Davvero giuste le considerazione di Alain
E' inutile negarlo - sia va in campo per vincere e se si perde il morale va giù e si perde fiducia, salvo rari casi in cui vai con uno molto più bravo e giochi un set a mo di allenamento cercando si strappare quanti più giochi possibile - io con uno da 6-0 sono arrivata a 6-2 con altre palle breack e vantaggi e questa è un'indicazione se sto migliorando.
Tornando al gioco dove il dislivello non è enorme... Sicuramente se si vince con uno più bravo di noi, con una palla più forte della nostra la fiducia cresce e viceversa se perdiamo da uno che noi consideriamo meno forte.
A me è successo di giocare sempre contro la stessa socia e non le avevo mai ceduto un set, finché un giorno io ho giocato davvero male e lei ne ha vinto uno - ci ero rimasta così male (la cosa era successa appena prima di ricoverarmi in primavera) che dopo il mio rientro, ancora con la forza e resistenza a un 30% del mio solito, mi ero vendicata rivincendo il set sempre al tie breack.
Poi ho perso anche una partita in 3 set, conducendo di un set e 4-0 al 2°, poi un calo fisico inspiegabile ... e finché non ho avuto la possibilità di rivincita battendola in 2 set non ho avuto pace.
In fine giocando all'ultimo torneo ho avuto un sorteggio proibitivo e ho perso da una ex 4.4 e futura 4.3 e la mia fiducia è scesa così tanto che la lezione dopo l'incontro non centrato una palla.
Il bello è che mi sono messa a pensare proprio a quanto diceva sopra Alain. Mi è venuto in mente il povero Chela liquidato da RF agli US O con un risultato severissimo, dove lo svizzero ha concesso solo 4-5 giochi in 3 set in 1 ora e 20 min.
Ebbene - Chela non potrà forse mai battere Federer, ma un torneo in carriera l'ha vinto e continua a giocare e a inseguire una sua strada - mica si è sparato o ritirato???
...così ho resettato e sono tornata a giocare bene, forse anche meglio, con più motivazione e grinta...
archery57 ha scritto: Certo, tendenzialmente si vincerà con chi ci è inferiore tecnicamente e si perderà con chi ci è superiore ma solo TENDENZIALMENTE.
Perdere con uno più debole o vincere con uno più forte saranno sempre cose possibili, anzi, proprio per le considerazioni fatte da Alain, direi certe
Un'altra metafora della vita - Cerchiamo di inseguire una vita più agiatae miriamo a chi è meglio di noi economicamente e socialmente e non ci basta consolarci sapendo che c'è chi sta molto peggio... Per questo tendiamo ad avere ambizioni e nuovi stimoli e finché la scalata è in buona fede, senza sgomitare e capestare gli altri è giusto che sia così.
Ecco perché ci fa male perdere da chi consideriamo inferiore tecnicamente.