credo che sia capitato a tutti.
Io sto vivendo in questi giorni un passaggio a vuoto, che si protrae da 1 settimana. Precedentemente nelle prime partite dopo le vacanze estive avevo la sensazione di un tennis più solido tecnicamente, ed una ricerca di maggiore penetrazione nel gioco, non esente comunque da errori gratuiti che regalano punti all'avversario.
Poi, magicamente, in un allenamento con un amico molto più forte di me, ho inziato a non controllare più, ad essere morbido, ad adagiarmi e non cercare più il ritmo dello scambio. Da li un tracollo: tecnicamente ci sono ancora, ma quello che manca è l'attenzione, il ritmo. Me la sono preso con le corde della racchetta, a volte spezzerei la racchetta in 1000 pezzi, ma sono solo scuse del cavolo, perchè in verità la racchetta o la corda non c'entra.
il dicorso è la mia presenza in campo.
se vi è capitato, come ne siete usciti?
Io sto vivendo in questi giorni un passaggio a vuoto, che si protrae da 1 settimana. Precedentemente nelle prime partite dopo le vacanze estive avevo la sensazione di un tennis più solido tecnicamente, ed una ricerca di maggiore penetrazione nel gioco, non esente comunque da errori gratuiti che regalano punti all'avversario.
Poi, magicamente, in un allenamento con un amico molto più forte di me, ho inziato a non controllare più, ad essere morbido, ad adagiarmi e non cercare più il ritmo dello scambio. Da li un tracollo: tecnicamente ci sono ancora, ma quello che manca è l'attenzione, il ritmo. Me la sono preso con le corde della racchetta, a volte spezzerei la racchetta in 1000 pezzi, ma sono solo scuse del cavolo, perchè in verità la racchetta o la corda non c'entra.
il dicorso è la mia presenza in campo.
se vi è capitato, come ne siete usciti?