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Da qualche tempo sto vedendo i video di Nikola Aracic di intuitive tennis.
Talvolta esprime idee che vanno un pò controcorrente, come il consiglio di giocare con racchette rigide e monofilo per superare i problemi al gomito, basandosi sul fatto che bisogna giocare con attrezzi potenti per non sforzarsi troppo fisicamente.
che ne pensate?

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È una sua teoria o si avvale di test scientifici?! Perché teorie le possiamo avere tutti (tipo i terrapiattisti) poi però i dati ci dicono altro. 
A questo punto se uno non deve sforzare troppo il braccio monta un multifilamento su una racchetta rigida. Poi se ci sono dei dati a sostegno di quello che dice sono ben felice di leggerli, ma per il momento non sono minimamente d'accordo con lui.

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andcampo84 ha scritto:
È una sua teoria o si avvale di test scientifici?! Perché teorie le possiamo avere tutti (tipo i terrapiattisti) poi però i dati ci dicono altro. 


Non conoscevo quel sito, ma istintivamente mi sono trovato anche io a fare dei ragionamenti simili, nella mia beata ignoranza ed inesperienza.

Tu parli di dati che ci dicono altro e domandi se quel maestro si avvale di test scientifici: intendi che ci sono test scientifici e dati oggettivi che dimostrano qualcosa di diverso? Dove li posso trovare? Chiedo per pura curiosità...

Grazie, ciao

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Ciao, senza parlare di telai, tensioni e calibri e semplificando al massimo, più una corda è rigida e maggiori saranno le vibrazioni trasmesse al braccio. 

Qui c'è uno dei tanti articoli di Gabriele Medri dove indica quello che tutti gli incordatori sanno ovvero che il multifilamento è una corda che privilegia confort e potenza mentre il monofilamento è una corda più rigida che privilegia controllo e rotazioni
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Tutti i valori e gli studi su quasi tutte le corde in commercio sono consultabili parte gratuitamente e parte in abbonamento su siti come ad esempio racketpedia.

Detto questo se Nikola Aracic sostiene che attrezzi potenti aiutano a non sforzare troppo, trovo un controsenso che poi li abbini a dei monofilamento perchè appunto meno potenti dei multi.

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andcampo84 ha scritto:
Ciao, senza parlare di telai, tensioni e calibri e semplificando al massimo, più una corda è rigida e maggiori saranno le vibrazioni trasmesse al braccio. 

Qui c'è uno dei tanti articoli di Gabriele Medri dove indica quello che tutti gli incordatori sanno ovvero che il multifilamento è una corda che privilegia confort e potenza mentre il monofilamento è una corda più rigida che privilegia controllo e rotazioni
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Detto questo se Nikola Aracic sostiene che attrezzi potenti aiutano a non sforzare troppo, trovo un controsenso che poi li abbini a dei monofilamento perchè appunto meno potenti dei multi.


Grazie per la risposta.
In realtà quello che dici sopra è quello che, ragionevolmente, sostengono un po' tutti, come anche l'articolo del link che citi.

Io invece mi domandavo proprio se esistessero dati scientifici, per citare quello che avevi scritto nell'altro post, ovvero degli studi realizzati ed elaborati con metodo scientifico che dimostrassero attraverso i dati la veridicità di quello che un po' tutti tendiamo a pensare per esperienze personali o semplici intuizioni. Cioè quello che potrebbe/dovrebbe stare alla base dell'articolo di Medri.

Ciao

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taglio corto a costo di sembrare un po' saccente: chi è tecnicamente scarso, soprattutto di rovescio monomano, è meglio che stia lontano dai mono. Montare dei multi su telai rigidi tipo PA o PD non ha proprio senso xchè diventano cannoni senza controllo. Poi è chiaro che se si vuole giocare a tamburello vale tutto.

Chi spinge e usa rotazioni vere, non può esimersi dai mono, mentre chi semplicemente si appoggia e copre un po' può, anzi dovrebbe, tranquillamente passare ai multi.

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Non esistono regole fisse, in alcun senso. Qualsiasi combinazione è potenzialmente dannosa così come potenzialmente efficace, l'attrezzo nel suo insieme va tarato sul parametro "utilizzatore" .
Tutto il resto è fuffa.

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tennistadiprovincia ha scritto:
andcampo84 ha scritto:
Ciao, senza parlare di telai, tensioni e calibri e semplificando al massimo, più una corda è rigida e maggiori saranno le vibrazioni trasmesse al braccio. 

Qui c'è uno dei tanti articoli di Gabriele Medri dove indica quello che tutti gli incordatori sanno ovvero che il multifilamento è una corda che privilegia confort e potenza mentre il monofilamento è una corda più rigida che privilegia controllo e rotazioni
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Detto questo se Nikola Aracic sostiene che attrezzi potenti aiutano a non sforzare troppo, trovo un controsenso che poi li abbini a dei monofilamento perchè appunto meno potenti dei multi.


Grazie per la risposta.
In realtà quello che dici sopra è quello che, ragionevolmente, sostengono un po' tutti, come anche l'articolo del link che citi.

Io invece mi domandavo proprio se esistessero dati scientifici, per citare quello che avevi scritto nell'altro post, ovvero degli studi realizzati ed elaborati con metodo scientifico che dimostrassero attraverso i dati la veridicità di quello che un po' tutti tendiamo a pensare per esperienze personali o semplici intuizioni. Cioè quello che potrebbe/dovrebbe stare alla base dell'articolo di Medri.

Ciao

Da qualche parte nel forum si è andati abbastanza a fondo su telaio, corde, durata dell'impatto e frequenze in gioco. Si deve cercare un pò
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