Help! Paura da competizione

ciao a tutti,
niente, terza partita del torneo amatoriale e ancora una volta mi ritrovo deluso per il mio atteggiamento in campo.

Non ce la faccio, quando c'è di mezzo una partita "ufficiale" non controllo i miei movimenti.
Ok è normale essere tesi e nervosi, ma il problema è che non lo percepisco nemmeno... mentre sto giocando mi sento "normale" ma le mie scelte di gioco sono visibilmente condizionate dal risultato.

mi arriva una palla alta e lenta? nelle partite normali o allenamento tiro una botta a colpo sicuro vicino alle righe, se sono nel torneo che faccio? Una smorzata senza alcuna logica, oppure vado per non forzare e non concedere il punto e la palla mi esce fuori di mezzo metro

Non riesco a tenere un semplice scambio anche con giocatori che normalmente mi mangerei ad occhi chiusi!

Sabato il mio avversario sapeva tirare solo di dritto, non aveva servizio, non era veloce e faceva anche tanti errori.
Mi andava a giocare il dritto anomalo tutto spostato da un lato e nemmeno era capace di tirarmi una diagonale incisiva, ho fatto 1 solo punto con un rovescio lungolinea il resto delle volte gliela ritiravo addosso o la buttavo fuori io!!

Ad ogni cambio campo mi ripetevo spostalo e poi puniscilo, puntualmente appena entravo in campo dimenticavo le mie parole e giocavo con il timore di sbagliare (cosa che puntualmente avveniva senza nemmeno prendere rischi)

hehehe ti capisco benissimo...ma quanti tornei hai fatto ? è il primo?...beh dai in ogni caso dovresti cancellare dai tuoi pensieri la paura di perdere .... cerca di prenderla come una partita d'allenamento...premetto non sono uno che ha fatto tanti tornei ma quello che ho fatto molto tempo fà ho perso al primo turno contro uno che rispondeva solo con campanili altissimi senza battuta senza rovescio praticamente quello che mi ha fregato è stata solo la tensione del torneo.... quest'anno ho intenzione di riprovarci a livello amatoriale come hai fatto te e vedremo come và....cercherò di mettere in pratica il consiglio che ho dato a te anche se capisco che non è facile....

asterix ha scritto:

hehehe ti capisco benissimo...ma quanti tornei hai fatto ? è il primo?...beh dai in ogni caso dovresti cancellare dai tuoi pensieri la paura di perdere .... cerca di prenderla come una partita d'allenamento...premetto non sono uno che ha fatto tanti tornei ma quello che ho fatto molto tempo fà ho perso al primo turno contro uno che rispondeva solo con campanili altissimi senza battuta senza rovescio praticamente quello che mi ha fregato è stata solo la tensione del torneo.... quest'anno ho intenzione di riprovarci a livello amatoriale come hai fatto te e vedremo come và....cercherò di mettere in pratica il consiglio che ho dato a te anche se capisco che non è facile....

si è la prima esperienza, anche se di partite amichevoli ne ho giocate parecchie.
comunque anche se meno evidente anche con avversari pazienti mi succede la stessa cosa, se non ho la certezza di mettere pressione e fare punti facilmente vado in confusione, non voglio regalare il punto e ottengo l'effetto opposto.
Ma contrariamente alle partite amichevoli quello che mi sta succedendo nel torneo è che non provo nemmeno a fare un bel punto!
sbaglio per non voler forzare!! E' una cosa assurda, mi scappano lunghe delle palle su cui metto il 10 % della forza (ma che vado a colpire in posizioni sedute o arretrate e quindi alzando la parabola, oppure come detto prima faccio scelte tecniche senza capo ne coda, come cercare le palle corte quando potrei e dovrei colpire normale

si può giocare con l'ipod?

... vedrai che se continui a fare tornei un pò alla volta ti escono i tuoi colpi migliori...di solito quando faccio qualche amichevole i primi tre giochi li perdo quasi sempre poi scatta qualcosa e recupero ...succede che m'incazzo con me stesso e con la pallina va sù la pressione del sangue ed escono delle risposte che non so nemmeno di avere

Anche a me succede sempre...

Più tornei giochi più ti abitui alle sensazioni del match ufficiale. Vedrai che dopo diverse partite come questa, seguite da imprecazioni a non finire... Le cose inizieranno a cambiare. La paura si trasformerà in eccitazione e non vedrai l'ora dei tornei. Datti fiducia, è solo questione di tempo!

Il mio problema è che il braccino mi viene anche nei piccoli match amichevoli!

la paura da torneo diminuisce mano a mano che partecipi a dei tornei e che la tua tecnica migliora...
abbi pazienza, non tatticamente, intendo non aver fretta di giocare in partita come in amichevole... a volte ci vogliono anni per battere la paura del torneo!
io lo socrso anno mi allenavo con un ragazzo (42/43 anni) che in allenamento tirava più forte e preciso di me, e non poco... poi in partita le prendeva sempre, andava sempre in vantaggio e poi braccino e il nulla.
in torneo ancora peggio, non passava mai più di 2 turni nei tornei uisp... poi quest'anno è migliorato ancora tecnicamente e ha avuto la fortuna in un torneo di vincere un paio di partite con gente da cui aveva sempre perso ed è arrivato nei quarti, ora è un'altra persona, ha molta più fiducia in sè ed è molto più rilassato in torneo, consapevole di quello che vale...
se lo scorso anno valeva non più di un 4.5, ora vale almeno 4.3, ma è bastato un torneo ben fatto per sbloccare il suo cervello... e pensare che veniva dall'atletica agonistica da ragazzo...

nanobabbo8672 ha scritto:

la paura da torneo diminuisce mano a mano che partecipi a dei tornei e che la tua tecnica migliora...
abbi pazienza, non tatticamente, intendo non aver fretta di giocare in partita come in amichevole... a volte ci vogliono anni per battere la paura del torneo!
io lo socrso anno mi allenavo con un ragazzo (42/43 anni) che in allenamento tirava più forte e preciso di me, e non poco... poi in partita le prendeva sempre, andava sempre in vantaggio e poi braccino e il nulla.
in torneo ancora peggio, non passava mai più di 2 turni nei tornei uisp... poi quest'anno è migliorato ancora tecnicamente e ha avuto la fortuna in un torneo di vincere un paio di partite con gente da cui aveva sempre perso ed è arrivato nei quarti, ora è un'altra persona, ha molta più fiducia in sè ed è molto più rilassato in torneo, consapevole di quello che vale...
se lo scorso anno valeva non più di un 4.5, ora vale almeno 4.3, ma è bastato un torneo ben fatto per sbloccare il suo cervello... e pensare che veniva dall'atletica agonistica da ragazzo...

, mi rivedo molto nel tuo racconto. Speriamo valga anche per me.
A calcio la competizione mi faceva rendere più di quel che valevo, ecco perchè mi brucia che sia l'opposto adesso

POi il mio problema è che appunto cerco di strafare. Spesso arrivo indeciso perchè mi concedo troppe opzioni che non sempre sono in grado poi di realizzare. Putroppo non riesco a farmi entrare in testa che il palleggio è la base del tennis, non il colpo decisivo

a calcio giochi in 11, non hai addosso tutta la responsabilità di ogni punto, a tennis se sbaglia è solo colpa tua, a calcio la responsabilità va suddivisa!
io invece da un paio di anni gioco meglio in torneo, perchè in amichevole mi manca l'adrenalina necessaria per rendere al mio massimo... che non è poi un granchè!!!

Mr Lybra ha scritto:

Più tornei giochi più ti abitui alle sensazioni del match ufficiale. Vedrai che dopo diverse partite come questa, seguite da imprecazioni a non finire... Le cose inizieranno a cambiare. La paura si trasformerà in eccitazione e non vedrai l'ora dei tornei. Datti fiducia, è solo questione di tempo!

verissimo.l'unico modo di esorcizzare la paura da partita ufficiale è giocare più tornei possibile.

iscriviti a tornei sociali, organizza torneini con amici, giocati la pizza con un amico durante la partitella settimanale.insomma gioca più che puoi perchè il "mitico braccino" si combatte esclusivamente così.

io personalmente in torneo gioco forse a regime ridotto rispetto che in partitelle fra amici;tiro meno forte, non azzardo colpi meno sicuri (leggi:smorzate, back);mi affido ai miei fondamentali e alle mie gambe.a differenza che nelle partitelle però ho una maggiore concentrazione e applicazione;gioco per il 15, cerco di giocarmi ogni minimo punto anche quando sono 40 a 0 sotto, cerco di osservare che cosa di più infastidisce il mio avversario.per mia fortuna, in altri termini, riesco a trasformare la tensione pre-match in concentrazione e determinazione durante il match.

ecco se posso darti un piccolo suggerimento cerca di lavorare su questo

nanobabbo8672 ha scritto:

io lo socrso anno mi allenavo con un ragazzo (42/43 anni)

Con un matusa volevi dire


Scherzo ovviamente, perdonate la villania

Salve, io gioco le mie partite semplicemente giocando punto per punto...perdendo di vista l'andamento generale della partita. Credo sia la tecnica mentale migliore per non farsi venire l'ansia da prestazione e per non sentirsi mai sconfitto anche quando sei un set sotto.

rovesciointop ha scritto:

Salve, io gioco le mie partite semplicemente giocando punto per punto...perdendo di vista l'andamento generale della partita. Credo sia la tecnica mentale migliore per non farsi venire l'ansia da prestazione e per non sentirsi mai sconfitto anche quando sei un set sotto.

eh ma purtroppo non è questo il mio problema, io soffro il problema opposto!
Gioco bene quando sono aggressivo, mentre quando cerco di essere calmo non completo i gesti necessari per effettuare i colpi correttamente, oppure faccio scelte tattiche strampalate perchè penso che non sia il momento per tirare forte e preferisco una smorzata senza senso.

Inoltre se non vado sotto almeno 3-0 non mi scuoto, poi inizio a macinare più gioco.
Senza contare che da bordo campo continuo a ricevere il suggerimento di stare calmo, quando in realtà io ho bisogno di esaltarmi di essere incitato ad osare.
HO provato a spiegarlo ai miei amici, ma evidentemente quando mi vedono andare lungo nei colpi son convinti che lo faccio per troppa forza, ma io so bene che non è così! Cerco di prendere meno rischi alzando le traiettorie e non chiudo adeguatamente il movimento per farla scendere per paura

Ma io non dico di stare "calmo" io dico di giocare con grinta e determinazione ma, punto per punto, dimenticando il punto precendente ed il punteggio stesso.

di sicuro è importante che tu faccia il gioco che sai fare,se non sai "giocare di tocco", lascia stare smorzate, palle alte.gioca di ritmo e lascia andare il braccio se è la cosa che sai fare meglio.

poi ricorda che a volte occorre anche adeguarsi al gioco altrui.magari mandi fuori una palla perchè il tuo avversario ti gioca palle che è difficile picchiare o non sei in grado di spingere.allora in questo caso entra in campo ...la testa, o meglio la tattica.

un esempio:sabato gioco nel torneo sociale (non è il mio circolo per cui non conosco neppure un avversaria).arriva una signora sui 50 anni:la vedo da come fa il pittino che ha esperienza da vendere.non gioca forte ma mi restituisce tutto indietro comprese palle tagliate davvero fastidiose.

iniziamo il match e vado 2 a 0 sotto perchè mi ostino a giocare forte teso e lungo e ovviamente le mie palle superano la linea di fondo sistematicamente.

a quel punto decido di smettere di fare il mio gioco:tirare forte non mi giova;scalo la marcia picchio un pò meno la palla colpisco il più possibile in top tenendo la traettoria lunga ma un pò più alta e mirando a farla muovere il più possibile.ho vinto io con un gioco che magari non mi è congeniale ma era anche l'unico-per me-per uscirne vittoriosa.

marti ha scritto:

arriva una signora sui 50 anni:la vedo da come fa il pittino che ha esperienza da vendere.

prima di giocare con te giocava a pittino??? che storia...

marti ha scritto:

ho vinto io con un gioco che magari non mi è congeniale ma era anche l'unico-per me-per uscirne vittoriosa.

in torneo bisogna cercare di portare a casa la partita... poi in amichevole si pensa a divertirsi giocando più belli!!!
brava marti!!!

cosa è il pittinoooo?! palleggiare entro lo spazio del servizio?

penso di si... noi lo facevamo da piccoli intanto che aspettavamo il maestro che era al bar a prendere l'aperitivo... per evitare di spargere le palline per il campo...

lo giuro!!!!!entra in campo mi da due delle palline fornite dal circolo per il torneo.io vado a fondocampo mi volto e lei è li a metà campo e mi chiede:iniziamo da qua?quindi l'ho accontentata.abbiamo fatto 4 palline a pittino.

PS:io il pittino cmq al circolo ogni tanto per scaldarmi o per cazzeggio 8scusate il francesismo)lo faccio.con un'amica facciamo esercizi di lungo-linea e incrorciato nel pittino, a volte a punti-penalizzazione.si becca un punto-penalizzazione chi manda la pallina fuori dalla riga del servizio.

PS2.il mio maestro dice che il pittino se fatto bene (movimento corretto e completo rotazioni ecc eccc e palla dentro rigorosamente dentro il quadrato del servizio) è un'ottimo allenamento per la mano

se fatto in allenamento certo che fa bene...
ma per scaldarsi... ho i miei dubbi, almeno per me che mi scaldo giocando il diritto a 2 mani per un problema al polso e con il campo così corto dovrei giocare di tocco facendomi malissimo al polso stesso...
anche a me è capitato che in torneo un avversario mi chiedesse di iniziare da metà campo... ma dopo che ho mandato le prime 5 palline ovunque tranne che in campo... ha desistito

io trovo che costituisca un buon allenamento (naturalemente non più di qualche minuto) ma abitua ad allenare la sensibilità della mano se fatto bene.

non è così facile mantenere la palla dentro il campo del servizio. in più ho iniziato da lì a provare lo strettino.

...pettino \ strettino ...ma che cosè?

pittino (non pettino): palleggio da metà campo;i due giocatori si piazzano ciascuno nella propria metà campo e scambiano cercando di far rimbalzare la pallina entro il quadrato del servizio(dentro o sinistro non importa)

strettino:diagonale molto stretta

king posso lavorare per wikipedia(sintetica)?

...ops ...scusate l'ignoranza ...sono un giocatore " fai da te" tante cose e termini li sto imparando qui....