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Palline da tennis story

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descriptionPalline da tennis story  - Pagina 2 EmptyPalle pressurizzate o no?

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Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti
siccome a breve andrò da Decathlon e mi sono trovato bene con le palle della Artengo pensavo di prenderne un pò. Ho visto che ci sono quelle dichiarate pressurizzate (che ho preso) e quelle non pressurizzate. Quest' ultime secondo loro partono un pò più sgonfie ma restano costanti e le consigliano per le scuole tennis. Qualcuno le ha provate? me le consigliate?

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Grazie molto bello e suggestivo

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come ci era stato anticipato, T.it ha mantenuto la parola ed e' uscita con un nuovo ed interessante articolo sul tema:

Palline da tennis story  - Pagina 2 622327

L' evoluzione della pallina da tennis moderna

Dalle palline soft al ritorno alle white balls, come cambiano le palle da tennis al giorno d’oggi. I vantaggi e gli svantaggi dei diversi tipi di palline

Palline da tennis story  - Pagina 2 Pallin11

Dopo aver descritto la fabbricazione e la storia delle palline da tennis, ora è il momento di analizzare altre caratteristiche della piccola sfera gialla che vediamo sui campi di tutto il mondo. Le palline da tennis, comunque, possono essere sia bianche che gialle, i due colori approvati dalla USTA (United States Tennis Association) e dall’ITF. La maggior parte delle palline, però, sono gialle fluorescenti (optic yellow), colore introdotto nel 1972. Degli studi hanno dimostrato che il giallo fluorescente era più visibile nel televisore a colori.

Dal 2007, il sito “Whitetennisballs.com” sta provando a reintrodurre le palline bianche. Questa operazione vintage è però di difficile attuazione. Prima di tutto perché ormai la maggior parte delle palline sono gialle e sarebbe impossibile tornare indietro. Poi, perché il giallo è preferibile dal punto di vista televisivo, si nota meglio. Ma anche in campo una pallina gialla ha maggior visibilità rispetto ad una bianca, che può confondersi con la rete e con le linee del campo.

Un ritorno, seppure lieve, delle palline bianche c’è stato. In un torneo tra vecchie glorie in Portogallo, nel 2009, si è giocato con palline bianche. Era il Vale do Lobo Grand Champions, del circuito Atp Champions Tour. Le palline bianche non si producono più, quindi il direttore del torneo, Pedro Franzao, ha dovuto ordinare 10 mila palline bianche alla WIlson. Ma questo sembra più un ritorno al passato senza troppe pretese, come può essere la commercializzazione della maglietta e della felpa di McEnroe.

Le palline senza pressione sono più rigide rispetto a quelle pressurizzate e hanno un rimbalzo meno alto. A differenza di quelle pressurizzate, però, non perdono rimbalzo nel corso del tempo. Ci sono palline non pressurizzate molto avanzate, come le TreTorn MicroX, che sono più simili, nel gioco, a quelle pressurizzate, ma durano molto più a lungo. Le palline TreTorn Serie+ sono le palle ufficiali della serie ATP Challenger. Tuttavia, la TreTorn Serie+ è una palla pressurizzata. Nei tornei ATP e WTA, infatti, usano solo palline pressurizzate.

Prima del 1925, le palle da tennis erano contenute e avvolte in scatole di cartone. Nel 1925, la Wilson-Western Sporting Goods Company introdusse i tubi di cartone. Già dal 1926, la Pennsylvania Rubber Company mise in commercio un tubo in metallo e sigillato, contenente 3 palline. A partire dagli anni ‘80 sono in commercio i tubi per palline che siamo abituati a vedere, fatti in plastica e con un il coperchio. Questi possono contenere 3 o 4 palline, mentre per le palle non pressurizzate non c’è bisogno di tubi pressurizzati. Spesso le palle, oltre ad avere la marca, hanno anche un numero, per poter riconoscere il set di palline. Al giorno d’oggi, ogni anno, vengono prodotte circa 300 milioni di palline.

Per permettere una maggior diffusione del tennis, sono state concepite dalla ITF Play and Stay delle palline da tennis più morbide. Sono palline soft in tre colori: rosso, arancione e verde. Permettono al tennista di aver più tempo per controllare la palla e la possibilità di migliorare. Le palle più lente e di dimensioni ridotte favoriscono i bambini, ma anche gli adulti alle prime esperienze tennistiche. Secondo l’ITF, tutti i giocatori fino ai 10 anni dovrebbero giocare con palline soft, a meno di casi eccezionali di bambini prodigio.

Le palline soft per bambini hanno convinto i maestri di tennis, favorevoli a questa innovazione. Interpellato sull’argomento, Edoardo, un maestro di tennis di Milano si è detto “favorevole alle palline soft, per diversi motivi. Prima di tutto dal punto di vista tecnico, perché le palline soft rimbalzano meno e i bambini hanno più tempo per preparare il colpo. Questo permette loro di sviluppare la tecnica. I bambini riescono così a palleggiare senza problemi anche nel campo di Mini Tennis. Ma le palline soft hanno vantaggi anche dal punto di vista medico, perché non creano problemi alla postura delle spalle. Si diceva che era sconsigliato ai bambini giocare a tennis perché creava problemi alla postura. Ecco, con le palline soft questo non avviene più”.

Le palline cambiano di torneo in torneo. I tennisti, volenti o nolenti, devono adeguarsi al dominio degli sponsor. Ad esempio, quest’anno il Roland Garros ha cambiato le palline. Prima venivano utilizzate le palle Dunlop, poi è arrivata la Babolat, che ha fatto un’offerta superiore e ha avuto l’esclusiva sulle palline dello Slam francese (fino al 2015). Quindi da un anno all’altro possono cambiare anche le palline dello stesso torneo. Addirittura, nei tornei sulla terra rossa prima del Roland Garros, furono utilizzate ancora le Dunlop, suscitando le proteste dei tennisti. Federer, ad esempio, si lamentò così: “Tutti questi cambiamenti, da un anno e da un torneo all’altro, sono frustranti per noi giocatori”.

Dal punto di vista tecnico, le palline non possono variare più di tanto per quanto riguarda peso e diametro, perché le misure sono stabilite dal circuito. Quello che quindi cambia maggiormente è il feltro della pallina, ovvero il rivestimento, che può essere più o meno spesso. Difficile dire quale sia la pallina migliore e più adatta. La scelta è soggettiva: ogni tennista ha la sua pallina preferita.

T.It (n.d.r.)

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Effettivamente le 800 le ho provate un paio di volte e non mi ci sono proprio trovato. Ora di solito uso pressurizzate di varie marche e le più morbide, cioè, le più confortevoli mi sembrano le wilson us open.

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anche io ho usato per un po le artengo 800, fanno schifo per quanto riguarda il comfort di gioco, infatti dopo 1 ora di partita avevo male al gomito e al polso, ora utilizzo le wilson australian open, tutta un' altra storia, ma se vuoi una pallina che non cede è quella giusta...

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Chi cerca palle morbide secondo me dovrebbe andare su HEAD. Le Wilson US Open secondo me sono le migliori come durata, ma all'inizio si fanno sentire abbastanza...

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Confermo anche io le palline non pressurizzate sono molto dure...

Nicolò

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Secondo me sono morbide le babolat VS. Mentre le Dunlop Fort all'inizio le trovo dei sassi.
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