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Salve, vorrei sapere qual è la classifica tra questi multi considerando il parametro della reattività, e tenendo presente un loro eventuale montaggio su un telaio classico (Prestige, 200g) a tensioni basse (diciamo tra i 20 e i 23 Kg.)

Tecnifibre TGV 1.30
Tecnifibre XR1 1.30
Topspin Fibre Touch 1.32
Babolat Xcel 1.30
Pacific Pmx 1.32

Grazie a chiunque vorrà rispondermi

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Il PMX è il pù "rabbioso" su quel tipo di telai, seguito da vicino dall'XCel e poi, leggermente più distanti e più o meno sullo stesso piano, nell'ordine da XR1, TGV e FibreTouch.

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Ah si! Pensa che io credevo che il Fibretouch fosse quello più elastico e dunque reattivo. Ma forse confondo dei parametri. A questo punto, già che ci siamo approfitto ancora un po' della tua competenza per chiederti, sempre agli stessi parametri, quale ha il miglior dwell-time?
Grazie come sempre.

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Sempre il PMX. E proprio per questo dualismo alto dwelltime/alta reattività è una corda che si straccia con facilità... prestazioni spettacolari, ma su tempi ridotti.

Attenzione però che "reattività" non vuol dire necessariamente anche "spinta"...

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Eiffel59 ha scritto:
Sempre il PMX. E proprio per questo dualismo alto dwelltime/alta reattività è una corda che si straccia con facilità... prestazioni spettacolari, ma su tempi ridotti.

Attenzione però che "reattività" non vuol dire necessariamente anche "spinta"...


Grazie ancora! Ma a questo punto è inevitabile richiederti un supplemento di spiegazioni Reattività multi Icon_smile Vorrei capire meglio la differenza tra reattività e spinta in relazione al comportamento dei multifilo.

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In relazione a materiali, tensione, telaio di montaggio le corde hanno un comportamento dinamico anche molto diverso. Esistono corde molto estreme, come la suindicata PMX o la ancora più estrema Dunlop Silk che hanno comportamenti che variano in maniera impensabile col variare della tensione e del telaio su cui sono montate...nello specifico sono generalmente corde che hanno bassissima rigidità (ergo scarsa resistenza alla massa della palla in arrivo), elevato dwelltime ma al tempo stesso elevato indice di resilienza (capacità di tornare allo stato/posizione iniziale, quella che viene chiamata impropriamente reattività) ed al tempo stesso un'elevata deformazione elastica, che consente di avere anche una grande spinta propria.
Ma la Max Confort della stessa Dunlop (ora fuori produzione), che vanta la medesima costruzione con l'unica differenza della "pelle" esterna (PU la Silk, silicone la MC), rigidità similari così come il dwelltime e la deformazione elastica (spinta) ha però un'indice di resilienza (reattività) parecchio inferiore, a causa del diverso comportamento della "pelle" in fase di spinta.

In soldoni: la resa delle due corde è simile per confort, ma la Silk sembra più secca (è in realtà solo più reattiva, il che le consente di avere un certo vantaggio in fase di spinta ma a spese di controllo e spin), la MC più progressiva. In queste corde la differenza è molto avvertibile (il suono a parità di impatto, tensione, telaio è sensibilmente diverso), ma esistono altre corde che nell'ambito di una stessa "famiglia" hanno differenze meno marcate ma che comunque le rendono più o meno specializzate (come nel caso X-One/NRG2).

Si può pensare a queste corde estreme come a degli equivalenti multifilamento delle superagonistiche mono (alu, RPM Blast e simili):
grandi corde per l' "usa e cambia", ma abbastanza  improponibili nell'uso prolungato. proprio per questo, la scelta di Dunlop di incordare quasi tutti i suoi telai con la Silk (e perdipiù a tensione elevata) è difficilmente comprensibile...

La tensione, appunto. Proprio per la loro deformazione elastica, queste corde tendono ad estremizzare anche la finestra di durata. In breve, più sono tese, meglio funzionano ma in un tempo sempre progressivamente inferiore al crescere della tensione.

Sempre Dunlop tra MC e Silk aveva presentato la M-Fil, corda ancor più "estrema" della attuale. Ad un punto tale che bastava lasciarla montata senza usarla per ritrovarla "morta"...e pensare che la usavano come corda premontata su quasi tutti i modelli, non a caso nel momento di maggiore difficoltà del marchio inglese..le racchette sembravano "non andare" e vista la scelta di corde e tensioni (generalmente elevate, con quel che ne consegue) la cosa non so perchè ma non mi sorprende  Shocked 

Mi sarebbe piaciuto scambiare due paroline col loro responsabile tecnico del tempo...Reattività multi 420441

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Che dire?! Più esaustivo di così non si può. Grazie Eiffel! A proposito di Dunlop, ho da un po' di tempo una curiosità alla quale tu saprai di sicuro rispondere: quali corde Tecnifibre ha montato in un certo periodo Omar Camporese sulla sua Max 200g? Ricordo che aveva il logo Tf disegnato, ad esempio anche nella celebre partita con Moya in Coppa Davis.
Grazie ancora.

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TF 535 Tournament, la stessa di Monica Seles. Una delle migliori corde mai prodotte dalla casa francese, la prima col trattamento SPL. Curiosamente, a differenza della 225 e della 305 ("virate" allo squash), alla 515 (divenuta NRG poi evoluta nella NRG2), alla 525 (X-One) e 625 (TGV), non è stata più riproposta, almeno non in forma ufficiale.
Anche se veniva usata, sotto quel nome o coi seguenti, da un giovane Nole Djokovic e da Sebastian Grosjean fino a fine carriera...

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Molto interessante. Ma l'evoluzione del Tournament non è l'Nrg2 1.32, che infatti ne eredita anche il medesimo calibro?
Comunque si capisce che questo Tournament doveva essere una corda molto versatile, basti vedere i telai su cui rispettivamente Camporese e la Seles la montavano, praticamente agli antipodi.
Ma tra le corde che ho elencato all'inizio la Topspin Fibre Touch che tipo di multi è, in termini proprio di qualità del prodotto e di caratteristiche di telaio e di gioco a cui si presta?
Grazie ancora per la disponibilità.

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Non solo i telai erano agli antipodi, pure le tensioni. La Seles tendeva i suoi telai financo 46 kg, e normalmente a 41. Una volta sparita la 535, la serba passò alla 515 che però non reggeva tensioni superiori ai 41 kg...
La Tournament come detto non è sopravvissuta fino ai giorni nostri, come pure le sue "evoluzioni" Tournament Gold e poi Tournament Biphase, un mix tra X-One, NRG ed X-Tra Dynamic che peggiorarono anzichè migliorare la corda di base...

Fibre Touch..corda abbatanza particolare per essere un multi. piuttosto rigida (210 SI a 25 kg), reattiva, con filamenti in nylon e microfibra e doppia resinatura. Parecchio stabile nella tenuta di tensione, preciso nel piazzamento e non esageratamente potente, ha un'ottimo adattamento a telai semiprofilati e/o abbastanza rigidi. Unico vero punto debole,su una steccata violenta la sua rigidità può portare a rotture improvise...
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