Io i DVD di Sartori in commercio (che sono due: Iniziamo con la tecnicha + piccolo manualetto cartaceo guida; Tennis... non diamo tutto per scontato) li ho, e l'esercizio della scopa visibile su Youtube è tratto proprio dal primo DVD nonché nel manualetto d'accompagnamento in cui viene proprio spiegato sia il blocco delle anche che il blocco delle spalle.
C'è da sapere che questi due DVD di Sartori sono destinati a chi sta incominciando a giocare a tennis o agli istruttori/maestri che vogliono conoscere/ampliare dei concetti base utili per il loro mestiere.
Bene per far ciò Sartori parte dal concetto di base che: per chi sta agli inizi è meglio che incominci nel colpire in posizione affiancata o neutral chiametela come volete, anche a seguito di uno spostamento più o meno lungo (sempre agli inizi si badi bene) sarebbe meglio che il giocatore arrivasse a colpire la palla affinacandosi ad essa in neutral perché in tal modo riesce a sentire il blocco delle anche e delle spalle per colpire in equilibrio e con controllo.
Colpendo in posizione affiancata si sfrutta il momentum o velocità lineare (ormai su questo forum lo sanno pure i sassi che significa questo concetto per le volte di cui se ne è parlato!!!), cioè si sfrutta lo spostamento del peso dalla gamba indietro a quella avanti, tipologia di trasferimento del peso utilizzata prevalentemente negli anni del tennis per così dire pre-moderno. E per chi sta agli inizi questo è l'approccio ancora seguito (meno nella scuola americana per la verita'), soprattutto quando si è piccoli e non si ha forza a sufficienza per colpire in open o ancora non si riesce ad avere la coordinazione e timing giusto per piazzarsi bene dietro la palla.
Quindi l'esercizio della scopa serve a sentire il blocco delle anche ed il seguente blocco delle spalle, in pratica entrambe le articolazioni anche e spalle a fine del colpo sono parallelle alla rete (per non disperdere l'energia accumulata) e cio si badi bene è funzionale quando si colpisce in poisizione affiancata.
Insomma nel movimento a colpire le spalle girano solo di 90°.
Ma, e qui ha ragione KK, quando si colpisce in open e semiopen l'esercizio del blocco delle anche e delle spalle non serve a niente, quando si colpisce in posizioni aperte in fase di caricamento (backswing) tutti noi sappiamo che c'è bisogno di una forte torsione delle spalle per accumulare energia (infatti in open o semi a fine backswing le spalle di tutti i grandi giocatori sono perpendicolari alla rete).
In fase del movimento a colpire tale energia accumulata in qualche modo deve essere rilasciata sulla palla e allora le spalle non possono limitarsi a girare per un angolo di 90° (come nella posizione affiancata) perché così facendo faremmo mezzo giro e non completeremmo il colpo. In posizioni aperte le spalle dal momento di fine apertura a quelo finale girano di norma 180° con la conseguenza che a fine colpo le spalle e le anche sono perpendicolari alla rete non più parallele, questa in sintesi è la "rivoluzione" del tennis moderno supersonico.
Si sfrutta in tal modo il momentum o velocità angolare in cui per un destrorso la gamba destra fa da perno della rotazione nel diritto (in open o semi) e sempre per un destrorso la gamba sinistra fa da perno per un rovescio (in open e semi) più facile da eseguire con quello a due mani (ma c'è chi come Gasquet è un maestro anch nel giocarlo aperto ad una).
Nelle posizioni aperte il contro-giro delle spalle (e delle anche che ci stanno sotto) varia dai 180° per chi ha una impugnatura semiwestern (ma anche strong eastern tendente alla semi) ai 240° per chi gioca con la western.
Ovvio che i pro in partita a seconda della palla che devono colpire colpiscono egregiamente sia in neutral che in open ecco perché prendere un singolo filamato su youtube di un colpo giocato da un campione può essere fuorviante perché quel colpo fa contestualizzato al tipo di palla che il giocatore sta per colpire.
Infatti per tornare a Federer ci sono volumi e volumi di libri tennistici e DVD che hanno studiato il suo diritto in open e la caratteristica principale che ne esce fuori è proprio questa grandissima escursione di rotazione che le spalle effettuano dal momento di fine apertuta, a quello a colpire per finire al momento finale o di chiusura.
L'aumento di velocità della racchetta o c.d. racquet speed la si ha proprio colpendo in open (ecco da cui deriva la velocità del gioco moderno, oltre che dai meteriali diversi soprattutto le corde, e la preparazione fisica dei giocatori) infatti durante il giro delle spalle in fase di impatto la racchetta punta diritta verso l'obiettivo, il target del campo avversario, ed acco perché si sente dire in giro anicipo di anca ma non c'è nessun anticipo voluto è una conseguenza della grande escursione angolare che fanno le spalle soprattutto e le anche che stanno sotto ad esse.
Sono noti in fase di apertura (in semo e open) i famosi angoli di separazione, cioè la linea delle spalle gira maggiormente di quella delle anche quindi nel controgiro le anche partono prima ma poi chi gira molto di più sono proprio le spalle che a fine colpo puntano perpendicolarmente la rete.
Per finire, dove sta la vera difficoltà di colpire in open o semi allora? Nel piazzare al posto giusto e al momento giusto la gamba che fa da perno alla rotazione (c.d. fase di carico o loading). Trovare la distanza giusta, saper prevedere il rimbalzo e dove si deve impattare, avere la forza di farlo quando il gioco va veloce (esser rapidi e veloci) e la forza nella gamb perno per caricare energia dal terreno, facendo tutto con il massimo equilibrio.
Piazzato il perno al momento giusto, al posto giusto e con la forza giusta incomincia il controgiro delle anche ma soprattutto delle spalle per rilasciare l'energia accumulata sulla palla.
Ovvio che mentre ci stiamo dirigendo nel posto giusto in cui piazzare il perno dobbiamo nel frattempo anticipare la rotazione delle spalle in fase di apertura ecco cosa signica allora il famoso "apri in tempo" o "unit turn". Non possiamo arrivare, piazzare la gamba perno ed ancora non abbiamo aperto, pure se carichiamo come si deve ma ancora non apriamo la racchetta (giro in fase di backswing del torso e delle spalle che girano con la racchetta) la palla ci ha sorpassati.