Hai detto bene. Da maestro non insegneresti il dritto di Nadal..
L'evoluzione della tecnica di gioco segue quella degli attrezzi, e spesso succede l'inverso.
25 anni fa, con una prestige pro, con quel dritto, quell'impugnatura, con le cordazze che si potevano permettere gli amatori a quei tempi, le tretorn di ghisa, se facevi cadere la palla oltre la linea del servizio, eri Hulk dopo aver preso la pozione di panoramix.
Come alternativa, per vere profondità, alzavi.
Oggi, con una aeropro, corde prestazionali a prezzi gestibili, il dritto così impostato è la cosa migliore, magari adattandolo al caso, che puoi insegnare ad un ragazzino, perchè la potenza te la fornisce l'attrezzatura, l'agilità necessaria a swingare brutalmente il peso della racca, lo spin le corde.
'Nzomma, sarà brutto da vedere, ma fa male, funziona, la palla non va mai lunga perchè con quello spin nella fase finale della traiettoria "uncina" verso il basso, arriva di là e pesa una tonnellata, ed è perfettamente adatto all'attrezzatura moderna.
Detto questo, uno dei bug fondamentali che notai della scuola tennis italiana (FIT e non), quando facevo il finto piccolo campioncino, è che impostavano ancora nel '90 i maschietti con eastern e monomane, la semi era già blasfema, quando altre scuole (USA, Spagnola, Svedese) impostavano sistematicamente western e bimane, salvo quando il ragazzino di turno mostrava di preferire monomane e semi.
Io, guardando in TV i Pro giocare, mi auto-reimpostai con full e bimane facendo centinaia di ore di "muro" da solo, e tempo un annetto, fra gli sguardi schifati dei maestri "puristi", tritavo tranquillamente i miei compagni di squadra (impostati tutti come degli elegantissimi "Panatta" ) avendo spesso metà del loro talento.