Nella mia estenuante ricerca del sacro graal tennistico, non tanto per “vezzo” o “curiosità”, ma perché mi fa male il braccio e quindi cerco un attrezzo che sia al tempo stesso confortevole e performante, ho preso una nuova racchetta, la settimana scorsa. Convinto da amici, peraltro molto molto forti, che ci hanno giocato e ci giocano, ho preso una Babolat Pure Drive GT, in offerta dal buon Paolo Pozzi (madaboutennis) nella davvero bella livrea dedicata al 135° anniversario della casa francese nel mondo del tennis (il signor Babolat ha inventato le corde in budello, per chi non lo sapesse). I miei amici mi dicono che cerco racchette difficili e con cui non gioca nessuno. Bene. Giocare con una Pure Drive è definito “normale” e forse mi avrebbe regalato la “pace”, e io cercavo normalità e pace… e così l’ho presa, fiducioso. Il buon Pozzi, la definisce la Fiat delle racchette, nel senso che la usano un po’ tutti, e che più o meno va bene per tutti i tipi di gioco.
Così, montate le mie corde Black Mamba Penta, che forse non sono così confortevoli come tanti dicono, a 21/20, ho giocato venerdì scorso mezzo singolare (poi si è messo a piovere) e sabato, nell’over35, un doppio. Lì per lì nessun fastidio particolare… ma il peggio doveva arrivare. Infatti, nei giorni successivi, e ancora oggi mentre vi scrivo, ho iniziato ad avere epicondilite ed epitrocleite. Un dolore diverso e più subdolo rispetto alle mie Dunlop 200 che, quando decentro, mi fanno male al tricipite e al bicipite… ma in maniera più “onesta” e diretta. La Blu, in questo caso Rossa, vibra, vibra e vibra ancora… come un martello pneumatico sordo che lavora ai fianchi e che solo dopo alcune ore fa palesare i danni che ha fatto. Se questa è una Fiat, io forse ho bisogno solo di Audi, Bmw e Mercedes. Strano, perché non sono mai stato snob, ma forse il mio braccio lo è diventato. Fatto sta che con così poche ore di gioco, questo telaio è riuscito a fare dei danni che nessun altro, a parità di corde, aveva fatto. Mi ricordava una vecchia Slazenger in metallo che avevo quando ero piccolo e che mi distruggeva il braccio! Mi domando: come fanno in tanti a giocarci? Ma come cavolo è possibile? Forse l’Aero era un po’ meglio, ma anche quella mi fece male, anche se non così. Forse devo abbandonare i monofilamenti… ma su questa racchetta metterci un multi mi sembra come andare in pista in moto con le infradito e il casco tipo scodella! Chissà se tutte le Babolat, marchio storico e prestigioso che ha tuto il mkio rispetto, sono così? Forse la Storm è meglio, chi lo sa… ma questa, per la mia personalissima esperienza, è veramente un telaio con cui mi sono trovato male e che mi ha fatto del male fisico. Non so, ripeto, se con altre corde, possa essere diversa la musica… .
Per ora, ho ripreso le mie Dunlop e ci ho fatto montare un bel multi TGV Tecnifibre… certo, in generale, non è una racchetta che perdona molto e forse sarebbe meglio un classico 100 come piatto.
Per cui, resto alla ricerca e, come sempre, sono ben accetti e graditissimi, i vostri consigli.
Un caro saluto a tutti gli amici del forum.
Andrea