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Paradosso nei Tornei di 4a Categoria

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Promemoria primo messaggio :

Salve a tutti ragazzi,
sono nuovo del forum come iscritto, anche se lo visionavo da diverso tempo. study

Ho aperto questo post per domandarvi cosa ne pensate riguardo una caratteristica dei tornei di quarta cat.
Premetto che sono stato un paio di anni fermo per problemi fisici e ho ripreso i tornei solo quest'anno, come NC, mi alleno di consueto con giocatori di categoria più alta (4.2 - 4.1) a dei ritmi abbastanza veloci...

Ok basta parlare e arriviamo al sodo... Evil or Very Mad Non è paradossale che in partita mi è capitato di perdere contro dei giocatori che tecnicamente e tennisticamente non sanno neanche cos'è un affiancamento nel dritto e nel rovescio e non sanno neanche cos'è una eastern o una continental... Shocked E giocano tutte affettate da spadaccino ad una velocità di 2 km/h???

E' paradossale che una persona si allena a dei ritmi e ad un livello che cerca di essere tecnicamente professionistico, e poi arriva a perdere di fronte a certe persone? confused

Se fai il suo gioco lo avvantaggi, se spingi le sue palle rischi di commettere piu errori non forzati che punti. confused

Odio i pallettari da circolo! Sad

Scusate lo sfogo Very Happy
Grazie per i vostri commenti Paradosso nei Tornei di 4a Categoria - Pagina 2 622327

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Comunque penso che questo ragazzi sia proprio un brutto periodo per me...

Non pensavo ma credo che la questione esami universitari, scadenze al lavoro siano un bel peso dal punto di vista psicologico. Shocked

Non mi è mai capitato di innervosirmi così tanto da inca :mes005: rmi anche in una partita di allenamento... Evil or Very Mad
Sarà il periodo no, ma credo che farò passare gli esami e tutti i problemi prima del prossimo torneo, quindi se ne riparlerà a metà-fine luglio. Sad

Eppure fino ad ora non ero mai stato così nervoso, e ci sono stati altri periodi simili... Forse anche gli ultimi risultati che non sono stati il massimo dell'appagamento (2 eliminazioni al primo turno negli ultimi 2 tornei) possono aver influito sul mio tennis?

Che mi succede!!!! Sad




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Sicuramente quando le cose vanno male si entra in campo influenzati psicologicamente dagli eventi negativi precedenti. 
Io anche come te sono universitario e lo stress dello studio, di dare le materie vedi che è veramente pesante.. perchè poi il tutto si traduce anche in una stanchezza fisica. Stai 10-15 gg a studiare una materia 6-7 ore al giorno e vedi quando giochi come il corpo è statico, chiede ossigeno. Io infatti non li faccio mai i tornei quando preparo una materia, partirei con meno energie dell'avversario in partenza e con un presupposto di nervosismo alla prima fattispecie negativa che si presenta.
Comunque sul fatto che dipende da se stessi, si è vero ma parzialmente. Se c'è un avversario del tuo stesso livello o anche di livello più basso la componente psicologica prevale eccome... chi è piu tranquillo, chi riesce a stare sereno fra un colpo e l'altro ha la meglio anche perchè in quarta categoria non ci sono solitamente livelli straordinari.

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Balotelli1993 ha scritto:
Sicuramente quando le cose vanno male si entra in campo influenzati psicologicamente dagli eventi negativi precedenti. 
Io anche come te sono universitario e lo stress dello studio, di dare le materie vedi che è veramente pesante.. perchè poi il tutto si traduce anche in una stanchezza fisica. Stai 10-15 gg a studiare una materia 6-7 ore al giorno e vedi quando giochi come il corpo è statico, chiede ossigeno. Io infatti non li faccio mai i tornei quando preparo una materia, partirei con meno energie dell'avversario in partenza e con un presupposto di nervosismo alla prima fattispecie negativa che si presenta.
Comunque sul fatto che dipende da se stessi, si è vero ma parzialmente. Se c'è un avversario del tuo stesso livello o anche di livello più basso la componente psicologica prevale eccome... chi è piu tranquillo, chi riesce a stare sereno fra un colpo e l'altro ha la meglio anche perchè in quarta categoria non ci sono solitamente livelli straordinari.


Vedi che tra universitari come ci si capisce Smile aggiungi anche il lavoro da parte mia, mixa tutto e hai come risultato un bell'esaurimento Razz

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Esattamente.

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Non male, recentemente sto andando in campo più concentrato, e quando sto per perdere la pazienza, faccio un profondo respiro e dico, ma chi te lo fa fa? Very Happy

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ValeBert ha scritto:
Non male, recentemente sto andando in campo più concentrato, e quando sto per perdere la pazienza, faccio un profondo respiro e dico, ma chi te lo fa fa? 



...e a questo punto posi la racchetta ed esci dal campo...Very Happy:D:D:D:D:D

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Kmore, l' ultima volta l' avevo scagliata contro la rete ecco perché :-P ecco il chi te lo fa fa :-P per cos'era Smile

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Tranquillo nel forum c'è ne siamo tanti di pallettari ....

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Ciao a tutti.
Stasera ho giocato una partita di un torneo aziendale, giocavo contro un ragazzo che aveva vinto 6-0 6-0 la partita precedente. L'ansia mi ha attanagliato tutto il giorno fino alle ore 18.20, ora dell'inizio sel mio match. Durante il riscaldamento ho capito che bastava giocargli sul rovescio per portare a casa la partita. Bene,ho vinto 6-3 6-1 ma ho giocato un tennis al limite del vergognoso. Mi sono messo al suo pari, braccino, paura di sbagliare, colpi che dicevano butta la palla di la, poi tanto lui sbaglia. Il mio tennis, diciamo decente e' andato a farsi benedire. Quindi, eccomi anche io nel club dei "mentaltennisti". Ah, dimenticavo, alla fine della partita io e il mio avversario siamo rimasti a fare due scambi. Ho risentito il braccio fare il suo dovere, partivano delle palle belle tese e mirate. Dieci minuti prima sembravo un ragazzino con2 ore di tennis sulle spalle. Evil or Very Mad
Notte a tutti
Ricca

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L'apoteosi del braccino!!! Vedo in riscaldamento alcuni 4' che tirano fucilate, bom bom bom!!! Poi inizia il macht e partono le pallette. Ci vorrebbe una mezza misura. Io in riscaldamento tiro piano piano e corro anche sulle palle fuori poi quando facciamo sul serio PROVO a far sentire la mia personalità  prendendo l'iniziativa spingendo e attaccando ogni sua seconda di servizio. A volte parto bene altre le prendo sonore! Ma qs atteggiamento è solo per l'inizio del macht, per rompere il ghiaccio e spezzare la tensione. Nel proseguo mi stabilizzo e cerco di alternare i colpi in base all'avversario..

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Beh Kent...chi meglio di te? Entri nella cabina telefonica e diventi Superman!
A volte funziona con noi stessi e con gli avversari, altre volte no. Dal braccino al delirio di onnipotenza...a volte ci si confonde. 
Ok a un sano terrorismo psicologico nei confronti dell'avversario ma fare il kamikaze (e sbagliare) da' un forte vantaggio psicologico all'avversario, soprattutto se in riscaldamento ostentava una certa sicumera.

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Il fatto è che la personalità e il carattere bisogna averlo a prescindere. Mostrarsi aggressivo è una tattica che può risultare giusta o sbagliata a seconda che l'avversario si faccia intimorire o meno e a seconda che la palle entri o no perchè potresti anche dargli il vantaggio di fargli pensare che sei un tipo che spara e che tendi a sbagliare facile... Ci vuole la giusta misura e ci vuole soprattutto la capacità di leggere la partita fin da subito, fin dal riscaldamento pre-partita. Individuare il punto debole...il colpo carente... ecc ecc.

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Balotelli1993 ha scritto:
Il fatto è che la personalità e il carattere bisogna averlo a prescindere. Mostrarsi aggressivo è una tattica che può risultare giusta o sbagliata a seconda che l'avversario si faccia intimorire o meno e a seconda che la palle entri o no perchè potresti anche dargli il vantaggio di fargli pensare che sei un tipo che spara e che tendi a sbagliare facile... Ci vuole la giusta misura e ci vuole soprattutto la capacità di leggere la partita fin da subito, fin dal riscaldamento pre-partita. Individuare il punto debole...il colpo carente... ecc ecc.

eh...bisognerebbe avere "contributi filmati"...per i pro e' piu' facile...si incontrano quasi sempre tra di loro e qualcuno "sconosciuto" di cui non c'e' nemmeno un video neanche su youtube e' ben difficile.
Per noi quarta:no:...invece ... Io ad esempio negli ultimi 4 anni di tornei ho incontrato solo un paio di volte uno stesso avversario ed un altro paio avversari gia' visti giocare.
A volte dipende anche da me aver voglia di andare a vedere qualche game della partita dalla quale esce il mio avversario. Anche se per dirla tutta da 4.2 questa possibilita' mi capita raramente:lol!:

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Tutto vero, ci vorrebbe misura.. Povero me..Sad

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Kmore ha scritto:
Balotelli1993 ha scritto:
Il fatto è che la personalità e il carattere bisogna averlo a prescindere. Mostrarsi aggressivo è una tattica che può risultare giusta o sbagliata a seconda che l'avversario si faccia intimorire o meno e a seconda che la palle entri o no perchè potresti anche dargli il vantaggio di fargli pensare che sei un tipo che spara e che tendi a sbagliare facile... Ci vuole la giusta misura e ci vuole soprattutto la capacità di leggere la partita fin da subito, fin dal riscaldamento pre-partita. Individuare il punto debole...il colpo carente... ecc ecc.

eh...bisognerebbe avere "contributi filmati"...per i pro e' piu' facile...si incontrano quasi sempre tra di loro e qualcuno "sconosciuto" di cui non c'e' nemmeno un video neanche su youtube e' ben difficile.
Per noi quarta:no:...invece ... Io ad esempio negli ultimi 4 anni di tornei ho incontrato solo un paio di volte uno stesso avversario ed un altro paio avversari gia' visti giocare.
A volte dipende anche da me aver voglia di andare a vedere qualche game della partita dalla quale esce il mio avversario. Anche se per dirla tutta da 4.2 questa possibilita' mi capita raramente:lol!:



Effettivamente parti dalla fase finale del torneo di quarta categoria quindi non è che hai modo di vedere i giocatori che escono dalle partite precedenti. Comunque qualcosa la si può intuire anche nel palleggio...

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Beh, si intuisce si' sin dal palleggio se uno sa giocare. Anche dal primo game... 
E' che sembra sempre che ci sian delle alchimie misteriose, mentre, in realtà, la maggior parte delle volte, e' tutto molto semplice... Tu sai tener dentro quella palla si' o no?

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kingkongy ha scritto:
Beh, si intuisce si' sin dal palleggio se uno sa giocare. Anche dal primo game... 
E' che sembra sempre che ci sian delle alchimie misteriose, mentre, in realtà, la maggior parte delle volte, e' tutto molto semplice... Tu sai tener dentro quella palla si' o no?

...mi piacciono gli approcci minimalisti...Razz

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è normale, anzi, normalissimo. E non è un problema di tecnica il più delle volte. Il problema è semplicemente psicologico: giocare in un circolo che non è il proprio con avversari che non si conoscono e con in palio dei passaggi del turno. L'unica cosa sensata a mio parere è giocare tanti tornei ed abituarsi a questa situazione per poter giocare sciolti senza il famoso "braccino".

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andreinho88 ha scritto:
è normale, anzi, normalissimo. E non è un problema di tecnica il più delle volte. Il problema è semplicemente psicologico: giocare in un circolo che non è il proprio con avversari che non si conoscono e con in palio dei passaggi del turno. L'unica cosa sensata a mio parere è giocare tanti tornei ed abituarsi a questa situazione per poter giocare sciolti senza il famoso "braccino".

quoto totalmente!

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Scusa se ti alleni così tanto questi soggetti "non tennisti" li dovresti battere agevolmente. Onore al merito a loro che pur non avendo una tecnica accurata riescano andare avanti e vincere le partite anche tirando a 2 km/h.

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Direi che questo è il problema di molti! Qualche anno fa mi allenavo tirando delle grandi manate alla palla, poca attenzione alla consistenza e godevo nel vedere la palla partire come una fiondata. Poi arrivato a giocare in torneo e vuoi la palla che mi arrivava decisamente più sporca, vuoi che ero più contratto rispetto all'allenamento che finivo col fare tanti errori senza capacitarmi come avessi potuto perdere da uno che "ma sto qua non sa neppure come si tiene in mano una racchetta!!!". Rendersi conto di non essere in grado di battere qualcuno di tecnicamente inferiore rende frustrante la sconfitta, molto meglio perdere 60 60 da uno che ci nasconde la palla per tutta la partita che perdere da qualcuno che non riteniamo alla nostra altezza. Questo succede quando si confonde il tennis esclusivamente con la tecnica. Molti Federeriani (io sono un assoluto estimatore e tifoso di Federer) hanno ritenuto per anni inconcepibile vedere Roger perdere contro Nadal perché ritenuto, a ragione, tecnicamente inferiore. Ma il tennis non è fatto solo di tecnica, o meglio il tennis non è fatto solo di estetica. Ciò che conta è buttare la palla oltre la rete, non serve a molto avere un movimento bello da vedere se poi la palla non passa la rete o finisce nelle griglie. Il primo compito di un agonista è quello di essere solido, quando si possiede solidità in entrambi i colpi da fondo allora si può fare il passo successivo. Un maestro qui a Genova non smetteva di ripete ai suoi allievi più piccoli: "Sopra la rete e dentro il campo", sembrerà banale, ma è l'abc. 
Dopo i primi periodi di frustrazione mi sono reso conto di una cosa, e me ne sono reso conto a Montecarlo vedendo gli allenamenti dei professionisti (se andate a vedere un torneo ATP dedicate del tempo a vedere gli allenamenti dei professionisti!). Ho visto i migliori iniziare a metà campo, a 2 km/h. Poi andavano a fondo, sempre la stessa velocità. Invece io entravo in campo, da metà campo provavo i tocchettini più impensabili a pittino e guadagnata la riga di fondo campo iniziavo con le fiammate! 

Chi si allenava male? Io o loro? Paradosso nei Tornei di 4a Categoria - Pagina 2 810504

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perdere contro il rag. Filini fa sempre male, ma l'esperienza porta consiglio e dopo tanti anni che giochi
ti rendi conto che l'incipit della sconfitta risiede in una cattiva autocritica/autovalutazione
cioè in pratica tendiamo a sopravvalutarci sempre e comunque, se solo l'avversario ci pare
"sprovvisto" dal punto di vista tecnico

dice bene chi a pag 1 mette l'accento sulla questione del rispetto per chi riesce a mettere
la palla una volta di più oltre la rete,
perché poi di questo si tratta in ottica di torneo, tutto il resto vale zero.

io ho un amico che conosco da mezza vita, che corrisponde perfettamente al profilo del pallonettaro affettatore,
e l'ho visto una quantità di volte uscire vincitore da scontri contro qualificati di quarta variegata, decisamente più capaci di lui
dal punto di vista dello stile (quindi mi riferisco al lato estetico del gioco)

come ci riesce? guardate, è semplice e al contempo illuminante
ha sviluppato negli anni un sistema di gioco fortificato dall'esercizio continuo del match contro gente che tira
bene, ma sbaglia anche molto
la sua seconda palla è un esempio fulgido di come si portano a casa i quindici e al contempo si smontano mentalmente gli avversari.
Una palla che a vederla fa davvero vomitare (ci si scherza da sempre) ma che nella pratica, se quello "forte" prova ad attaccarla
in modo brutale, ti porta punti tre volte su quattro.
E qui sta il punto... contro di lui la gente si sente legittimata ad attaccare, come a dire "sei troppo scarso e non posso perdere
del tempo a palleggiare con te, ti devo mandare!"

quello che i suoi avversari spesso ignorano, e non comprendono, è che il rag.filini ha sviluppato delle doti non comuni
e meno appariscenti, perché è tutta la vita che cercano di farlo a pezzi prendendolo a mazzate.
ad esempio ha la capacità di un rabdomante nel capire in anticipo dove tirerai, ad esempio quando spadella
un pallonetto, perché lo hai quasi buttato fuori dal campo, ti mette la palla quasi sulla riga di fondo,
perché è da una vita che si ritrova n quel tipo di situazioni e sa come uscirne.
a vederlo non sa giocare, ma in pratica ha una tecnica tennistica pure lui, che poi nei fatti spesso si rivela
superiore alla tua che gli giochi contro

da questo tizio ho imparato molto e non me ne vergogno
ed anzi, ancora oggi quando facciamo un match amichevole il risultato è sempre incerto,
perché io non ho mai smesso di provarlo a batterlo "in bello stile" e lui non ha mai smesso
di difendersi in modi poco ortodossi ma efficaci.

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E non scordiamoci "la giornata no". Grande complice di sonore mazzuolate. Capita anche quello, testa altrove, gambe stanche...
Fa parte dello sport in generale, ma in quello individuale non ti puoi nascondere.

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Darren Cahill ha scritto:
perdere contro il rag. Filini fa sempre male, ma l'esperienza porta consiglio e dopo tanti anni che giochi
ti rendi conto che l'incipit della sconfitta risiede in una cattiva autocritica/autovalutazione
cioè in pratica tendiamo a sopravvalutarci sempre e comunque, se solo l'avversario ci pare
"sprovvisto" dal punto di vista tecnico

dice bene chi a pag 1 mette l'accento sulla questione del rispetto per chi riesce a mettere
la palla una volta di più oltre la rete,
perché poi di questo si tratta in ottica di torneo, tutto il resto vale zero.

io ho un amico che conosco da mezza vita, che corrisponde perfettamente al profilo del pallonettaro affettatore,
e l'ho visto una quantità di volte uscire vincitore da scontri contro qualificati di quarta variegata, decisamente più capaci di lui
dal punto di vista dello stile (quindi mi riferisco al lato estetico del gioco)

come ci riesce? guardate, è semplice e al contempo illuminante
ha sviluppato negli anni un sistema di gioco fortificato dall'esercizio continuo del match contro gente che tira
bene, ma sbaglia anche molto
la sua seconda palla è un esempio fulgido di come si portano a casa i quindici e al contempo si smontano mentalmente gli avversari.
Una palla che a vederla fa davvero vomitare (ci si scherza da sempre) ma che nella pratica, se quello "forte" prova ad attaccarla
in modo brutale, ti porta punti tre volte su quattro.
E qui sta il punto... contro di lui la gente si sente legittimata ad attaccare, come a dire "sei troppo scarso e non posso perdere
del tempo a palleggiare con te, ti devo mandare!"

quello che i suoi avversari spesso ignorano, e non comprendono, è che il rag.filini ha sviluppato delle doti non comuni
e meno appariscenti, perché è tutta la vita che cercano di farlo a pezzi prendendolo a mazzate.
ad esempio ha la capacità di un rabdomante nel capire in anticipo dove tirerai, ad esempio quando spadella
un pallonetto, perché lo hai quasi buttato fuori dal campo, ti mette la palla quasi sulla riga di fondo,
perché è da una vita che si ritrova n quel tipo di situazioni e sa come uscirne.
a vederlo non sa giocare, ma in pratica ha una tecnica tennistica pure lui, che poi nei fatti spesso si rivela
superiore alla tua che gli giochi contro

da questo tizio ho imparato molto e non me ne vergogno
ed anzi, ancora oggi quando facciamo un match amichevole il risultato è sempre incerto,
perché io non ho mai smesso di provarlo a batterlo "in bello stile" e lui non ha mai smesso
di difendersi in modi poco ortodossi ma efficaci.
comprensibile e corretto il pensiero...ma quella di cui parli tu non è "tecnica" ma "tattica" di gioco...la tecnica è un'altra cosa...la tattica è proprio la capacità di avere una modalità di gioco che alla fine paga o per lo meno è la "tua" tattica...se ne vedono molti dotati tecnicamente e di "bello stile" come dici tu che a prescindere proprio dalla tecnica sono privi di tattica in partita e rischiano di fare brutte figure...il discorso a parere mio è che se sei dotato di tecnica superiore non puoi non prendere in considerazione la tattica per fare rendere il tuo gioco al meglio il relazione all'avversario di turno e proprio perchè sei dotato di maggiore tecnica che devi fare valere la tattica ... spero di essermi spiegato What a Face

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Il tennis è un gioco di pecentuali, come il poker.
Finchè non entra in testa questo, non si va avanti.

Quando si perde da quelli che non sanno tenere in mano una racchetta non è vero che loro sono più bravi di te, BALLE, queste sono solo scuse.

La vera differenza è che ,nella loro ultrapippaggine, tirano palle con percentuali di entrare in campo maggiori del 90%.
Al contrario, il tecnicamente migliore, spesso per poca pazienza, comincia a giocare un tennis troppo rischioso, fatto di accelerazioni brucianti e vincenti sulle righe.

A cbhe percentuali giochi quindi?
Se spari razzi aria terra ma tieni il 30% di stare in campo, c'è il 70% di perdere la partita...

Tutto molto semplice, è colpa tua ed esclusivamente tua.

Prendere meno rischi non vuol dire fare il pallettaro, vuol dire sostituire il vincente con il colpo aggressivo.

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Pintia ha scritto:
Darren Cahill ha scritto:
perdere contro il rag. Filini fa sempre male, ma l'esperienza porta consiglio e dopo tanti anni che giochi
ti rendi conto che l'incipit della sconfitta risiede in una cattiva autocritica/autovalutazione
cioè in pratica tendiamo a sopravvalutarci sempre e comunque, se solo l'avversario ci pare
"sprovvisto" dal punto di vista tecnico

dice bene chi a pag 1 mette l'accento sulla questione del rispetto per chi riesce a mettere
la palla una volta di più oltre la rete,
perché poi di questo si tratta in ottica di torneo, tutto il resto vale zero.

io ho un amico che conosco da mezza vita, che corrisponde perfettamente al profilo del pallonettaro affettatore,
e l'ho visto una quantità di volte uscire vincitore da scontri contro qualificati di quarta variegata, decisamente più capaci di lui
dal punto di vista dello stile (quindi mi riferisco al lato estetico del gioco)

come ci riesce? guardate, è semplice e al contempo illuminante
ha sviluppato negli anni un sistema di gioco fortificato dall'esercizio continuo del match contro gente che tira
bene, ma sbaglia anche molto
la sua seconda palla è un esempio fulgido di come si portano a casa i quindici e al contempo si smontano mentalmente gli avversari.
Una palla che a vederla fa davvero vomitare (ci si scherza da sempre) ma che nella pratica, se quello "forte" prova ad attaccarla
in modo brutale, ti porta punti tre volte su quattro.
E qui sta il punto... contro di lui la gente si sente legittimata ad attaccare, come a dire "sei troppo scarso e non posso perdere
del tempo a palleggiare con te, ti devo mandare!"

quello che i suoi avversari spesso ignorano, e non comprendono, è che il rag.filini ha sviluppato delle doti non comuni
e meno appariscenti, perché è tutta la vita che cercano di farlo a pezzi prendendolo a mazzate.
ad esempio ha la capacità di un rabdomante nel capire in anticipo dove tirerai, ad esempio quando spadella
un pallonetto, perché lo hai quasi buttato fuori dal campo, ti mette la palla quasi sulla riga di fondo,
perché è da una vita che si ritrova n quel tipo di situazioni e sa come uscirne.
a vederlo non sa giocare, ma in pratica ha una tecnica tennistica pure lui, che poi nei fatti spesso si rivela
superiore alla tua che gli giochi contro

da questo tizio ho imparato molto e non me ne vergogno
ed anzi, ancora oggi quando facciamo un match amichevole il risultato è sempre incerto,
perché io non ho mai smesso di provarlo a batterlo "in bello stile" e lui non ha mai smesso
di difendersi in modi poco ortodossi ma efficaci.
comprensibile e corretto il pensiero...ma quella di cui parli tu non è "tecnica" ma "tattica" di gioco...la tecnica è un'altra cosa...la tattica è proprio la capacità di avere una modalità di gioco che alla fine paga o per lo meno è la "tua" tattica...se ne vedono molti dotati tecnicamente e di "bello stile" come dici tu che a prescindere proprio dalla tecnica sono privi di tattica in partita e rischiano di fare brutte figure...il discorso a parere mio è che se sei dotato di tecnica superiore non puoi non prendere in considerazione la tattica per fare rendere il tuo gioco al meglio il relazione all'avversario di turno e proprio perchè sei dotato di maggiore tecnica che devi fare valere la tattica ... spero di essermi spiegato What a Face
sì, ti sei spiegato, o almeno così mi pare Very Happy 
però però, almeno a questi livelli non è semplicissimo operare un distinguo tra tattica e tecnica, 
e cerco di spiegarmi Laughing 
voglio dire, il ragioniere che spadella un pallonettazzo sulla linea di fondo ogni volta che è in difficoltà
mette in mostra due aspetti ben distinti, i quali però si traducono sinergicamente in un gesto efficace
(e così mi allaccio anche all'intervento di albs77)
arriva sulla palla perché ha la capacità di intuirne la direzione (studio dell'avversario)
alza un pallonettazzo (tattica)
la mette vicino alla riga di fondo (tecnica)

se dai a me ( e a molti altri giocatori "estetici e non percentuali" ) la stessa palla, succedono due cose :
1 non hai capito la direzione e la guardi e bon, non ci arriverai mai a prenderla
2 ti sei prodotto in uno scatto prodigioso, oppure ti sei mosso in anticipo, in ogni caso arrivi sulla palla
e cerchi la risposta lungo linea flash, alla Lendl dei tempi d'oro tanto per intenderci, col risultato
di avere appagato il (tuo) senso estetico del gioco, una volta su tre fai un grande punto e per il resto
perdi il 15.
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