Wilson... Staff85?

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno, spero di scrivere nella sezione corretta. 
Ho una domanda da porvi: ho iniziato una modesta collezione di racchette storiche anni '80, tra queste ho Rossignol F200(prima serie), POG one stripe 1983,Dunlop Max 200G, Adidas GTX pro, Snauwaert Ergonom, MacGregor &Bargelin, Fischler Superrform Tuning, Head Prestige Pro e Graphite Pro. 
Ovviamente Wilson, la splendida Javelin ponte a W, T2000 e una Saint Vincent prima edizione. 
Proprio nel mondo Pro Staff ho notato delle "cugine", Matrix, Aggressor, Jack Kramer che a volte ingannano, ma mai quanto questa: STAFF 85 , 100% Graphite, molto simile in tutto, fodero compresi. 
Chiedo se ne sapete qualcosa e se "oggettivamente " sia da ritenersi interessante o solo una, sorta di clone della ben più famosa Pro Staff. 
Grazie

STREPITOSO! Quindi punto sulla Twin. Si, la Maxima è quella, col telaio in legno marchiato anch'esso Maxima. Di che epoca è? Anni '60 o antecedente? E se la trovo ci accosto una Tad Davis II... Bellissima e al tempo costosissima (162.000lire nel 1984...) che ho da qualche parte.
Grazie infinite (PS presa la Javelin a W per 75$ , me la portano dagli USA per evitare spese ulteriori, se bella come pare credo sia un affare).
Buona giornata

La Maxima  dovrebbe essere stata fatta per la prima volta a fine anni 60.
Quando torno a Brescia vado a consultare lo schedario, ho ancora quasi tutti cataloghi cartacei più importanti.

Fantastico. Grazie

Ehm... Sto prendendo, per sfizio, una Head Premier Tour da affiancare alla Candycane ma anche per giocarci. Non trovo molte info (peso,rigidità,balane)e leggo più critiche che elogi: è davvero un telaio mal riuscito o incompleto come dicono? E se ne valesse la pena, che ci monto?

Chiedo un consiglio agli esperti e quindi al Maestro Eiffel: mi è arrivata una splendida Wilson Javelin, condizioni quasi perfette. L'incordatura credo sia di qualche hanno fa, un syngut Prince con i consueti sei pezzetti di cuoio esterni al telaio in basso. Questo perché ho notato, all'interno del telaio tra i grommets, delle crepe sulla vernice a collegare quasi i fori. Il quesito è, non intendendo comunque usarla, se sia meglio tagliare l'incordatura perché temo che nel tempo questa trazione, sui grommets induriti dagli anni, possa peggiorare le crepe.
Che faccio, lascio?
Grazie del consiglio in anticipo!

I Powerpads dovrebbero  diminuire lo sforzo sul passacorde, non l'inverso...
Puoi postare una foto?

È in condizioni quasi perfette, pochissimi segni anche sulla testa, cuoio originale Fairway by Balmfort of England., sembra nuova. Solo non vorrei che quelle crepe facessero saltar via la vernice o peggio.

Non è colpa dei powerpads, quanto del fatto che è rimasta incordata per un milione di anni.
Il grommet di ricambio penso sia ormai introvabile per poterla reincordare e così com'è il rischio rotture esiste.
Io taglierei e monterei un syngut morbido a bassa tensione intubando col teflon i passaggi a rischio.

Ma io sono io...

È ciò che pensavo, più resta lì più aumenta la leva sulla vernice che si è sollevata.
Faccio fare il lavoro ad uno competente, in fondo voglio solo preservarla.
Mi viene da ridere, il tizio mi odia perché gli ho detto scherzando, ma lui non lo sa ancora, che c'è da reincordare un MacGregor&Bergelin ed una TX 3000...
Grazie Mario

Per la McGregor ce la può fare ma la TX3000 siamo si e no in 5 a saperla incordare correttamente in italia..

LedZep ha scritto:

Chiedo un consiglio agli esperti e quindi al Maestro Eiffel: mi è arrivata una splendida Wilson Javelin, condizioni quasi perfette. 

LedZep ha scritto:

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LedZep ha scritto:

È in condizioni quasi perfette, pochissimi segni anche sulla testa, cuoio originale Fairway by Balmfort of England., sembra nuova. Solo non vorrei che quelle crepe facessero saltar via la vernice o peggio.

non vorrei fare l'uccello del malaugurio, ma per esperienza personale su varie mtb quando partono crepe non è solo un problema di vernice, che solitamente si scheggia o si intacca, se partono crepe alla vernice al 99,9% è compromesso anche ciò che c'è sotto ovvero il telaio...
mi piacerebbe non fosse così, però su tre telai mtb a me è capitata la stessa cosa...

Si, capisco. Vista la posizione è chiaro che il danno sia quello identificato da Eiffel. Quindi intanto taglio le corde che continuano a fare trazione e poi nel caso vedo di farla incordare ma non nego che il mio incordatore di fiducia, visto il pezzo ed il non uso, mi ha guardato storto temendo gli imputassi eventuali danni successivi.
La racchetta è bellissima, ormai ha 40 anni e resterà in mostra.
Grazie ragazzi.

Sto per prendere una Head Pro Tour e guardando le immagini noto che ci sono due livree: una ha scritta bianca con sottile linea rossa e poi scritta 630 con soli bordi bianchi ;l'altra (quella che dovrei acquistare) ha invece una fascetta rossa a inframezzare la scritta bianca Pro Tour e 630 è scritto con caratteri rossi pieni.
Che differenza c'è? Il periodo di produzione?
Vi ringrazio

La prima è l'originale austriaca del '95. la seonda esiste in due versioni, con il barcode all'interno degli steli e la scritta "Designed in Austria" (in realtò lolo stelo era lavotrato integralmente in Austria e poi assemblato e verniciato nella Repubblica Ceca (1998). Di questa versiome, per sei mesi durante  il 1999 uscì una serie  di poche migliaia di pezzi, sempre con grezzi austriaci ma finite ed assemblate in Cina, riconoscibili per la mancanza dl barcode.
Queste ultime divennero poi le PT280 destinate al mercato americano, ma a quel punto i materiali erano tutti "China".
Escludendo la versione "China", uniche differenze tra la versione "Made" e "Designed" in Austria sta nella verniciatura che rende la seconda minimamente più rigida ed un filo più secca all'impatto.

Quindi mi confermi, ri pescando un tuo intervento nel lontano 2012,che le PT 630 sono Made in Austria (al più rifinite in Rep. Ceca) mentre in Cina vennero prodotte le 280 per il mercato USA. Corretto?

Corretto.
Solo un piccolo numero di telai (meno di tremila) fu trasferito direttamente dalla Repubblica Ceca alla Cina e probabilmente divennero delle Prostock per il mercato USA. Di quando in quando ne salta fuori una, ma la qualità è comunque lievemente inferiore alle originali.

Ti ringrazio molto, purtroppo alle mie richieste (tipo foto degli steli per verificare presenza del barcode) il venditore, forse per ascendenze austriache, mi ha, risposto : "se non apprezzi il made in Austria è un problema tuo! "... A me, che ho una Prestige classic, una Twaron 1989,una Radical CandyCane, una graphite pro... Mah, sarà la tensione per i regali...
Grazie ancora Mario

Intanto Buon Natale.
Sotto l'albero ho trovato la PT630, bellissima e solo tenerla in mano diciamo che si sente la sostanza. Dopo la Graphite Pro e le prime Prestige l'evoluzione ha raggiunto la perfezione. E di qui mi dico: e se iniziassi ad usarla, in maniera progressiva, per allenarmi? Non mollo le Artengo 960 customizzate (lo so lo so, è come affiancare al Cartizze del Tavernello) ma temo sia troppo impegnativa a lungo andare visto il gomito precario però non posso solo guardarla. Magari miglioro lo swing (alla Sampras con il fodero).
Ma che ci metto?

Problema... La PT630 che ho preso, e che ho fatto incordare, presenta si un pattern 18x20 ma all'interno dello stelo è indicato 16x19...perchè??? Cioè se è un errore tipo le 500lire con la bandiera che si gonfiava controvento che la rende rara ok ma se così non fosse?

Per la corda, mettici una Hawk 1.20 od una Alu Feel a 21/20.
Quanto alla scritta, se potessi vedere una foto...è la prima volta che leggo una cosa del genere, anche se so che alcuni pezzo dei primi batch di produzione China (quelli destinati a divenire prostock) sono stati fatti con quel pattern ma a quel che so senza alcuna decal negli steli..

Ecco

Altra foto

Dire strano è dir poco.....

Un falso dici? Non credo ma davvero è incomprensibile. Mi piacerebbe che si riuscisse a capire il perché