Ottima recensione Pacianka!
Certo che giochi sul pesante ultimamente, mi sa che per la nostra sfida devo portare l'elmetto
Io, invece, pensa che sto facendo il ragionamento contrario. Io giocavo con dunlop 300 tour 16*18 customizzata a 332 gr. ma ho deciso di scendere di peso. Consapevole delle mie pochezze tecniche ho deciso che fino a quando non raggiungo la solidità voluta utilizzo telai dal peso medio leggero.
Sono arrivato a questa personale conclusione benchè conosca la teoria che vuole che un giocatore debba usare la racca di maggior peso che riesce a manovrare. Ultimamente ho fatto qualche oretta con un talentuoso terza categoria che gioca con telai sotto i 300 gr. (adesso sta giocando con la nuova Dunlop 600). Sarà che sono davvero scarso, sarà che i dubbi nel tennis sono sempre maggiori delle certezze, ma a vedere la sua capacità di anticipo, la sua profondità di palla e la sua pesantezza, mi sono convinto che per avere i mezzi tecnici adeguati bisogna prima saper utilizzare una racchetta facile e solo dopo orientarsi sul pesante. Questa mia personalissima idea nasce dal fatto che, orientandomi anch'io sul maggior peso, mi sono accorto che cercavo un telaio di maggior controllo per mascherare i miei limiti tecnici, poi, non contento ovviamente della pesantezza di palla , lo appesantivo per dare maggior consistenza al colpo.
L'altro giorno ho preso una stesa colossale contro il mio compagno abituale (lui è un solido 4.2, mi batte praticamente sempre), ma ho incominciato a farmi dei ragionamenti: o meglio ho cominciato a predenre coscienza di alcuni postulati insondabili del gioco del tennis. Il primo postulato vuole che nel gioco del tennis il più forte (salvo condizioni particolari) vince, e questo postulato vale in maniera proporzionalmente più valida tanto quanto è più basso il livello. Nella quarta categoria è un vero e proprio must!
Ora il mio compagno 4.2 è più forte, punto e basta. Che poi giochi con una pure drive di 305 gr. standard e che tiri più forte di me e sbagli meno, sono tutte considerazioni che discendono dal postulato. Io con la Pure Drive probabilmente potrei azzardare qualche vincente vero in più, ma farei una marea di errori. Tecnicamente è più solido, più bravo, più capace, non è possibile colmare il gap attraverso lo strumento, essendo questo solo un mezzo non il motore... E arrivo al secondo postulato: la racca è una fissazione, una tara, un santo gral, uno strumento di tortura da notti insonni, tanto più la categoria dei suoi utilizzatori è tecnicamente scarsa. Il terzo postulato vuole che, indipendentemente dallo strumento utilizzato, chi ha una maturità tecnica equilibrata e salda manovri con efficacia ed efficienza sia il telaio facile che quello difficile. E questo è il caso del terza categoria con cui ho fatto qualche oretta o del maestro che ogni tanto mi segue (li mortacci sua, cambia telaio ogni volta, ma quanto comincia a farmi i topponi sul rovescio prende sempre in mano lo scambio e chiude con disarmente e irrisoria facilità...)
Avrò modo di cambiare ancora idea, ne sono certo, ma ora filo su questi binari...
PS per Pacianka: hai capito chi sono, nevvero?