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Pennetta che cosa ti succede?

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Pennetta che cosa ti succede? Flavia10

Articolo integrale apparso su UBI Tennis,a firma del Maestro Ubaldo Scanagatta

Flavia, battuta in tre set ma seccamente dalla Brianti a Carlsbad dove un anno fa era stata semifinalista, ha cambiali pesanti in scadenza nel corso dell’estate americana: 830 punti. Salvo che in un paio di Slam i suoi risultati quest’anno sono stati piuttosto scadenti. Il rischio di un tonfo in classifica, dopo che è già stata sorpassata da Roby Vinci, c’è tutto. Riuscirà a reagire nonostante l’età non più verdissima? Il momento decisivo della stagione per lei è questo. Ubaldo Scanagatta
Ma che cosa sta succedendo a Flavia Pennetta? E’ vera crisi o soltanto un prolungato momento di difficoltà? E’ vero che era reduce da una scappata in Argentina per far da testimone al matrimonio di Gisela Dulko con il calciatore del Real Gago, e quindi non aveva forse assorbito troppo bene il fuso, ma _ già scavalcata in classifica mondiale da Roberta Vinci _ vederla sconfitta e anche piuttosto nettamente nel finale a Carlsbad da Alberta Brianti, pur in ottima forma ma pur sempre due anni più anziana di lei e francamente meno dotata tennisticamente, mi ha fatto un certo effetto.
Soprattutto perché anche questo risultato negativo arriva sì dopo un infortunio ad una spalla che ne ha condizionato buona parte della stagione, ma arriva di fatto dopo un anno nel quale _ fatta importante, importantissima eccezione per i due Slam, Australian Open e Wimbledon con lo straordinario e sfortunato match perduto con Marion Bartoli 9-7 al terzo _ le sue prestazioni sono state assai deludenti.
Due anni fa l’Italia del tennis si entusiasmò per gli exploit di Flavia Pennetta, vittoriosa nel grande torneo di Los Angeles (più Palermo), prima italiana a “sfondare” il muro delle top-ten il 17 agosto 2009, dopo che Silvia Farina e Francesca Schiavone erano state beffardamente stoppate dal destino sul gradino della n.11 Wta, dopo che Raffaella Reggi si era fermata a n.13 e Sandra Cecchini a n.15 negli anni Ottanta. Il raggiungimento dei quarti di finale per il secondo anno consecutivo all’US Open fu degno corollario di un’estate magnifica, coronata più tardi dalla conquista della seconda Fed Cup azzurra quando a Reggio Calabria fu lei a portare il punto decisivo. Flavia si è poi ripetuta lo scorso anno a San Diego, quando ha dato il punto del 3-1 dopo l'inopinata sconfitta della Schiavone contro la Oudin.
L’esposizione mediatica di Flavia, aiutata anche dalla sua indiscutibile avvenenza _ e aggiungerei anche dall’innata simpatia _ fu straordinaria. Passerelle televisive, mega-interviste sui quotidiani più importanti, non solo sportivi. Ci fu anche chi la ritenne eccessiva tuttta quella attenzione, perché in fondo Schiavone e Farina erano state ad un passo da quel traguardo ed onestamente essere n.10 o n.11 non avrebbe dovuto fare grande differenza. Certo non sul piano tecnico. Ma si sa come è il giornalismo d’oggi. L’aspetto tecnico è l’ultimo che conta. Guardate un po’ cosa è successo a quel fenomeno di Federica Pellegrini: è la prima al mondo a conquistare i 200 stile libero in due mondiali consecutivi, e poi aveva vinto pure i 400, ma tutti i giornali si occupano soltanto del suo “divorzio” da Luca Marin, della sua presunta “simpatia” con Filippo Magnini e dei suoi record non ne parla più nessuno.
Anche per Flavia, già stata al centro dell’attenzione mediatica quando era stata “tradita” da Carlos Moya alla vigilia (o quasi) di un matrimonio che i più davano per scontato, andò così. Anche le riviste extratennistiche, quelle più glamour e meno glamour, gossippare e non, le dedicarono servizi e copertine, lunghe interviste in cui Flavia _ talvolta fotografata in pose ed abiti un tantino osée _ riuscì a far risaltare anche tutta la sua femminilità. Francesca Schiavone fece buon viso a cattiva sorte, ma nemmeno sempre buon viso, se qualcuno ricorda come reagì stizzita all’US Open al sottoscritto che le domandava se lo scalpore mediatico suscitato da Flavia non l’avesse un tantino infastidita proprio per il fatto che in fondo lei era stata mille volte vicinissima a entrare fra le top-10.
Ad ogni modo per Flavia l’anno successivo, il 2010, è stato certanente meno brillante in singolare _lo ha chiuso a n.24, stessa posizione che occupa oggi _ anche se un Roland Garros più che dignitoso le aveva consentito di rifare capolino fra le top-ten. Solo che quella ragguardevole conferma era passata un po’ nel dimenticatoio, oscurata dal grandissimo exploit di Francesca Schiavone capace di conquistare il primo Slam della storia del tennis femminile italiano, di sorpassarla nel ranking Wta, fino a raggiungere quella quarta posizione che nel tennis maschile era stata accarezzata soltanto da Adriano Panatta e soltanto per una fuggevole estate.
Francesca, più d’un anno dopo e grazie alla seconda finale consecutiva al Roland Garros, ma non solo a quella, è ancora oggi una top-ten e quindi quanto a permanenza fra le migliori dieci del mondo ha già battuto sia Panatta sia Barazzutti, i soli due top-ten ufficiali della nostra storia tennistica. Nicola Pietrangeli è stato considerato n.2 o n.3 a cavallo degli Anni Sessanta da Lance Tingay che compilava le classifiche mondiali in tempi ante-computer e anche in modo inevitabilmente soggettivo, però Tingay ignorava in quegli anni tutti i professionisti ingaggiati da Jack Kramer: fra quelli c’erano campionissimi come i grandi australiani, Rosewall, Hoad, Sedgman, più Gonzales e un po’ di americani che sarebbero stati davanti a Pietrangeli al quale peraltro_ al contempo _ va dato atto di essere rimasto ipercompetitivo molto più a lungo sia di Panatta sia di Barazzutti.
Lo scorso anno, insomma, Flavia si consolò con il doppio, cogliendo in quella specialità quelle soddisfazioni che le sono mancate in singolare. Da sola vinse solo il torneo di Marbella, ma in coppia con la Dulko i successi furono ben sette, e fra quelli alcuni di grande prestigio e soddisfazione, Miami, Roma, Montreal, Mosca, il Masters femminile a Doha. N.2 del mondo di doppio a fine anno, e addirittura n.1 a gennaio, vincendo anche l’Open d’Australia, il suo primo Slam. Mai nessun tennista italiano era stato n.1 del mondo. E va anche detto che se il doppio è una specialità moribonda nel tennis maschile, così non è in quello femminile.
Dopo il buon Australian Open Flavia ha incontrato un periodo difficile, il dolore già accennato alla spalla, 4 sconfitte consecutive al primo turno, un deludente Roland Garros, il parziale riscatto a Wimbledon…
Oggi ritroviamo però Flavia di nuovo a n.24 del mondo con pesanti cambiali da fronteggiare. Con una situazione peggiorata notevolmente dopo la sconfitta con la Brianti, con il morale probabilmente sotto i piedi. I punti da difendere dalla Pennetta sono 830, così ripartiti: 200 a San Diego (Carlsbad) dove difendeva semifinale, 225 a Cincinnati (quarti), 125 al Canadian Open (ottavi), 120 a New Haven (quarti) e 160 allo Us Open (terzo turno). 830 punti non sono pochi, fra averli tutti e non averne nessuno c’è come confermarsi n.24 oppure scendere a n.45! Anche se Flavia ne mantenesse la metà (400) il rischio di un brutto tonfo intorno alla trentesima posizione c’è tutto. Papà Oronzo (Pennetta) che è un vero ragioniere dei punti Wta sa tutto e ne è consapevole, anche se da buon papà nutre sempre fiducia nelle qualità agonistiche e tecniche della figlia (che ha comunque avuto una carriera straordinaria, al di là dei quasi 6 milioni di dollari “ufficiali” guadagnati).
Semmai è lei che talvolta sembra non avere più troppa fiducia in se stessa, nelle proprie possibilità. Ha 29 anni e mezzo, non è quindi più giovanissima, e ha invece una carriera abbastanza pesante, logorante, alle spalle. In più un tipo di gioco, basato sul ritmo, la regolarità degli schemi più che le variazioni, che la obbliga ad essere sempre a punto con la condizione psicofisica. Atletica certo, ma anche mentale. Se questa seconda parte manca, dopo qualche scambio si molla di concentrazione e si sbaglia. Insomma, nei prossimi tornei dell’estate americana _ laddove di solito Flavia ha sempre giocato bene _ facciamo insieme il tifo per lei. Sapendo che alla sua età (e scusate se lo sottolineo, non voglio dire che sia vecchia…ma in classifica Wta salvo la Schiavone mi pare che tutte le altre che oggi la precedono siano più giovani) è molto difficile risalire la corrente se si scende giù. C’è pure Saretta Errani, n.35 Wta, che non si tirerebbe indietro se potesse superarla così come ha fatto Robertina Vinci. Non che faccia la gara su di lei, ci mancherebbe, però… Comunque vada l’estate americana di Flavia il tennis italiano dovrà sempre esserle molto grato e riconoscente. Come del resto, sia chiaro e a scanso di maligni equivoci, ovviamente anche nei confronti di Francesca Schiavone e Roberta Vinci.

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molto bello e anche intelligente l'articolo di scanagatta, prima di darla per finita aspettiamo almeno la lunga estate americana!!!

forza flavia... almeno proviamoci!!!

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... perfettamente d' accordo...
non chiediamo altro che poter tornare a sorridere con lei...


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Sorridente, e bella, come non mai.



L'importante è che scelga ciò che la farà stare bene, l'importante è che ritrovi la sua serenità.

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CC hai centrato la "quintessenza" del problema!

cheers



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beh...il soggetto e' estremamente fotogenico Wink

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questo post e'' dedicato ad un Amico, anche lui fan di Flavia

Pennetta che cosa ti succede? 810504

7 ottobre 2011 … il giorno magico di Flavia


Venerdì scorso, a Pechino, Flavia ha battuto nello stesso giorno Caroline Wozniacki e, dopo poche ore - con Gisela Dulko- si e’ ripetuta battendo la coppia Huber/ Raymond.


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Ma questa seconda vittoria racchiude qualcosa di storico, visto che la Huber è n.1 mondiale del ranking di doppio: la Pennetta ha quindi battuto ambedue le dominatrici delle rispettive specialità, e nello stesso giorno!

Flavia e’ dunque la seconda tennista nella storia a compiere la medesima impresa nello stesso giorno: prima di lei Steffi Graf (Berlino - 19 maggio 1986)
S. Graf d. M. Navratilova 62 – 63
Graf/Sukova d. Navratilova/ Temesvari 75 - 62.

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super complimentissima a flavia, questo è proprio un record da raccontare ai nipotini nelle sere invernali della vecchiaia davanti al camino!!! Pennetta che cosa ti succede? 953229
flavia come la graf... Pennetta che cosa ti succede? 622327

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Uff, dopo i festeggiamenti e i risultati a Linz, leggo che si ritira per un problema alla coscia...

Insomma, quest'anno abbiamo ricevuto grandi gioie da lei; il n°1 del ranking di doppio, quindi, il record sopra descritto... ma è anche l'anno degli acciacchi!

Forza Flavia!!!!

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Le mire della Pennetta

E’ scesa in classifica con la sconfitta a Doha, ma non si è persa d’animo. Flavia Pennetta vuole tornare nelle top-20: “Sarebbe perfetto chiudere l’anno al n.15 o 13” ha detto a Dubai. E intanto pensa a Londra 2012…

La spedizione nei paesi arabi non era partita nel migliore dei modi, per Flavia Pennetta. La 29enne brindisina, che tra pochi giorni (il 25 febbraio) varcherà la soglia dei 30 anni, era stata battuta al secondo turno dall’ucraina Bondarenko al torneo di Doha e la sconfitta le era costata cinque posizioni nel ranking (dal 23 al 28). Ma ieri è arrivato il riscatto, con la vittoria al primo turno di Dubai, sulla spagnola Anabel Medina Garrigues.

“Non è stato facile giocare. Le condizioni meterologiche non aiutavano, in questi casi, quando c’è molto vento, è molto difficile controllare la palla. Quindi è meglio cercare il prima possibile il colpo vincente. Conosco Anabel da molto tempo, sappiamo molto bene come giocare l’una contro l’altra. Ma il lato negativo di scontrarmi contro di lei è la nostra amicizia, è una delle mie migliori amiche. Non è facile giocare contro un’amica. Ma il tennis è anche questo. Devi dare il meglio in ogni caso”, ha commentato Flavia a fine match in conferenza stampa a Dubai.

Il vento soffiava forte sui campi di Dubai, ma solo a tratti. E adattarsi a questo non era affatto facile. “In alcuni momenti il vento era assente, in altri soffiava fortissimo. Servire era molto difficile perché la palla si spostava da una parte all’altra. Ma se non altro potevo pensare che la mia avversaria aveva il mio stesso problema”, ha raccontato l’azzurra, che punta a che proverà a difendere la semifinale raggiunta lo scorso anno, quando batté tra le altre anche l’attuale n.1 del mondo Victoria Azarenka negli ottavi di finale.

“La scorsa settimana ero più in alto in classifica, poi, per una prematura sconfitta a Doha, sono scesa. Ogni settimana c’è la possibilità di migliorare. Non è facile ogni anno difendere i punti dell’anno precedente. Ma se si inizia a pensare troppo alle vittorie da raggiungere, ai punti, al ranking, si rischia di diventare molto nervosi. Cercherò di migliorare perché giocando bene potrò vincere molto”, ha aggiunto Flavia, prima azzurra nella storia ad essere riuscita ad entrare nelle top-10.

Prossima sfida, per Flavia, sarà il match contro la serba Jelena Jankovic, testa di serie n.8 del draw, che ieri ha rifilato un doppio 6/2 alla ceka Petra Cetkovska. E di certo non sarà una passeggiata, per l’azzurra, visto anche l’amore della Jankovic per la città di Dubai, dove ha scelto anche di prendere la residenza. “Sicuramente - sono le parole della serba - aiuta molto giocare in un posto che si ama, dove ci si trova bene e dove si spende molto tempo. La gente è molto carina con me, e tutto questo di certo aiuta anche nel tennis”.

Ma la brindisina è impegnata a Dubai anche nella prova di doppio, insieme con Francesca Schiavone. Il duo azzurro affronterà al primo turno la coppia formata dalle americane Raquel Kops-Jones e Abigail Spears. “E’ molto bello giocare con Francesca, abbiamo deciso di farlo in vista delle Olimpiadi. Non è facile stare in coppia con lei, perché siamo molto amiche ma in campo ci scontriamo anche molto, perché abbiamo entrambe una personalità molto forte. Cerchiamo di darci dei consigli, e questo è molto positivo”.

La stagione è ancora all’inizio, e gli obiettivi per Flavia sono molti. “I Giochi di Londra sono ovviamente molto importanti per me. Vorrei provare a rientrare nelle top-20, risalire in classifica. Sarebbe perfetto riuscire a chiudere l’anno al n.15 o 13”. E magari, anche più su…

Di certo, pensare di vedere Flavia e Francesca regalare all’Italia una medaglia olimpica è un sogno. Ma porsi degli obiettivi troppo alti, a volte, non aiuta. E’ più facile concentrarsi sul gioco, senza pensare troppo a quello che si vuole raggiungere. “Avere degli obiettivi non penso mi possa sempre aiutare. A volte può capitare di voler raggiungere qualcosa di troppo alto, e se non ci si riesce la frustrazione è tanta. Preferisco procedere step-by-step, un passo alla volta, giocare ogni match senza crearmi illusioni”, ha concluso Flavia.
T.it (n.d.r.)

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Le eta' di Flavia

Flavia Pennetta compie i fatidici 30 anni.
Da giovane promessa a donna, ecco alcune fasi che hanno contraddistinto l’ascesa di una delle migliori tenniste italiane di sempre. Giocatrice per certi aspetti pionieristica, dentro e fuori dal campo

Da un punto di vista simbolico non tutti i compleanni sono uguali. Come nella competizione, infatti, esistono tappe di pura routine e traguardi ben definiti. Ho sempre pensato che i 30 anni rappresentino una delle età più significative nella vita di una persona, grazie a quel connubio speciale e unico che viene a crearsi tra giovinezza e maturità. Un’età in cui, di solito, è possibile stilare un primo, provvisorio bilancio della nostra esistenza. Da oggi il club dei trentenni annovera anche la nostra Flavia Pennetta. Un evento che può suscitare, in chi è un po’ più grande di lei, sensazioni contrastanti. Sensazioni che corrono in bilico tra gli avverbi di tempo “già” e “ancora”, alla pari di alcuni ricordi. Da un lato sembra di rivederla, irruenta e un po’ incosciente, esordire al Foro Italico prendendo a pallate un’ex semifinalista del Roland Garros, l’argentina Clarisa Fernandez, come se si trattasse di ieri. Poi pensi alle prime interviste rilasciate dalla brindisina, quelle in cui dichiarava di ispirarsi a Monica Seles e di non vedersi ancora tennista dopo i 26 anni, e ti rendi conto che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Ere, tennisticamente parlando.

Enfant terrible. Non era una ragazzina tranquilla, Flavia. Per informazioni chiedere a Barbara Rossi, l’allenatrice che l’ha accompagnata nel suo ingresso tra le prime 100 del mondo. La brindisina era dotata di un caratterino niente male, esuberante e non sempre facile da tenere sotto controllo. Tuttavia proprio la scelta di trasferirsi alla corte dell’allenatrice meneghina, lasciando le comodità del circolo di famiglia a Brindisi, ha rappresentato il primo segnale rivelatore del coraggio e della determinazione che si celavano dietro la facciata sbarazzina. Due doti che hanno caratterizzato, in seguito, tutta la sua carriera. Che fosse una predestinata d’altronde lo suggeriva, ancora prima del pedigree tennistico e dei buoni risultati da junior, il suo tennis. Un tennis potente ma, soprattutto, un tennis votato all’attacco e alla costante ricerca del colpo vincente. Nell’epoca delle Williams, Flavia ha rappresentato il primo prototipo di “tennista contemporanea” in Italia. Il suo arrivo, immediatamente successivo alle prime affermazioni del tennis più classico di Francesca Schiavone, portò un’autentica ventata di freschezza in tutto l’ambiente azzurro. Ma la giovane pugliese possedeva un’altra arma che accostata al talento dava vita a un cocktail irresistibile: la bellezza. E anche di giocatrici così avvenenti da solleticare il marketing della stessa Wta, alle prese allora col post Kournikova, in Italia non se n’erano ancora viste.

La carriera di Flavia è segnata da cesure nette, rappresentate da cambi di residenza, infortuni o vicissitudini personali. Che si tratti di scelte o di circostanze, tuttavia, il risultato è sempre stato accomunato da un unico denominatore: ogni volta l’azzurra è tornata in campo più forte di prima. Anzi, sono stati proprio i momenti difficili a fare da preludio ai salti di qualità più significativi. E’ quanto è accaduto, per esempio, dopo la lunga convalescenza dal tifo che sembrava aver compromesso il suo ingresso tra le pro. Debilitata al punto di aver pensato all’abbandono del tennis agonistico, l’azzurra ha saputo reagire mettendo a segno la prima stagione da top 100. Ma la chiave di volta dello sviluppo personale e professionale di Flavia è racchiusa in una relazione, in cui tennis e vita privata si sono intrecciate indissolubilmente: quella con il collega Carlos Moya, durata dal 2004 al 2007. Un passaggio fondamentale non tanto per il rapporto in sé, quanto per le scelte e gli eventi che ne sono conseguiti.

Il trasferimento in Spagna, infatti, ha significato l’inizio di un sodalizio ben più proficuo e longevo della storia con il bel Carlos, ovvero quello con il suo attuale allenatore Gabriel Urpi. L’uomo che ha messo ordine nel tennis “tiratutto”, ma troppo lineare, della Pennetta. Il dolore per il tradimento e la rottura, invece, ha fatto da detonatore per la definitiva esplosione di Flavia. Ferita nel cuore e nel corpo, a causa di un brutto infortunio al polso patito nello stesso periodo, la brindisina ha saputo trasformare la delusione in esperienza e la frustrazione in rabbia agonistica. In poche parole è cresciuta, dando vita all’ascesa che l’ha consacrata prima top ten italiana di sempre, pluricampionessa mondiale a squadre (2006, 2009, 2010), campionessa mondiale di doppio insieme all’amica Gisela Dulko (2010) e numero 1 nella classifica Wta di specialità. Scusate se è poco. La ragazza vivace ha lasciato il posto a una donna matura e consapevole della propria forza. Un autentico esempio di professionalità, oggi, per l’intero movimento femminile italiano.

L’augurio per questi 30 anni è che possa finalmente cogliere quel risultato negli Slam che le è sempre sfuggito. Che possa sfatare il taboo che le impedisce di essere protagonista fino in fondo nei grandi appuntamenti, magari dopo aver realizzato autentiche imprese come quelle con Venus Williams a Parigi nel 2008 e con Maria Sharapova a New York lo scorso anno. L’unico neo di una carriera (quasi) perfetta.
E poi, in fondo, il 2012 è sempre un anno olimpico, quindi.. provaci ancora, Flavia!
T.it (n.d.r.)

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...Pennetta !!!! sei la mia preferitaaaa !!! daiiii forza che ce la faiiii !!!!

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grande flavia...ed anche molto bella.... Shocked

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Flavia Pennetta pensa al ritiro

Flavia Pennetta sta pensando a quando dovrà appendere la racchetta al chiodo, cosa che avverrà nel 'medio periodo'.

E' una delle due grandi campionesse che hanno caratterizzato gli ultimi anni del tennis italiano. Ha vinto 9 titoli wta nel singolo e ben 14 nel doppio.

E' stata la prima donna azzurra ad entrare nella top 10 e lo fece esattamente il 17 agosto 2009 dopo aver vinto di fila il torneo di Palermo e di Los Angeles e aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati. Ora, dopo tante battaglie, migliaia e migliaia di chilometri spesi in aereo e tanto tempo dedicato allo sport della sua vita, Flavia Pennetta sta pensando a quando smetterà.

In un'intervista andata in onda durante il programma televisivo 'G'Day' su La7, la tennista brindisina ha affermato che "viaggiare ti stanca fai fatica a lasciare gli amici e la famiglia. Per questo motivo ti puoi anche fermare e dire non ho più le stesse motiviazioni". Del resto in uno sport come il tennis 30 anni è un'età in cui, specialmente in campo femminile, si sceglie di smettere.

Alla domanda, hai ancora voglia di viaggiare, la Pennetta ha cominciato a far capire che la sua intenzione non è quella di andare avanti per molto: "Per il momento no, ancora un paio di anni dopodichè dico basta e appendo la racchetta al chiodo". C'è ancora un po' di tempo prima di dire addio al tennis, quello necessario per togliersi ancora qualche grande soddisfazione.
Eurosport (n.d.r.)

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Per come l'ho vista pochi giorni fa (incaXXosa, polemica ed insofferente) forse fa meglio a prendersi un mesetto di riposo per poi tornare carica alle competizioni..sempre che ne abbia ancora voglia...

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Pennetta che cosa ti succede? Flavia15 1° maggio 2012


Questa mattina alle 6, Flavia e' stata sottoposta ad un controllo a sorpresa da parte
dell' antidoping.

Lo ha annunciato lei stessa sulla sua pagina Twitter, poco prima delle 7 am:

"Ho appena finito il controllo antidoping a sorpresa...che bella sveglia!".

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's-Hertogenbosch/ Rosmalen – Netherlands
oggi

Pennetta che cosa ti succede? Fp11

U. Radwanska (Pol) d. F. Pennetta (Ita) 61 – 61


Flavia Pennetta stesa da Urszula Radwanska: Flavia raccoglie 2 game e nessun breakpoint contro la polacca.
Brutta sconfitta per Flavia Pennetta sull’erba olandese. La brindisina si è arresa senza lottare alla polacca Urszula Radwanska. Il risultato e' perentorio. Che non sia questo 2012 l’anno di Flavia lo si sapeva ma questo genere di sconfitte lasciano un segno. Durante tutto il match, Flavia non ha avuto la minima chanche di entrare in partita contro la più piccola delle sorelle Radwanska. Da notare che non c’è stata neanche una palla break in favore della pugliese, cosa grave se si pensa che il servizio di Urszula non è un grandissimo colpo.
La vittoria al primo turno contro la bielorussa Govortsova non aveva entusiasmato gli addetti ai lavori ed infatti oggi la scarsa forma della Pennetta è venuta fuori. Bisogna comunque sottolineare che la Radwanska ha iniziato a vincere partite e a costruirsi una buona classifica che la vede oggi a ridosso delle prime 50. In vista di Wimbledon bisogna sperare che l’azzurra possa riacquistare forma e soprattutto fiducia.
TWI (n.d.r.)

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WTA Montreal

Pennetta che cosa ti succede? Flavia22

Flavia, dopo lo stop di 45' per pioggia, è stata costretta al ritiro per l' ennesimo problema al polso destro, quando era in vantaggio 4 giochi a 1 contro Chanelle Scheepers (RSA - WTAR 61).

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Pennetta che cosa ti succede? 81049310 Niente Us Open per Flavia



Niente US Open per Flavia Pennetta. Lo ha annunciato la stessa azzurra sulla sua pagina Twitter:

"Ciao a tutti, volevo comunicare che non potrò giocare gli US Open, il polso mi fa ancora male. Vi mando un abbraccio".

A fermarla dunque il riacutizzarsi del dolore al polso destro che l'aveva già condizionata la scorsa primavera. La brindisina si era ritirata lo scorso 9 agosto per il problema al polso destro al secondo turno del Wta Premier di Montreal.

La Pennetta, numero 14 del seeding (aveva un bye al primo turno), era opposta alla sudafricana Chanelle Scheepers, numero 41, e aveva abbandonato l'incontro quando era in vantaggio 4-1.

Immagine e articolo da Yahoo/Eurosport (n.d.r.)

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Pennetta che cosa ti succede? Images13 Flavia: bye bye 2012

Dopo un lungo tira e molla, Flavia Pennetta ha deciso di operarsi al polso dolorante. L'intervento si effettuerà in Spagna il prossimo 3 ottobre e se ne occuperà il medico spagnolo Angel Ruiz Cotorro, lo stesso di Nadal e Nalbandian.
L'ultima apparizione di Flavia risale al torneo di Montreal, quando si è dovuta ritirare per l'ennesimo riacutizzarsi del dolore. Ripartire a 30 anni compiuti non sarà facile, ma dovrebbe essere un segnale positivo sulle intenzioni della pugliese.
In un'intervista TV di qualche mese fa disse che probabilmente si sarebbe ritirata nel 2014.
TB (n.d.r.)

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mi sa chela nostra (mia) Flavietta si sta riprendendo...anche oggi vittoria e ora derby con la Giorgi...

2014 da incorniciare...adesso come adesso dovrebbe essere ventesima dopo la vittoria di oggi Wink

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confermo iamwill, ventesima a 45 punti dalla stosur che ha appena eliminato!!!
mentre la giorgi a oggi sarebbe 69!

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sta massacrando la Camila...superiore in tutto Flavia, secondo me è lei che sta brillando, non la Giorgi che non sta giocando bene...

Servizio e rovescio incredibili!!!! per ora 8 game consecutivi la portano sul 6-2 4-0

Daje Flavia...anche se mi dispiace per Camila

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finita...davvero spettacolare Flavia...ha giocato benissimo!!!

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Vedo, vedo, vedo...........una semi Flavia-Li Na.....e poi.......beh dai può bastare Wink
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