di filtri collocati lungo la linea dell’aria compressa;
· Da un sistema di refrigerazione e uno di deumidificazione dell’aria;
· Da un sistema antincendio costituito da una bombola da 540 litri d’acqua collegato attraverso un riduttore di pressione ad una bombola di 50 litri di aria.
DATI RELATIVI ALLE PATOLOGIE TRATTATE NEL CENTRO DI TERAPIA IPERBARICA DEL POLICLINICO UMBERTO I° DI ROMA
Come già detto questo Servizio ha iniziato la sua attività il 15/10/79 e nel primo anno 9/80 si effettuarono un totale di 721 trattamenti di ossigenoterapia iperbarica , di cui 553 terapie ambulatoriali e 168 terapie d’urgenza, per arrivare già nel 9/88 (dopo 9 anni di attività) ad un totale di 4147 terapie, 3.345 ambulatoriali e 802 urgenze.
(Da Analisi Statistica relativa a 9 anni, 1979/1988, di attività terapeutica ……del Centro iperbarico, Istituto di Anestesia e Rianimazione Policlinico Umberto I°, Realizzata da A. Bianchini e C. Renié).
In quegli anni si trattavano in Camera iperbarica le seguenti patologie:
OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA AMBULATORIALE OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA D’URGENZA
RETINITE PIGMENTOSA
ALTRE PATOLOGIE OCULISTICHE:
ulcere congiuntiveli;
neuriti ottiche;
ischemie del nervo ottico;
atrofie ottiche;
cheratiti erpetiche;
ipotrofie ottiche.
TROMBOSI RETINICHE
Dell’arteria centrale;
della vena centrale.
PATOLOGIE VASCOLARI:
Arteriopatie obliteranti;
ulcere trofiche;
piaghe da decubito;
consolidamento di fratture;
piaghe infette.
PATOLOGIE NEUROLOGICHE:
sclerosi multipla;
disturbi vestibolari;
traumi midollari;
invecchiamento precoce del midollo.
Gangrene gassose;
gangrene batteriche;
gangrene scrotali (sindrome di Fournier);
reimpianto di arti;
demarcazione della zona da amputare;
crash sindrome;
innesti cutanei (pre/post intervento);
vasculopatie traumatiche.
MALATTIA DA DECOMPRESSIONE
Di tipo I;
di tipo II;
embolia gassosa arteriosa (traumatica, postcircolazione extracorporea).
ALTRE PATOLOGIE
Radiodermiti; acufeni; osteomieliti;
coxartrosi;
osteonecrosi; ipoacusia; ustioni; osteoporosi
ALTRE PATOLOGIE
Intossicazione da CO;
intossicazioni, coma da barbiturici;
ictus cerebrali;
metaemoglobinemie;
anemie post-emorragiche;
paralisi di Bell;
trapianti di cornea;
intossicazioni da gas illuminante.