Racchette e allenamento

Ciao a tutti , secondo voi può avere senso fare le ore di allenamento con una racchetta più difficile e pensante e poi giocare in torneo con una più leggera? 
Ad esempio ho una prince tour 100 da 305 con cui mi alleno e poi in torneo gioco con la prince tour 100 da 290 , stesse corde , e mi sto trovando davvero bene, qualcuno ha mai provato questo "metodo"?

È un metodo che non porta risultati, ci si dovrebbe allenare con la stessa racchetta che poi si utilizza in torneo o partitella con amici, c'è un sistema già collaudato per quello che vorresti fare, in palestra con una palla medica da uno/due Kili esercitarsi per velocizzare il braccio e polso in modo tale che poi in partita o torneo ti da più facilità nel muovere il telaio scelto. Non ha alcun senso allenarsi e giocare con due racchetta diverse.

Grazie massimo ! Vedevo che i professionisti si allenano con quelle specie di grossi cucchiai di legno e pensavo che il principio fosse simile, a sti punti allora vendo la pensate e cerco la coppia per quella leggera

Io non so con cosa giochi e come ti trovi, il principio di usare più peso in allenamento è per trovare più facilità in partita, però non dovresti cambiare racchetta perché una volta trovato il giusto equilibrio tra racchetta e corda e quindi il giusto equilibrio tra potenza e controllo cambiare significa ricominciare da zero. Il mio consiglio è di acquistare una palla medica da un kilo per iniziare e simulare il dritto e rovescio tirandola sul muro, fai tre ripetizioni all'inizio da 12 palleggi sia per il dritto che rovescio per tre sessioni, dopo aumenti con palleggio e ripetizioni. Dopo un mesetto vedrai i risultati.

Per me la tua idea non è male....se poi, la racchetta leggera che usi in partita ha anche più controllo e hai delle sensazioni simili a quella pesante, manovrandola meglio, dovresti riuscire a giocare meno contratto e a braccio più libero per poi girare meglio la palla, riuscendo a fare uno swing più veloce....

Ok Luchino , ti ringrazio per il parere , diciamo che sono un po' diverse come peso e bilanciamento , con la più pesante sbaglio molto di più, perché devo arrivarci bene, la più leggera per me è la migliore racchetta che esista , non so come mai la usino in pochi (a livello amatoriale )è 290 molto maneggevole e ha un controllo pazzesco , pero unico difetto essendo molto maneggevole e perdonando molto mi dà la sensazione che non mi faccia accorgere pienamente degli errori tecnici che faccio. A differenza della tour 100 p che se sbaglio qualcosa mi fa staccare o comunque sbagliare e buttarla fuori o a rete

Donnari Massimo ha scritto:

È un metodo che non porta risultati, ci si dovrebbe allenare con la stessa racchetta che poi si utilizza in torneo o partitella con amici, c'è un sistema già collaudato per quello che vorresti fare, in palestra con una palla medica da uno/due Kili esercitarsi per velocizzare il braccio e polso in modo tale che poi in partita o torneo ti da più facilità nel muovere il telaio scelto. Non ha alcun senso allenarsi e giocare con due racchetta diverse.

e se invece di cambiare racchetta, si mettesse in allenamento un peso da polso?

tipo 2 polsini sovrapposti con all'interno qualche striscia di piombo per aumentare di 10/20/50g (   non ho idea di un valore fattibile) il peso sul polso.

No, secondo me non ha senso, come e' stato scritto sopra. 
In partita dovresti colpire basandoti solo sulle sensazioni e la confidenza sviluppati in allenamento: se cambi racchetta aggiungi solo un'altra variabile. Gioca con la racchetta che meglio ti si addice e lavora con quella solamente.

Se poi vuoi fare uno step tecnico e fisico, allora si lavora sulla tecnica, con un maestro bravo, mettendo da parte il risultato del colpo per un po', ed in palestra. Nel tennis servono gambe ma anche una parte superiore del corpo forte ed elastica. A quel punto la racchetta piu' solida e pesante diventera' una necessita'.

So benissimo che ci sono tanti che cambiano racchetta anche in partita. Credo sia uno skill. Io che sono un onesto lavoratore del tennis, nel senso devo colpire tante palline per avere fiducia, mi faccio diagonali ed eserzi di servizio/risposta a morire e poi in partita mi fido di quanto fatto in allenamento. Se cambiassi racchetta perderei fiducia ed efficacia.

Al mio livello di club, tutti giocano a tennis, nel senso tutti sanno fare quasi tutti i colpi e tutti corrono. Tra vincere e perdere sono spesso due tre errori nel set o qualche colpo giocato troppo corto. Cambiare racchetta? Assolutamente no.

Ma e' la mia opinione.

Se l'intento è quello di velocizzare lo swing le strade da percorrere sono 2: nr 1 con un amico/maestro/ compagno ti lancia la pallina presa dal cesto e tu da fermo colpisci ripetendo il gesto qualche decina di volte colpendo velocemente in modo tale che lo stesso gesto e velocità poi lo riporterai in partita. Nr2 si lavora in palestra o a casa con elastici e palla medica simulando il dritto e rovescio tirandola contro una parete, palla da 1kg . Ci sono altri metodi però sono degli step successivi dopo aver fatto dei lavori basici, altrimenti sono a rischio legamenti e spalla.

casa ha scritto:

e se invece di cambiare racchetta, si mettesse in allenamento un peso da polso? = tendinite

tipo 2 polsini sovrapposti con all'interno qualche striscia di piombo per aumentare di 10/20/50g (   non ho idea di un valore fattibile) il peso sul polso.

Mi ero scordato, che qui sono quasi tutti dei semiprofessionisti, per cui consigliano solo metodi tipici per chi del tennis ne fa quasi una ragione di vita......ok ragazzi, come spesso io sono polemico, ma se ripetete sempre le cose più ovvie che le sanno anche i sassi ( tipo vai in palestra, fai esercizi con gli elastici, fai lezioni con il maestro ) discussioni come questa, perdono di interesse brevemente......finisco dicendo che, gli antichi romani, si esercitavano in battaglie simulate, usando armi ben più pesanti di quelle ordinarie.......poi, lo so che una racchetta può avere altre cose diverse dal peso, ma per me, abituarsi a gestire telai diversi tra loro, può essere un bene.......vi voglio bene, non arrabbiatevi 

Almeno per quanto mi riguarda non ho dato e non saprei dare suggerimenti a chi volesse diventare professionista, i miei consigli/suggerimenti sono basati sugli allenamenti che faccio tutt'ora con un maestro,  l'intento è quello di migliorare un po' il gioco senza farsi male. Purtroppo le strade percorribili sono sempre due ( almeno in questi casi) ho si va per suggerimenti da colleghi, amici del forum oppure si va da un maestro. Perché si va da un maestro? Perché con la sua esperienza e capacità vedendoti giocare può migliorare in poco tempo i tuoi difetti, i maestri non servono solo hai professionisti, servono a coloro che pur basando il tennis come divertimento li mettono in grado di giocare, migliorare, divertirsi, sono scelte personali che ogniuno fa in base a cosa vuole. Maestro non è sinonimo di professionisti, almeno nel mio caso è sinonimo di esperienza.
Anche in questo forum ci sono MAESTRI incordatori e non mi sembra che diano consigli hai solo professionisti. Anzi......

Come al solito Massimo, capisci quello che vuoi e non il vero senso del mio commento; penso che ci arrivi chiunque, a capire che se vai da un maestro impari a giocare meglio, anche l'utente che ha iniziato questa discussione lo saprà di sicuro, ma lui ha aperto questo argomento, per un parere sulla sua particolarità di usare telai diversi tra partita ed allenamento e non credo che si volesse sentir dire che è meglio se va da un maestro.....capito mi hai  .......diciamo appunto la nostra su cosa può significare l'uso di 2 telai diversi...

Ognuno porta la propria esperienza, poi sarà chi ha posto la domanda a tirare le somme.
La bellezza del tennis è che si può sempre migliorare. Poi sta al singolo decidere se vuole farlo o meno, o quando impegno ci voglia mettere.

Io sottolineo sempre il lavoro in palestra perché, tra le altre cose, consente di continuare a giocare con meno infortuni più a lungo nonostante l'età. Senza muscoli intorno a spalle, anche e ginocchio non si va lontano.

Luchino 67 ha scritto:

Come al solito Massimo, capisci quello che vuoi e non il vero senso del mio commento; penso che ci arrivi chiunque, a capire che se vai da un maestro impari a giocare meglio, anche l'utente che ha iniziato questa discussione lo saprà di sicuro, ma lui ha aperto questo argomento, per un parere sulla sua particolarità di usare telai diversi tra partita ed allenamento e non credo che si volesse sentir dire che è meglio se va da un maestro.....capito mi hai  .......diciamo appunto la nostra su cosa può significare l'uso di 2 telai diversi...

Io capisco bene, e non ho detto vai da un maestro, forse tu hai capito male, il mio primo consiglio è stato di non utilizzare due racchette diverse e per allenamento e per la partita, non ho parlato di andare con un maestro. Visto che impieghiamo tanto tempo a trovare la quadra con racchetta+corde è impensabile giocare con due telai diversi. I pareri possono essere tanti e tutti validi, il mio "spassionato" consiglio è di non utilizzare due racchette.

Donnari Massimo ha scritto:

È un metodo che non porta risultati, ci si dovrebbe allenare con la stessa racchetta che poi si utilizza in torneo o partitella con amici, c'è un sistema già collaudato per quello che vorresti fare, in palestra con una palla medica da uno/due Kili esercitarsi per velocizzare il braccio e polso in modo tale che poi in partita o torneo ti da più facilità nel muovere il telaio scelto. Non ha alcun senso allenarsi e giocare con due racchetta diverse.

Questa è stata la mia risposta alla domanda dell'utente [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], come sempre sei tu che non capisci. Ma oramai mi metto l'anima in pace ,

Anch'io penso che sia controproducente come tecnica di allenamento. C'è però un fondo di vero cioè alcuni maestri, soprattutto all'estero, usano attrezzi tipo il cucchiaio o racchette didattiche (vedi toalson sweet area, Saber, YPF Precisa) che impongono di avere un swing quasi perfetto ma soprattutto di guardare BENE la pallina. Questi strumenti sono ritenuti utilissimi a inizio ora come riscaldamento per un 10/15 minuti per entrare subito in palla. Quindi il mio consiglio è quello di considerare questo tipo di attrezzi. Non ho capito se ti alleni con un maestro o con soci. Nel primo caso te è già stato dato il consiglio, nel secondo dovrai fare un piccolo investimento ma devi avere uno sparring che ti supporti nel palleggio preliminare (magari annoiandosi) per entrare in palla. Tra l'altro la Toalson fa 2 racchette pesanti da 400 e da 500 proprio per lo scopo che dici tu. Quindi qualcuno le usa di sicuro. Però trovo più utile gli attrezzi descritti (che se ne trova ampia traccia on line) che non il secondo. Per velocizzare lo swing credo siano più utili gli esercizi (fuori dal campo) per migliorarlo invece appositi atrezzi (o esercizi) in campo. Just my 2 cents.

Meglio non cambiare racchetta e usare sempre la stessa che sia allenamento o partita.
Pero' e' anche vero che in alcuni casi ci si puo' deve allenare con racchette di peso superiore,inferiore,o anche con un piatto corde più' piccolo dipendendo da cosa si deve allenare.
La saber e la toalson servono per rimanere concentrati sul punto d'impatto,ma con il peso non hanno nulla a che  vedere.
Anche il "cucchiaio di legno" serve per lo stesso scopo.
Diciamo che per un buon magari ex agonista che si sta ributtando nel mucchio dopo qualche anno di stop può' essere produttivo allenarsi con una racchetta piu' pesante,o per meglio dire piu' difficile,che ti obblighi a concentrarsi bene sul guardare la palla ed arrivare bene con le gambe per riuscire a spingere come si deve.
Per poi passare ad un attrezzo piu' facile.
Ma occhio che sono periodi di transizione....in generale la racchetta non si cambia mai...

Ciao [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ho visto in passato usare il cucchiaio di legno, erano ragazzi professionisti dove gli allenatori li facevano concentrare sul punto d'impatto, usando racchetta con ovali rosicchiati di 95/97 pollici dovevano poi colpire nel punto dolce, l'allenamento serviva diciamo così per non steccare, cosa ben diversa da allenare la velocità di braccio. Cosi hanno detto, poi magari ognuno valuta il proprio agonista che segue e lo può utilizzare anche per altri scopi. Io riporto ciò che mi hanno detto, visto che non sono e non sono mai stato un pro. Semplice scambio di idee.

Ora la discussione è diventata interessante......sono state scritte delle cose che io non sapevo e forse anche l'utente che ha iniziato non le sapeva, per cui direi che abbiamo portato avanti il livello della discussione e dato nuovi spunti che possono ispirare metodologie nuove di allenamento a chi non ne era a conoscenza, io in primis

Comunque, io utilizzo quattro racchette diverse per pesi e bilanciamento e anche per tipo di incordatura..... ad esempio, ho giocato martedì con la Rebel 98 con super custom che pesa quasi 350 gr e invece sabato ho giocato con una vecchia babolat soft control, nella quale ho messo piombo negli steli e sotto il tappo, facendola arrivare nuda a quasi 300 grammi, ed ovviamente, incordatura diversa
A me basta non avere in mano una racchetta che tira bordate da sola, deve soprattutto avere controllo e non sentire il peso in testa..... Poi mi adatto e mi diverto ad assecondare le diverse sensazioni che mi danno i miei quattro telai, tanto mica devo vincere Wimbledon

Donnari Massimo ha scritto:

Ciao [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ho visto in passato usare il cucchiaio di legno, erano ragazzi professionisti dove gli allenatori li facevano concentrare sul punto d'impatto, usando racchetta con ovali rosicchiati di 95/97 pollici dovevano poi colpire nel punto dolce, l'allenamento serviva diciamo così per non steccare, cosa ben diversa da allenare la velocità di braccio. Cosi hanno detto, poi magari ognuno valuta il proprio agonista che segue e lo può utilizzare anche per altri scopi. Io riporto ciò che mi hanno detto, visto che non sono e non sono mai stato un pro. Semplice scambio di idee.

Il cucchiaio di legno serve proprio a quello per focalizzarsi sul punto d'impatto,anche se a me non e' mai piaciuto,ma purtroppo c'era' solo quello e di scambi se ne facevano veramente pochi perche' con un piatto di legno e' quasi impossibile dare effetto.
Ora con la saber o la toalson dopo un po di adattamento puoi scambiare da fondo come usando una racchetta standard.
Per la velocità' di braccio si possono usare degli attrezzi più' pesanti, ma anche li bisogna sapere cosa si fa con esercizi ben specifici,insomma non andare in campo e mettersi li a sbracciare come dei forsennati per un ora.

Luchino 67 ha scritto:

Comunque, io utilizzo quattro racchette diverse per pesi e bilanciamento e anche per tipo di incordatura..... ad esempio, ho giocato martedì con la Rebel 98 con super custom che pesa quasi 350 gr e invece sabato ho giocato con una vecchia babolat soft control, nella quale ho messo piombo negli steli e sotto il tappo, facendola arrivare nuda a quasi 300 grammi, ed ovviamente, incordatura diversa
A me basta non avere in mano una racchetta che tira bordate da sola, deve soprattutto avere controllo e non sentire il peso in testa..... Poi mi adatto e mi diverto ad assecondare le diverse sensazioni che mi danno i miei quattro telai, tanto mica devo vincere Wimbledon

Pensa che io gioco praticamente con qualsiasi racchetta mi si metta in mano......preferisco tensioni basse tipo 20-19 ma non ce problema se sono piu' alte sino diciamo ad un 24-23.
Il peso per me cambia solo perche' stando in campo molte ore non voglio affaticare troppo il braccio,.perciò' vado di Wilson 104 blade.
Se mi devo mettere li a scambiare un po piu' seriamente preferisco pure drive oppure yonex e zone 100.
Ma ripeto non trovo molta differenza tra un telaio e l'altro e tra le differente corde e tensioni.
Chiaro che ho le mie preferenze, ma il giocare bene o male dipende tutto da me e non dal tipo di racchetta che  uso.
Diciamo che mi adatto fácilmente.

Grazie a tutti per le risposte , sono contento di aver creato un dibattito costruttivo anche su altre tecniche di allenamento.
Faccio qualche lezione con il maestro ( una ogni 2 settimane ) un bravissimo maestro aggiungo, e la questione di allenarmi con lui con una racchetta più "difficile" mi è sorta proprio perché quando uso un telaio meno maneggevole faccio più errori e metto in mostra meglio le mie lacune tecniche (e vengo corretto molto più spesso rispetto a quando uso invece il telaio con cui mi trovo bene) . Era ovviamente un ragionamento che si basava solo su mie sensazioni, per questo ho voluto chiedere a chi esperienza ne ha più di me e noto pareri discordanti su alcune questioni ma abbastanza concordanti sul fatto che più gioco con lo stesso telaio meglio è, grazie a chiunque ha speso del tempo oer rispondermi