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A lezione!

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GIANLUINI DICA
lamonf82
wbtit
7 partecipanti

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Finalmente ho iniziato il mio primo corso di tennis. E' inutile dire quanto le opinioni di tutti mi siano state utili sia per selezionare un insegnante preparato e sia per convincermi della necessità di apprendere le "basi".
Per chi fosse indeciso se iniziare un corso vorrei solo dire che la mia esperienza è estremamente positiva. Leggere di tattica e tecnica qui, vedere le lezioni video e qualche partita su youtube sono state molto utili ma avere un buon maestro, appassionato MA competente, che mi fa vedere in "3D" come e perché effettuare un certo movimento e correggermi e aiutarmi ad eseguirlo in modo corretto è un altro paio di maniche.
Ovvio. E' come se tanti pezzi di un puzzle finalmente iniziassero a combaciare, una bella sensazione.
Ciao.

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Con queste considerazioni sfondi una porta aperta... Io infatti non riesco a scindere la voglia di giocare a tennis dalla necessità di mantenere un presidio sulla tecnica e l'allenamento, aspetti questi ultimi che possono essere alimentati solo con le lezioni.

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lamonf82 ha scritto:
Con queste considerazioni sfondi una porta aperta... Io infatti non riesco a scindere la voglia di giocare a tennis dalla necessità di mantenere un presidio sulla tecnica e l'allenamento, aspetti questi ultimi che possono essere alimentati solo con le lezioni.


Me ne sto accorgendo anch'io proprio in questo periodo infatti in questo periodo per problemi di tempo non riesco a far lezione con continuità mentre invece riesco a organizzarmi per riuscire a fare almeno 2/3 partite settimanali....beh devo dire che ne sto risentendo e contribuisce ad una sorta di involuzione tecnica... Sad .In parole spicciole quando faccio lezione sento di giocare anche meglio!

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Io faccio ancora fatica a metabolizzare il concetto che il movimento di dritto vada fatto con il braccio disteso e rilassato, alla Federe per intenderci, e che siano il torso e le spalle a "spingere". Alla fine la racchetta deve trovarsi al punto di impatto come risultato di n movimenti sincronizzati. Molto complicato.
Tanto che mi domando chi, a livello di club, sia davvero in grado di metterlo in pratica in partita. Lo so che sarebbe meglio guardare la trave nel proprio occhio piuttosto che la pagliuzza in quello altrui ma non sembra anche a voi che il 99,99% usi solo il braccio?

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Beh c'è da dire che il movimento in decontrazione di Federer sia unico Smile ,comunque a livello di club il 99% forse no però siamo lì eh??

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GIANLUINI DICA ha scritto:
lamonf82 ha scritto:
Con queste considerazioni sfondi una porta aperta... Io infatti non riesco a scindere la voglia di giocare a tennis dalla necessità di mantenere un presidio sulla tecnica e l'allenamento, aspetti questi ultimi che possono essere alimentati solo con le lezioni.


Me ne sto accorgendo anch'io proprio in questo periodo infatti in questo periodo per problemi di tempo non riesco a far lezione con continuità mentre invece riesco a organizzarmi per riuscire a fare almeno 2/3 partite settimanali....beh devo dire che ne sto risentendo e contribuisce ad una sorta di involuzione tecnica... Sad .In parole spicciole quando faccio lezione sento di giocare anche meglio!


Parole sante.

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GIANLUINI DICA ha scritto:
Beh c'è da dire che il movimento in decontrazione di Federer sia unico Smile ,comunque a livello di club il 99% forse no però siamo lì eh??


Ma allora se pochi sono in grado di farlo non significa forse che è semplicemente TROPPO difficile?
O meglio è LA tecnica per chi vuole tendere all'agonismo ma non è alla portata di chi è solo appassionato, e lo dico avendo in mente i molti che soffrono anche di malanni tipo epicondilite.
Forse si dovrebbe pensare a qualcosa di simile a ciò che è il softball per il baseball?



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wbtit ha scritto:

Ma allora se pochi sono in grado di farlo non significa forse che è semplicemente TROPPO difficile?
O meglio è LA tecnica per chi vuole tendere all'agonismo ma non è alla portata di chi è solo appassionato, e lo dico avendo in mente i molti che soffrono anche di malanni tipo epicondilite.
Forse si dovrebbe pensare a qualcosa di simile a ciò che è il softball per il baseball?


Credo che alla fine uno debba decidere cosa e quanto vuole dare al tennis...quanto è disposto nel farsi "rivoltare come un pedalino" pur di acquisire una tecnica quantomeno decente...

Anche io faccio una lezione a settimana....ma sicuramente il mio maestro mi allenerà con un fine ultimo a migliorare la mia tecnica volendo fare tornei....e non come una donna che si vuole solo dilettare con un gioco da club...non so se mi spiego....e proprio una cosa differente Smile

La base rimmarrà sicuramente la stessa...ma magari le "pretese" cambiano Razz

Per esempio io ora devo risistemare il servizio avendo appreso un difetto negli ultimi mesi giocati prima dell'intervento al menisco...gamba sinistra che non potevo stendere completamente...quindi non potevo caricare non potendo poi scaricare.....ora passo un periodo di buio con questo colpo proprio perché per voler riacquisire una tecnica quantomeno decente bisogna cancellare gli ultimi file per caricare i nuovi...e fossimo fatti come i pc sarebbe tutto molto più semplice e veloce, ahimé! Very Happy

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No secondo me è solo attraverso il miglioramento tecnico che si possono evitare infortuni .....se per esempio nel colpir la palla uso il polso questo a lungo andare mi provocherà problemi.....io per esempi ho dei grossi problemi di impugnatura e chiusura cioè molto spesso non eseguiti in maniera corretta,beh adesso penso che i miei dolori di spalla derivino anche da questi limiti tecnici che con lezioni troppo saltuarie non riesco a correggere,,,,,

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Il problema nasce che dopo le lezioni dobbiamo continuare a lavorare anche se stiamo facendo una partita con l'amico....dando priorità alla tecnica e non al punteggio...credo che questa sia una delle tante limitazioni A lezione! 719540

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Alessandra76 ha scritto:
Il problema nasce che dopo le lezioni dobbiamo continuare a lavorare anche se stiamo facendo una partita con l'amico....dando priorità alla tecnica e non al punteggio...credo che questa sia una delle tante limitazioni A lezione! 719540


Esatto!!Io la prima settimana tengo tutto a mente,la seconda qualcosa,la terza zero assoluto Sad

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GIANLUINI DICA ha scritto:

Esatto!!Io la prima settimana tengo tutto a mente,la seconda qualcosa,la terza zero assoluto Sad


Per quello che dico che alla fine bisogna valutare quanto si è disposti nel farsi "rivoltare come un pedalino" ...perché poi bisogna anche continuare a lavorare su queste cose...e spesso vuol dire perdere e sbagliare...proprio perché prima noi abbiamo ottimizzato il nostro tennis con i nostri errori....e quindi anche senza la giusta tecnica prima la palla in campo la tenevamo Smile

Mentre ora dobbiamo sostituire ciò che noi bene o male abbiamo ottimizzato con qualcosa di nuovo....e come nuovo non facile da appliccare nell'immediato Smile

Se fossimo nati con un bottoncino con su scritto Setup! Very Happy

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Sono d'accordo con quasi tutte le cose che dite ma io vorrei fare una considerazione possibilemnte partendo dal basso ovvero dai fatti che mi sembra di osservare.
Io sto iniziando le lezioni, altri sono già qualche annetto che vanno avanti e altri ancora sono in qualche punto intermedio.
Alcuni vogliono diventare campioni altri si vogliono solo divertire. In altri sport, come il calcio per esempio, la separazione è un po' più evidente: quelli bravi in squadra, molti altri, soprattutto dopo una certa età, fanno calcetto a 5 sul campo piccolo! Nel tennis sia che uno sia pro o che non lo sia il campo è lo stesso e anche le racchette e le palline.
Se in più aggiungo che buttando il mio occhio manchevole e inesperto mi sembra che pochissimi abbiano una tecnica consolidata non ostante la passione e l'impegno a che considerazioni devo arrivare?
Spero che sia chiaro sia la mia intenzione amichevole e ironica che una certa preoccupazione.
La risposta non vuole essere: "se non te la senti sta a casa" ma forse un minimo di regolamentazione su corde e racchette e palline?



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I campi saranno gli stessi..ma si possono scegliere fra diverse superfici...le racchette no, le corde neanche, le tensioni ancor meno...palle più o meno veloci....quindi non è vero che è uguale...ci sono racchette e corde che aiutano...

Forse dovrebbero inventare dei tubi di palle nuove ma usurate, un pochino...per chi ha problemi con queste ultime se appena aperte! Very Happy

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Se invece vogliamo fare una distinzione di questo tipo:
In altri sport, come il calcio per esempio, la separazione è un po' più evidente: quelli bravi in squadra, molti altri, soprattutto dopo una certa età, fanno calcetto a 5 sul campo piccolo!


...basta la differenza fra tornei amatoriali oppure Fit ma di varie categorie: 4^, 3^, 2^ e 1^ Smile

Io non potrò mai giocare in 1^ categoria...e per ora la categoria a me aperta è la 4^...credo che differenza già ci sia Razz

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La mia esperienza con le lezioni di tennis è più che positiva. Un mese fa non sapevo quasi prendere la racchetta in mano, ora dopo 9 lezioni riesco a fare un palleggio semplice. Naturalmente ad ogni colpo bisogna scegliere se concentrarsi sull'esecuzione del movemento perfetto o sul colpire la palla, ma come dice il mio maestro "se non completi il movimento non lo memorizzi". Se non fosse per quel maledetto rovescio (a due mani) che ancora non ne vuole sapere di andare...

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Ieri sera VII lezione. Sono molto soddisfatto non ostante il mio pessimo rovescio a una mano poiché per me è un vero miracolo di equilibrio e coordinazione maledettamente difficile da ottenere.
Fin'ora ho sempre giocato con la Ki-15-300-L(3+1) del peso di 344 grammi (mi sono fatto aumentare il manico da L3 a L4 con guaina termosaldata), ra=70 e bilanciatura a 31,5. Nei giorni scorsi mi sono fatto un regalo di Natale comprando, dopo mesi e mesi di appostamenti tipo Willy il coyote, una racchetta usata non pro kennex, con telaio flessibile ra=59 ,un peso finale di 340gr incordata (corde toshiro mifune, piatto 98, profilo 18 e bilanciatura a 32,5 incordata.
La domanda che mi ponevo era quale sarebbe stata la differenza tra le due racchette nell'esecuzione dei colpi in allenamento. Ovviamento ho avvisato il maestro del cambio di attrezzo il quale mi ha avvisato, giustamente, che non è ancora adatto al mio livello ma di fare pure un tentativo.

Riscaldamento iniziale in "area piccola"
Mentre con la Ki-15-300 dovevo sempre stare attento a spingere poco per evitare che la pallina andasse oltre la metà campo (ci vuole niente) con la flex 59 non ho avuto problemi: morbida e pastosa finalmente sento la pallina sulle corde e riesco a dosare i colpi come mi pare. Risulato? Il cesto è durato di più, mi sono scaldato meglio e ho pensato più a come colpire e dove mandare la pallina e meno ad evitare di mandarla sulla stratosfera.

Diritto.
Un difetto della mia tecnica con la ki15 è che spesso la pallina va a colpire nelle vicinanze del profilo causando una fastidiosa torsione sull'asse del telaio. Con la flex 59 ho avuto molti meno problemi grazie al profillo più sottile e non ostante un piatto corde più piccolo. La velocità di uscita della palla e la rotazione, a partità di swing, sono ovviamente diminuite in quello che comunemente si definisce con il termine "spinge meno" ma a favore di una maggiore percezione dello swing.
Mi spiego. Con la Ki-15 posso fare uno swing corto o lungo, lento o veloce e la palla arriva (quasi) sempre oltre la rete ma senza un feedback a livello di mano/avambraccio. Con la flex 59 se lo swing non è ben eseguito e coordinato la palla NON oltrepassa la rete ma si sente finalmente un po' di "urto" e quindi ci si può correggere basandosi anche sulle sensazioni trasmesse dal telaio e non solo al colpo d'occhio e alle urla del maestro. Non si tratta di aumentare la velocità dello swing ma solo di eseguire bene la tecnica in modo fluido: piede,gamba,anca,torso,spalla,braccio, non viene fuori un vicente ma la palla arriva a 3/4 di campo.
Il peso di 340gr a 32,5 mi ha reso evidente un altro mio errore comune, quello di preparare i colpi portando la racchetta indietro con il braccio e non con il busto e di farlo in ritardo!

Rovescio.
Qui stendo un pietoso velo ma vale la stessa osservazione fatta per il dritto: con la flex 59 capisco meglio l'errore di esecuizione stigmatizzato dal maestro.

In generale.
Con la flex 59 tutto diventa un po' più complicato (ma più divertente) a vantaggio dell'allenamento grazie ad un maggiore feedback tramesso dal telaio. Per ora non ho sentito e non sento formicolii sospetti ma al più presto andrò a montare corde adatte a prevenire guai.

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Il peso di 340gr a 32,5 mi ha reso evidente un altro mio errore comune, quello di preparare i colpi portando la racchetta indietro con il braccio e non con il busto e di farlo in ritardo!


Per correggere questo potrebbe aiutarti l'idea di accompagnare dietro il telaio con l'accompagno della mano sinistra(destra se mancino)...secondo me da anche un buon ritmo tra preparazione dell'apertura...e inizio di ovalizzazione chiusura...spero di non aver usato male i termini Neutral
...ultimamente ho visto un video che lo fa vedere bene se non sbaglio su Nadal...è stato postato da qualche parte da un moderatore...mi spiace ma non ho il tempo per cercartelo ora...devo scappare :-(

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Grazie Alessandra,
purtroppo l'idea è chiara ma il soggetto (io) non si applica con costanza Smile, in particolare se la racchetta è bilancia a 31,5 tendo a non accorgemene mentre a 32,5 "sento" una pensatezza che non sento se accompagno correttamente con l'altra mano e ruotando il busto.

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wbtit ha scritto:

Il peso di 340gr a 32,5 mi ha reso evidente un altro mio errore comune, quello di preparare i colpi portando la racchetta indietro con il braccio e non con il busto e di farlo in ritardo!



Io con la mia vecchia racchetta molto poco rigida sentivo benissimo la palla e addirittura aumentavo la rotazione se capivo che la pallina aveva avuto un urto anomalo (non centrato) con il piatto corde, per farla rimanere comunque in campo.

Però non capisco proprio il discorso di portare indietro la racchetta col busto Shocked
La racchetta si porta indietro con il braccio. Poi magari ci si posiziona bene per il trasferimento del peso in avanti durante il colpo. Considera comunque che si può tirare un dritto anche in posizione non affiancata, posizione aperta, quindi sicuramente non si porta indietro la racchetta solo col busto.
Il tutto ovviamente IMHO.
Volevi dire questo?

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No, intendo dire questo:
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è la rotazione del busto a portare la racca di lato con tutte e due le mani "attaccate". Poi le mani si separano ma quella di dx deve solo far scendere laracchetta, penso, ma è solo un'ipotesi personale, che sia necessario ad evitare un'inutile affaticamento muscolare. Per la mia esperienza se il movimento è eseguito bene anche una racca di 340 sembra leggera come una di 260.

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Secondo me il movimento del sinistro serve principalmente a trovare la giusta posizione laterale con le spalle e per trovare la giusta impugnatura. Ovviamente due braccia sollevano con meno fatica di una.
Considera però che se si hanno problemi a tirare un dritto solo aprendo con la destra, secondo me si sta movimentando una racchetta troppo pesante.
Bisogna chiedere ai nostri maestri. Smile

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Io trovo una buona assonanza tra le istruzioni del mio maestro e questa serie di 7 video:
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...ma la mano sinistra è realmente appena appoggiata...non è che deve tenere il peso della racchetta assieme alla destra Razz

...per esempio nel mio caso la gola della racchetta è lievemente appoggiata sulle 4 dita lunghe ed il pollice rimane aperto...la mano è rilassatissima...e serve appunto per ruotare bene il busto...che fa come fosse una carica a molle...in pratica carichiamo il colpo Smile

...ed ho trovato il video...ricordavo l'avesse postato Manza quindi trovato subito Razz ...l'altro postato qui mi ci mette una vita per caricarsi...vi ho rinunciato :/