g867500 ha scritto: Sapevo Giovanni che avresti fatto un commento sul mio post, anzi a dirla tutta volevo un pò BONARIAMENTE provocarti....
Io ho una concezione del tennis piuttosto calvinista, per così dire. Io credo molto nell'etica del lavoro.
Ritengo che se voglio migliorare a tennis devo colpire una infinità di palle, facendo sempre lo stesso movimento e meccanizzando sempre più i colpi.
Francesco:la tua non è provocazione. è un civile ed interessante scambio di idee.
Non c'è, tra te e me, uno che abbia ragione, e uno che ha torto.
Ci sono 2 filosofie di allenamento...
Sicuramente, quella scelta da te è quella che, per le tue esigenze, ti dona maggiori soddisfazioni.
Quello che sostengo io, che non ho mai fatto una lezione in vita mia (e si vede, dirai tu)... è che il palleggio dovrebbe rappresentare solo una piccola parte del gioco.
Nella fattispecie, avendo io già palleggiato con te diverse volte, ho l'impressione che tu "ragioni" troppo prima di colpire la palla, sprechi troppo tempo a pensare come posizionarti, come mettere i piedi, come aprire...
Il risultato è una sorta di "tennis innaturale", non come stile o tecnica... ma come approccio al colpo.
Giocando partite su partite, sempre a mio avviso, cominceresti (per forza di cose) a meccanizzare il colpo, non pensare alla tecnica.
Per questo motivo, sempre per esperienza personale, (sto parlando di bassi livelli, di quarta categoria) i giocatori "da torneo", a parità di tennis giocato, sono di solito superiori a quelli "da palleggio".
Se prendiamo Frank, per esempio, che ti somiglia come fisico e livello di gioco...
Per un certo periodo basava il suo allenamento su palleggi e palleggi.
Da quando (sotto mio consiglio) ha cominciato a giocare molti tornei (rigorosamente di pippe
) ha avuto un netto salto di qualità.
Se fino a 6 mesi fa, infatti, ti davo leggermente favorito nei suoi confronti.
Ora, temo, (e mi dispiace dirlo)... che Frank sarebbe notevolmente favorito.