Promemoria primo messaggio :
Chiedo scusa per il titolo poco "politically correct"...ma non mi veniva in mente una frase altrettanto corta ed efficace.
Tengo a precisare che il contenuto di questo mio scritto non è riferito a nessun utente del Forum in paricolare, e riflette idee del tutto personali.
Coloro i quali non saranno d'accordo con me (immagino più di uno) non dovranno in nessun caso ritenere che le mie idee nascano da una volontà di contrapposizione alla loro "competenza" ed "autorità" tennistica, ma al contarario hanno lo scopo di alimentare un pacato e sereno scambio di vedute.
Avverto infatti (magari a torto) che spesso le opinioni diverse dalle proprie, o a quelle "di maggiore diffusione" vengono male interpretate, o tacciate di presunzione.
In pratica chi tende a sovvertire lo "status quo" con le proprie idee viene (più o meno velatamente) tacciato di eresia o, ancor peggio, di lesa maestà.
Dopo questo lungo e "pallosissimo" preambolo, inizio con il mio argomento:
Da quando, circa 30 anni fa, ho cominciato a giocare a Tennis, ho amato le racchette in modo "viscerale".
Mi piaceva conoscere tutte le loro caratteristiche, prestazioni e prezzi.
Leggevo avidamente tuto ciò che trovavo nelle riviste del settore (...ah, se avessi avuto internet!).
Questa mia grande passione per l'attrezzo ha fatto si che io ne abbia provate letteralmente a centinaia. Tale passione è rimasta costante intutti questi anni.
Sia chiaro che io non ho mai cambiato/provato centinaia di attrezzi cercando quella più adatta a me... ma solo per il puro gusto di giocare con attrezzi differenti.
3 anni fa, dopo un lungo periodo di inattività agonistica, avendo perduto la classifica FIT, mi sono iscritto ai Campionati Provinciali NC (che ho vinto)...
...e sono arrivato ai quarti di finale di quelli di quarta categoria, ottenendo la classifica di 4.3
Bene.
In questo torneo ogni partita che ho giocato, ho usato una racchetta differente (ho la fortuna di avere un amico che ha un negozio di articoli sportivi).
Ma non leggermente diversa, completamente diversa.
Eccole elencate:
- Head Radical 630 (vecchia Made in Austria);
- Volkl Tour 8 V Engine;
-Head Titanium Ti 6 ( padellone da 115 da 260 grammi)
-Head Prestige Team;
-Pro kennex Ki 18;
_Babolat Pure Drive;
-Wilson 6.1 (333 grammi).
Come potete vedere, si tratta di racchette del tutto differenti tra loro.
Il mio (basso) livello di gioco ha di fatto avuto delle leggerissime oscillazioni tra una racchetta e l'altra...le gambe e la testa giravano bene...e io mi adattavo velocemente alla racca.
Ciò che guadagnavo da un lato, lo perdevo dall'altro...ma il mio gioco restava esattemante quello che era (toppatore da fondo).
Perche, amici del Forum, vi ho ammorbato con questo racconto?
Per il semplice motivo che leggo in continuazione delle estremizzazioni tecniche sulle racchette da parte degli appassionati, alla ricerca della racchetta perfetta.
Quello che volevo dire è che, dato l'esiguo livello tennistico di noi utenti di questo bel Forum ( il mio tra i più bassi, sia chiaro), trovo abbia poco senso disquisire approfonditamente se mettere
le corde orizzontali in mono/multi a tensione di 1,5 kg inferiore a quelle verticali per una maggiore resa degli effetti rotatori... o per aumentare la profondità del rovescio in back-spin.
Ciò (relativamente) può andare bene per un pro...ma una "pippa da circolo" come me/noi non avvertirà mai un effettivo cambiamento di gioco con una racca da 295 grammi, piuttosto che con una di 315.
Con questo non mi permetto asslutamente di dire che non dovremmo amabilmente parlare di questo, ma mi sembrerebbe opportuno dare a questi argomenti il peso che spetta loro: tendente allo zero.
Se non riusciamo a colpire il rovescio in modo decente....non proviamo 124 racchette e 276 incordature...perchè questo colpo resterà sempre scarso anche se compreremo una racchetta costruita con frammenti di Cometa di Halley.
Impegnamoci in un ciclo di lezioni con un bravo istruttore, o "studiamo" qualche manuale di tecnica..ed il nostro rovescio di sicuro migliorerà.
In conclusione (se sarete riusciti ad arrivare fino a qui senza passare ad altro):
SE VI PIACE CAMBIARE RACCHETTA (COME AL VECCHIO CORRE) FATELO TRANQUILLAMENTE...
...IO MI DIVERTO UN MONDO.
MA NON PENSATE NEPPURE UN MOMENTO CHE UNA RACCA PARTICOLARE O UN'INCORDATURA "AD HOC" POSSA TRASFORMARE IL BRUTTO ANATROCCOLO IN UN CIGNO.
Il nostro cevello ci fa credere questo...ma è una bugia.
Un cordiale saluto dal vecchio Corre.
Chiedo scusa per il titolo poco "politically correct"...ma non mi veniva in mente una frase altrettanto corta ed efficace.
Tengo a precisare che il contenuto di questo mio scritto non è riferito a nessun utente del Forum in paricolare, e riflette idee del tutto personali.
Coloro i quali non saranno d'accordo con me (immagino più di uno) non dovranno in nessun caso ritenere che le mie idee nascano da una volontà di contrapposizione alla loro "competenza" ed "autorità" tennistica, ma al contarario hanno lo scopo di alimentare un pacato e sereno scambio di vedute.
Avverto infatti (magari a torto) che spesso le opinioni diverse dalle proprie, o a quelle "di maggiore diffusione" vengono male interpretate, o tacciate di presunzione.
In pratica chi tende a sovvertire lo "status quo" con le proprie idee viene (più o meno velatamente) tacciato di eresia o, ancor peggio, di lesa maestà.
Dopo questo lungo e "pallosissimo" preambolo, inizio con il mio argomento:
Da quando, circa 30 anni fa, ho cominciato a giocare a Tennis, ho amato le racchette in modo "viscerale".
Mi piaceva conoscere tutte le loro caratteristiche, prestazioni e prezzi.
Leggevo avidamente tuto ciò che trovavo nelle riviste del settore (...ah, se avessi avuto internet!).
Questa mia grande passione per l'attrezzo ha fatto si che io ne abbia provate letteralmente a centinaia. Tale passione è rimasta costante intutti questi anni.
Sia chiaro che io non ho mai cambiato/provato centinaia di attrezzi cercando quella più adatta a me... ma solo per il puro gusto di giocare con attrezzi differenti.
3 anni fa, dopo un lungo periodo di inattività agonistica, avendo perduto la classifica FIT, mi sono iscritto ai Campionati Provinciali NC (che ho vinto)...
...e sono arrivato ai quarti di finale di quelli di quarta categoria, ottenendo la classifica di 4.3
Bene.
In questo torneo ogni partita che ho giocato, ho usato una racchetta differente (ho la fortuna di avere un amico che ha un negozio di articoli sportivi).
Ma non leggermente diversa, completamente diversa.
Eccole elencate:
- Head Radical 630 (vecchia Made in Austria);
- Volkl Tour 8 V Engine;
-Head Titanium Ti 6 ( padellone da 115 da 260 grammi)
-Head Prestige Team;
-Pro kennex Ki 18;
_Babolat Pure Drive;
-Wilson 6.1 (333 grammi).
Come potete vedere, si tratta di racchette del tutto differenti tra loro.
Il mio (basso) livello di gioco ha di fatto avuto delle leggerissime oscillazioni tra una racchetta e l'altra...le gambe e la testa giravano bene...e io mi adattavo velocemente alla racca.
Ciò che guadagnavo da un lato, lo perdevo dall'altro...ma il mio gioco restava esattemante quello che era (toppatore da fondo).
Perche, amici del Forum, vi ho ammorbato con questo racconto?
Per il semplice motivo che leggo in continuazione delle estremizzazioni tecniche sulle racchette da parte degli appassionati, alla ricerca della racchetta perfetta.
Quello che volevo dire è che, dato l'esiguo livello tennistico di noi utenti di questo bel Forum ( il mio tra i più bassi, sia chiaro), trovo abbia poco senso disquisire approfonditamente se mettere
le corde orizzontali in mono/multi a tensione di 1,5 kg inferiore a quelle verticali per una maggiore resa degli effetti rotatori... o per aumentare la profondità del rovescio in back-spin.
Ciò (relativamente) può andare bene per un pro...ma una "pippa da circolo" come me/noi non avvertirà mai un effettivo cambiamento di gioco con una racca da 295 grammi, piuttosto che con una di 315.
Con questo non mi permetto asslutamente di dire che non dovremmo amabilmente parlare di questo, ma mi sembrerebbe opportuno dare a questi argomenti il peso che spetta loro: tendente allo zero.
Se non riusciamo a colpire il rovescio in modo decente....non proviamo 124 racchette e 276 incordature...perchè questo colpo resterà sempre scarso anche se compreremo una racchetta costruita con frammenti di Cometa di Halley.
Impegnamoci in un ciclo di lezioni con un bravo istruttore, o "studiamo" qualche manuale di tecnica..ed il nostro rovescio di sicuro migliorerà.
In conclusione (se sarete riusciti ad arrivare fino a qui senza passare ad altro):
SE VI PIACE CAMBIARE RACCHETTA (COME AL VECCHIO CORRE) FATELO TRANQUILLAMENTE...
...IO MI DIVERTO UN MONDO.
MA NON PENSATE NEPPURE UN MOMENTO CHE UNA RACCA PARTICOLARE O UN'INCORDATURA "AD HOC" POSSA TRASFORMARE IL BRUTTO ANATROCCOLO IN UN CIGNO.
Il nostro cevello ci fa credere questo...ma è una bugia.
Un cordiale saluto dal vecchio Corre.