ALTRA RIVELAZIONE DOPO QUELLA SULL'USO DELLE DROGHE
Agassi: «Indossavo il parrucchino»
La folta criniera era falsa: l'aveva fissata con 20 fermagli. «A Parigi ho temuto volasse via»
MILANO - André Agassi indossava già dall'età di vent'anni un
parrucchino: la folta e selvaggia criniera che l'ha reso famoso e per
la quale milioni di ragazzine si sono innamorate di lui, era falsa, ha
ammesso ora l'ex campione di tennis. Il voluminoso toupet era fissato
con 20 fermagli per i capelli. Altra ammissione choc per il vincitore
di otto titoli dello Slam:
qualche giorni fa abbiamo saputo dalla sua nuova autobiografia che ha
fatto uso di metanfetamine nel 1997, quando la sua carriera stava
naufragando. Agassi, oggi 39 anni e orgoglioso
«sexy-macho-pelato» ora svela: «Ogni giorno, trovo una parte ulteriore
della mia identità sul cuscino, nel lavandino, nello scarico. Mi
chiedo: vuoi indossare un toupet? Sul campo da tennis? Rispondo:
cos'altro mi rimane da fare?».
Il trauma maggiore prima della finale dei French Open del 1990: la sera prima mentre era sotto la doccia
si accorge che di colpo ha in mano una ciocca di capelli.
«Probabilmente ho usato uno shampoo sbagliato», racconta l'ex campione
nel suo libro, aggiungendo: «il tessuto capillare si stava
dissolvendo». A questo punto è il fratello Philly arrivare in suo
soccorso. Lo aiuta a fissare il parrucchino con venti fermacapelli.
Agassi, però, teme che la parrucca gli voli via e finisca sulla sabbia
del Centre Court durante il match più importante. Scrive Agassi:
«Immagino milioni di persone davanti alla tv spalancare gli occhi e
domandarsi sconcertati e in tutte le lingue: 'Non credo ai miei occhi;
ma ad Andrè Agassi gli sono caduti i capelli dalla testa?'». Lo
statunitense perderà l'incontro con lo sfidante Andres Gomez
dell'Ecuador per 3:6, 6:2, 4:6, 4:6. Il parrucchino, perlomeno, ha
tenuto.
La resa dei conti con i capelli avviene nel 1994, scrive lo sportivo nel libro «Open: An Autobiography». Agassi,
che in carriera ha guadagnando più di 31 milioni di dollari in premi e
150 milioni di dollari in sponsorizzazioni, era sposato con l'attrice
Brooke Shields. Ed è proprio la moglie a dirgli di separarsi dall'amata
coda di cavallo e dal toupet: «Rasati a zero, punto e basta». Il tutto
dura poco meno di 11 minuti: «Appena finito ho toccato la mia testa
pelata, mi sono guardato allo specchio e ha riso. Davanti a me c'era
una persona estranea. Il mio toupet era come una catena e i miei
ridicoli capelli lunghi - tinti di tre colori diversi - come una palla
al piede».
L'autobiografia del tennista americano uscirà il prossimo nove novembre, pubblicata da Knopf. Agassi è diventato
uno dei tennisti più amati del circus quando vinse Wimbledon nel 1992,
con il suo stile da ribelle e i suoi capelli lunghi fino alle spalle.
Il campione di Las Vegas vinse nel 1994 anche il suo primo Us Open.
Agassi: «Indossavo il parrucchino»
La folta criniera era falsa: l'aveva fissata con 20 fermagli. «A Parigi ho temuto volasse via»
Agassi versione capellone (Ap) |
parrucchino: la folta e selvaggia criniera che l'ha reso famoso e per
la quale milioni di ragazzine si sono innamorate di lui, era falsa, ha
ammesso ora l'ex campione di tennis. Il voluminoso toupet era fissato
con 20 fermagli per i capelli. Altra ammissione choc per il vincitore
di otto titoli dello Slam:
qualche giorni fa abbiamo saputo dalla sua nuova autobiografia che ha
fatto uso di metanfetamine nel 1997, quando la sua carriera stava
naufragando. Agassi, oggi 39 anni e orgoglioso
«sexy-macho-pelato» ora svela: «Ogni giorno, trovo una parte ulteriore
della mia identità sul cuscino, nel lavandino, nello scarico. Mi
chiedo: vuoi indossare un toupet? Sul campo da tennis? Rispondo:
cos'altro mi rimane da fare?».
Il trauma maggiore prima della finale dei French Open del 1990: la sera prima mentre era sotto la doccia
si accorge che di colpo ha in mano una ciocca di capelli.
«Probabilmente ho usato uno shampoo sbagliato», racconta l'ex campione
nel suo libro, aggiungendo: «il tessuto capillare si stava
dissolvendo». A questo punto è il fratello Philly arrivare in suo
soccorso. Lo aiuta a fissare il parrucchino con venti fermacapelli.
Agassi, però, teme che la parrucca gli voli via e finisca sulla sabbia
del Centre Court durante il match più importante. Scrive Agassi:
«Immagino milioni di persone davanti alla tv spalancare gli occhi e
domandarsi sconcertati e in tutte le lingue: 'Non credo ai miei occhi;
ma ad Andrè Agassi gli sono caduti i capelli dalla testa?'». Lo
statunitense perderà l'incontro con lo sfidante Andres Gomez
dell'Ecuador per 3:6, 6:2, 4:6, 4:6. Il parrucchino, perlomeno, ha
tenuto.
La resa dei conti con i capelli avviene nel 1994, scrive lo sportivo nel libro «Open: An Autobiography». Agassi,
che in carriera ha guadagnando più di 31 milioni di dollari in premi e
150 milioni di dollari in sponsorizzazioni, era sposato con l'attrice
Brooke Shields. Ed è proprio la moglie a dirgli di separarsi dall'amata
coda di cavallo e dal toupet: «Rasati a zero, punto e basta». Il tutto
dura poco meno di 11 minuti: «Appena finito ho toccato la mia testa
pelata, mi sono guardato allo specchio e ha riso. Davanti a me c'era
una persona estranea. Il mio toupet era come una catena e i miei
ridicoli capelli lunghi - tinti di tre colori diversi - come una palla
al piede».
L'autobiografia del tennista americano uscirà il prossimo nove novembre, pubblicata da Knopf. Agassi è diventato
uno dei tennisti più amati del circus quando vinse Wimbledon nel 1992,
con il suo stile da ribelle e i suoi capelli lunghi fino alle spalle.
Il campione di Las Vegas vinse nel 1994 anche il suo primo Us Open.