Spero per lui che ci siano delle ragioni plausibili per spiegare la sua rinuncia, Altrimenti prima o poi si tirerà fuori la storia dei controlli antidoping che a Londra si annunciano severissimi. Dal punto di vista sportivo è un vero peccato, l'assenza di un grande campione che diminuirà il valore della competizione, visto che si tratta di uno dei tre più forti del mondo. Da sottolineare oltretutto il fatto che i tre tornei dello slam siano andati uno a testa ai primi tre del ranking. Che sia la volta di Andy?