Per "O3 e derivati" si intendono soprattutto i diversi sistemi di Prince, dagli O3 appunto ai vari Hybrid, Speedport, EXO3, ESP. Che è poi il sistema che ha convinto i progettisti Prince a ridisegnare/riprogettare gli O3. Finestre sempre più grandi (come già sperimentato da Wilson nella serie Rollers o da Gosen nella serie Twinpro) portavano si ad una sensazione di "palla in mano", a spin spettacolari con poca fatica, ma a causa della mancanza di materiale nell'ovale -che causava appunto uno spostamento del punto di flessione nello stesso- una riduzione di potenza importante e sweetspot ridicoli in proporzione all'ovale.
Al tempo (fino a 5-6 anni fa) la conoscenza dei vantaggi ottenibili con la polarizzazione era ancora limitata, e l'unico modo di contrastarla era inserire materiali ad altissima densità nell'ovale, cosa che portava si a miglioramenti nella resa ma aumentava a dismisura l'inerzia diminuendo la mobilità. Da qui vali più grandi e steli più lunghi per risultare più tolleranti agli inevitabili ritardi di impatto causati da tali inerzie. Già questo rendeva meno "appetibili" tali telai se non ad una clientela anziana e di club -specie in doppio- se non fosse per il fatto che lo sforzo meccanico/fisico imposto alla corda ne determinava una "morte" fin troppo precoce quando non addirittura la rottura improvvisa, anche da nuova, su steccate decise. L'ultima "figlia", in assoluto la migliore, la più bilanciata nelle prestazioni e gestibile, era ancora una Prince, la ESP Premier 105. Frenata però dal prezzo di vendita, quasi 300 € qualche anno fa, ed ancora un filo troppo "tritacorde" per le masse.
Da qui il "nuovo" O3, ridisegnato nella forma ed irrobustito dalla schiumatura dei "pilastri" di separazione delle finestre, e migliorato dall'aggiunta di Twaron negli steli che rende più progressiva e "dolce" la risposta.