Basta che digitiate la parola "tennis" al computer che verranno fuori tutte le definizioni che volete. Leggendo quella di Wikipedia si ha modo di conoscere la storia del tennis dalle origini (addirittura inventato dai Longobardi ), passando per quegli sciovinisti dei Francesi che si fregiano perlomeno dell'invenzione della parola Tennis (da tenez, traduzione di "tenete" quando si batteva) e perfezionandosi con l'emanazione di un vero e proprio regolamento da parte degli Inglesi ciucciathé verso la fine dell'Ottocento. Insomma avete voglia di studiare la storia di questo sport che, bene o male, è univoca e non presenta difformità tecniche o cronologiche nelle varie versioni riportate dagli storici. Quello che non sapete è che la vera storia del tennis, dalle origini ad oggi, non la conosce nessuno e non la troverete in alcun libro. Ciò che ci viene dato in pasto nei libri di scuola è la logica conseguenza della storia scritta dai vincitori che non sempre corrisponde a realtà ma più che altro divide idealmente i vincitori come buoni ed i perdenti come cattivi.
Comunque, assolta la prefazione vado a raccontarvi la vera storia del tennis come pochi sanno e ancor meno vogliono raccontare.
La prima notizia di persone che giocano a tennis si trova nei graffiti delle caverne nei pressi di Altamira in Spagna. Si vedono due figure umanoidi tenere in mano un attrezzo non bene identificato e una specie di pietra discoidale in volo tra di loro. Si pensa che gli attrezzi siano delle clave e la pietra sostituiva una palla . Il gioco consisteva nel tirarsi addosso la pietra, la si doveva parare e ributtarla all'avversario ovviamente con le clave in legno di Acero preistoricus e senza farla cadere in terra. Vinceva chi per primo colpiva al corpo l'avversario (il colpo nel pisello valeva doppio e veniva chiamato mACEntratoinpieno e da ciò per abbreviare nacque ACE nel senso di battuta vincente) . Considerando che il savoir faire e l'educazione sportiva a quei tempi non erano stati ancora inventati , quando l'avversario faceva il punto era usanza umiliarlo sputandogli nell'occhio destro e gridando "TIE' SI' " e accompagnando questo rito con un gesto assimilabile a quello dell'odierno ombrello. Si presume che il " TIE' SI' " sia già una parente della parola che nel corso dei secoli diventerà tennis.
Le stupide opposizioni a questa chiara ed esauriente tesi nasce dal fatto che ad Altamira non cresceva l'Acero Prestoricus e che il colpo al pisello non valeva doppio.
Fine prima puntata.
Comunque, assolta la prefazione vado a raccontarvi la vera storia del tennis come pochi sanno e ancor meno vogliono raccontare.
La prima notizia di persone che giocano a tennis si trova nei graffiti delle caverne nei pressi di Altamira in Spagna. Si vedono due figure umanoidi tenere in mano un attrezzo non bene identificato e una specie di pietra discoidale in volo tra di loro. Si pensa che gli attrezzi siano delle clave e la pietra sostituiva una palla . Il gioco consisteva nel tirarsi addosso la pietra, la si doveva parare e ributtarla all'avversario ovviamente con le clave in legno di Acero preistoricus e senza farla cadere in terra. Vinceva chi per primo colpiva al corpo l'avversario (il colpo nel pisello valeva doppio e veniva chiamato mACEntratoinpieno e da ciò per abbreviare nacque ACE nel senso di battuta vincente) . Considerando che il savoir faire e l'educazione sportiva a quei tempi non erano stati ancora inventati , quando l'avversario faceva il punto era usanza umiliarlo sputandogli nell'occhio destro e gridando "TIE' SI' " e accompagnando questo rito con un gesto assimilabile a quello dell'odierno ombrello. Si presume che il " TIE' SI' " sia già una parente della parola che nel corso dei secoli diventerà tennis.
Le stupide opposizioni a questa chiara ed esauriente tesi nasce dal fatto che ad Altamira non cresceva l'Acero Prestoricus e che il colpo al pisello non valeva doppio.
Fine prima puntata.