Riporto questo interessante articolo preso dal blog di TennisWorld Italia
L’irripetibile Nadal e l’immortalità di Federer
Qualche giorno fa, fancazzando per il web, mi sono accorto di questo articolo apparso su Bleacherreport, lo riporto integralmente.
“Chi ha seguito il tennis negli ultimi dieci anni ha avuto la grande fortuna di ammirare due dei più grandi uomini di sempre impugnare la racchetta e vivere una delle più importanti rivalità di questo sport. Roger Federer e Rafael Nadal sono due personaggi simili fuori dal campo: sono simpatici, rispettosi l’uno dell’altro e conducono la loro vita con un basso profilo. In campo, però, non potrebbero essere più diversi. Lo svizzero è puro talento, senza far percepire alcuno sforzo e il suo gioco spesso è paragonato ad un’opera d’arte. Lo spagnolo invece ha uno stile più aggressivo basato su una forza di volontà incredibile, che lo rende il giocatore più temibile mentalmente sul circuito. Il match di Rafa può quindi essere paragonato a un evento di corrida. I fan di Federer tendono a sottolineare il gesto tecnico e la sua bellezza che unicamente la sua classe può fornire, i tifosi di Nadal pongono l’accento sui recuperi difensivi e lo spirito combattivo. Se un tifoso dell’elvetico volesse deridere uno del maiorchino direbbe che apprezza più il tennis degli addominali, viceversa il fan dell’iberico afferma che il cosiddetto più forte di tutti i tempi è la vittima preferita del loro idolo. Per quanto sia improbabile, però, “produrre” un nuovo Nadal è più fattibile rispetto ad un nuovo Federer: un qualsiasi altro tennista può sviluppare testa e fisico con il duro lavoro, mentre il talento non può essere allenato poichè è innato. Per questo motivo i fan di Federer sono più ‘attaccati’ al proprio idolo; perchè sanno quanto è difficile duplicarlo e ora in particolare godono di ogni suo momento passato in campo, considerando che la sua carriera è vicina alla conclusione. Dall’altra sponda, i tifosi di Nadal che pensano con il cervello piuttosto che con il cuore, comprendono che nessuno gioca a tennis come Roger Federer”.
Devo dire che quando ho visto il titolo mi aspettavo un tipo di ragionamento differente, e la trama del pensiero non mi trova d’accordo su molti punti.
Il ‘tifoso’ di Nadal vive nel limbo, nella coscienza dell’inferiorità tecnica (motivo di esaltazione, nel sopperire carenze di gioco con altre doti, simboleggiando stigmate da supereroe), e nell’incoscienza di chi pensa che bastino un fisico abnorme e una grande carica motivazionale per ripetere le gesta del Rafa, idolo facilmente sostituibile generalizzando il contesto di sport.
E’ un errore credere nella ripetibilità di Nadal su un campo da tennis. Un giocatore, tanto amato e tanto odiato, che rappresenta un unicum, per i muscoli apportati al rettangolo e per quel diritto uncinato, colpo più efficace della storia a mio modesto parere. Peccato mortale insegnare il ‘suo’ tennis a un ragazzino. Credo d’altronde che neanche lui riuscirebbe a insegnare il ‘suo’ tennis a qualcuno.
Al contrario Roger Federer, rappresentando tutto ciò che deve esser tecnicamente eseguito su un campo da tennis, è decisamente più ‘ripetibile’ su un campo da tennis. Lo svizzero è per molti esperienza religiosa, è eterno, è fede alla San Tommaso, basata sul visto. Non è stimabile il tempo d’attesa, nè la quantificazione del talento in trofei, ma un ‘nuovo’ Federer apparirà, prima o poi. Anzi, per qualcuno è già apparso in Bulgaria. Nessuno ha ancora intravisto ‘nuovi’ Nadal, e non è un caso.
Adriano S
L’irripetibile Nadal e l’immortalità di Federer
Qualche giorno fa, fancazzando per il web, mi sono accorto di questo articolo apparso su Bleacherreport, lo riporto integralmente.
“Chi ha seguito il tennis negli ultimi dieci anni ha avuto la grande fortuna di ammirare due dei più grandi uomini di sempre impugnare la racchetta e vivere una delle più importanti rivalità di questo sport. Roger Federer e Rafael Nadal sono due personaggi simili fuori dal campo: sono simpatici, rispettosi l’uno dell’altro e conducono la loro vita con un basso profilo. In campo, però, non potrebbero essere più diversi. Lo svizzero è puro talento, senza far percepire alcuno sforzo e il suo gioco spesso è paragonato ad un’opera d’arte. Lo spagnolo invece ha uno stile più aggressivo basato su una forza di volontà incredibile, che lo rende il giocatore più temibile mentalmente sul circuito. Il match di Rafa può quindi essere paragonato a un evento di corrida. I fan di Federer tendono a sottolineare il gesto tecnico e la sua bellezza che unicamente la sua classe può fornire, i tifosi di Nadal pongono l’accento sui recuperi difensivi e lo spirito combattivo. Se un tifoso dell’elvetico volesse deridere uno del maiorchino direbbe che apprezza più il tennis degli addominali, viceversa il fan dell’iberico afferma che il cosiddetto più forte di tutti i tempi è la vittima preferita del loro idolo. Per quanto sia improbabile, però, “produrre” un nuovo Nadal è più fattibile rispetto ad un nuovo Federer: un qualsiasi altro tennista può sviluppare testa e fisico con il duro lavoro, mentre il talento non può essere allenato poichè è innato. Per questo motivo i fan di Federer sono più ‘attaccati’ al proprio idolo; perchè sanno quanto è difficile duplicarlo e ora in particolare godono di ogni suo momento passato in campo, considerando che la sua carriera è vicina alla conclusione. Dall’altra sponda, i tifosi di Nadal che pensano con il cervello piuttosto che con il cuore, comprendono che nessuno gioca a tennis come Roger Federer”.
Devo dire che quando ho visto il titolo mi aspettavo un tipo di ragionamento differente, e la trama del pensiero non mi trova d’accordo su molti punti.
Il ‘tifoso’ di Nadal vive nel limbo, nella coscienza dell’inferiorità tecnica (motivo di esaltazione, nel sopperire carenze di gioco con altre doti, simboleggiando stigmate da supereroe), e nell’incoscienza di chi pensa che bastino un fisico abnorme e una grande carica motivazionale per ripetere le gesta del Rafa, idolo facilmente sostituibile generalizzando il contesto di sport.
E’ un errore credere nella ripetibilità di Nadal su un campo da tennis. Un giocatore, tanto amato e tanto odiato, che rappresenta un unicum, per i muscoli apportati al rettangolo e per quel diritto uncinato, colpo più efficace della storia a mio modesto parere. Peccato mortale insegnare il ‘suo’ tennis a un ragazzino. Credo d’altronde che neanche lui riuscirebbe a insegnare il ‘suo’ tennis a qualcuno.
Al contrario Roger Federer, rappresentando tutto ciò che deve esser tecnicamente eseguito su un campo da tennis, è decisamente più ‘ripetibile’ su un campo da tennis. Lo svizzero è per molti esperienza religiosa, è eterno, è fede alla San Tommaso, basata sul visto. Non è stimabile il tempo d’attesa, nè la quantificazione del talento in trofei, ma un ‘nuovo’ Federer apparirà, prima o poi. Anzi, per qualcuno è già apparso in Bulgaria. Nessuno ha ancora intravisto ‘nuovi’ Nadal, e non è un caso.
Adriano S