Eros ha scritto: comunque, scherzi a parte, volevo raccontarvi questo:
sabato ho giocato in torneo uno dei miei match più belli di quest'anno. soprattutto mi sono divertito come non mai.
la situazione era questa: match programmato per 16 e iniziato tra slittamenti vari attorno ale 17,30. avevo un impegno improrogabile e al momento di iniziare l'incontro sapevo che non avrei mai potuto portarlo a termine se non vincendo (o perdendo 60 60), e ho comunque deciso di iniziare - ormai avevo perso il pomeriggio... per la cronaca giocavo su play it con un altro 4.4.
il punto è questo: avevo talmente fretta che non me ne fregava niente di come giocavo, mi interessava solo divertirmi per un'oretta e accorciare lo scambio il più possibile. L'effetto è che ho giocato quasi sempre servizio e volè, aggressivo su ogni palla rischiando sempre il massimo. La necessità di fare punto con il servizio era più pressante della paura di fare doppio fallo e ho servito divinamente.
premetto che questo non è per nulla il mio gioco, io sono un regolarista. ma la fretta mi ha impedito di risentire di tutte le turbe mentale che solitamente mi affliggono in partita. ho perso il primo set 62 am facendo tanti (troppi) errori in attacco con la palla fuori non più diuna spanna. Nel second set - probablente mi ero adattato al mio "nuovo" gioco - sono andato avanti 41 e conducevo poi 53 (servizio al mio avversario).
qui ormai il tempo era tiranno e sono dovuto scappare. mi sono ritirato e non ho fatto neppure la doccia (che schifo!!!).
mi rivolgo agli amici tennisti anomini soggetti a turbe mentali patologiche:
a voi non è mai successo nulla di simile?
vi giuro, al di là di come è finita (anzi di come non è finita) sono davero soddisfatto di come ho giocato.
domani sera ho la seconda partita di quel torneo (si gioca con la formula del round robin) e non vedo l'ora di giocare.vi aggiorneò poi sulla mia stabilit mentale...
ciao
buona notte
Ragazzi dopo questo episodio mi è misteriosamente scomparso (o quasi) il braccino, e comunque ho ritrovato il gusto irrefrenabile di giocare i match... con conseguenze più che positive sul mio rendimento a livello sia tecnico che fisico (ti diverti e non senti la stanchezza).
Però ora avverto un altro problema: la concentrazione in campo per tutta la durata del match. Volevo raccontarvi le mie ultime tre partite (perse tutte e tre... va bè il lupo perde il pelo e resta nudo....).
1) Contro un 4.4 del mio livello: gioco un primo set praticamente perfetto, quasi servizio e volè e lo vinco 6-2. Qui (prima partita all’aperto) avverto effettivamente un calo fisico e lo perdo poi 6-2 6-2; non sono più riuscito a entrare in partita anche se non posso dire di aver giocato male. Sinceramente non saprei dire se sia stato solo un problema fisico o se ci sia stato anche un calo di tensione.
2) Altro 4.4 sui 50 anni, buon giocatore di resistenza ma non pallettaro: 4-1 per me e sciupo un paio di palle per il 5-1. Mi faccio riprendere e si va al tie break, che perdo 7-2. Non so cosa mi sia successo nel secondo set: salgo di livello e gli dò 6-0 in dieci minuti. Nel terzo arriva il calo di tensione e si va 4-0 per lui: ho iniziato a sbagliare palle troppo facili sui punti importanti (qui forse un po’ di braccino c’era). Alla fine perdo il terzo 6-2.
3) Domenica contro un ragazzo decisamente più forte di me, gran tempo sulla palla e grandi accelerazioni: perdo il primo set 6-2. Nel secondo vado sotto, ma poi sono riuscito a leggerlo (a leggere le partite ci metto sempre un po’, quando ci riesco!) e inizio a tirargli topponi alti per tenerlo dietro la riga di fondo... arriviamo 5-5. Servo io e mi porto 40-15: mi rilasso convinto già di portare a casa il game, invece mi faccio breakkare e poi perdo 7-5.
Detto questo (sperando di non avervi frantumato gli ammennicoli) secondo voi esiste qualche trucco per abituarsi a tenere alta la tensione? Secondo voi è utile rilassarsi per poi alzare la concentrazione nei momenti più caldi? E se sì. Come si fa?
(se mi consigliate di leggere lo lo zen e l’arte di giocare a tennis, o già intenzione di farlo)
ciao a tutti
eros