nw-t ha scritto: Leutonio ha scritto: Infatti noi lavoriamo a Roma senza fogli di carta alcuni...
Ci siamo certificati a fine settembre e per gestire cmq un negozio che sia anche solo laboratorio o un vero e proprio tennis-shop non serve essere membro ERSA.
Ma la storia ci insegna che più ne hai e meglio è e fa piacere esserlo sia a noi stessi sia a coloro che quando entrano e vedono il quadretto ti danno già fiducia.
Nessuno nasce imparato. Io otto anni fa non sapevo nemmeno cosa fosse un manico 3.
Siamo qui per un interesse e una passione comune, non attacchiamoci per nulla.
E' interesse di tutti trovare in Italia ottimi stringers e la guida s'à da fa!
Io non ho "attaccato" nessuno...ho fatto una battuta scherzosa e ho ricevuto una risposta "strana"...volevo ricordare a Marco che lui è stato "portato" ad Roma ad incordare...mi pare abbia cominciato ad incordare pochi mesi prima da zero...dopo pochi mesi era già un top stringer? Poi quel poco che capisco di tennis nei miei 40 anni di frequentazione in questo sport...e m'interessavo di sapere qualcosa da persone nel settore a livello nazionale sia d'attrezzi e che di materiale 40 anni fà...io guardo di più la "persona" nel suo totale che il diploma appeso sopra la testa. Poi se voi "lavorate" a Roma x me non cambia niente...già uno che fà questa dichiarazione ha già detto tutto....
Premesso che io non ho mai parlato di Roma in questa discussione e che è stat una bellissima esperienza, devo dire molto sinceramente di essere un fortunato.
Fortunato perchè come maestro ho avuto Eiffel che mi ha seguito, guidato, consigliato ed insegnato i trucchi del mestiere che spesso si imparano col tempo.......e che io ho avuto fortuna di imparare con lui.
La cosa più complicata dell'essere stringer non è l'incordatura in sè, ma è tutto quello che gravita attorno: conoscere i materiali, testarli, sbagliare anche di proposito per imparare, saper fare custom, accoppiare i telai, correggere problemi che possono portare dolori giocando, abbinare nella maniera corretta corde-telai in base al tipo e stile di gioco della persona.
Questo è difficile e si impara col tempo e perfezionandosi di continuo. E l'esame scritto da MRT non è una stupidata, fidati.....tutt'altro.
Io ho iniziato ad incordare nel Natale 2011 ed a maggio 2012 ho incordato a Roma. Agli Internazionali d'Italia la cosa più importante è lavorare tutti nello stesso modo, correttamente e velocemente, con tantissima resistenza
Da Natale 2011 a Roma l'anno scorso ho incordato quasi 500 telai, spesso anche cronometrandomi, controllando il DT e facendo delle prove. A fine aprile Mario mi ha detto che per lui potevo fare il mio lavoro di incordatore a ROma.
Ed ho fatto il mio lavoro pulito, da trattore. E ti dirò anche che a Simon in un telaio nell'ultima orizzontale prima di chiudere ho saltato l'ultimo sotto-sopra ed ho fatto sotto-sotto ed ho chiuso senza accorgermene. Simon mi ha mandato a dire dell'errore, che x quello non pagava l'incordatura.....ma che usava ugualmente il telaio perchè andava bene come gli altri.
E sono stato il 3° per numero di telai incordati, senza tirarmi indietro neppure nelle urgenze, con tanto di raccattapalle che ti guardava mentre incordavi e la ricetrasmittente che dal campo chiedeva se la racchetta era pronta ad ogni cambio campo......e solo in 3 ci siamo presi la bega di farle. Tutta esperienza.
Però, tornato a casa, mi sono iscritto al corso da MRT, mi sono studiato 3 mattoncini di dispense(tra cui anche parecchie nozioni di fisica legate a inerzia e primo momento di inerzia ecc....)ed ho imparato tante cose che non sapevo. Perchè non si finisce mai di imparare.
E si può anche sbagliare.
E adesso ci rimbocchiamo le maniche e ci rimettiamo alla prova con un altro esame........ed a settembre una nova avventura: l'apertura di un grande store di tennis con tanto di mezzo campo da tennis all'interno e macchina spara palle per testare i telai.
Perchè si è sempre alla prova e c'è sempre da imparare e da mettersi in discussione.