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Terza lezione: la respirazione



Vi siete mai chiesti perché i
tennisti professionisti ma spesso anche gli agonisti a più
basso livello e gli amatori si producano in singolari concerti
durante le partite in campo?

Muggiti, lamenti, urla, addirittura
frammenti di parole vengono spesso pronunciati ad ogni colpo, ad ogni
impatto della palla col piatto corde.

Per non parlare dei gemiti femminili
che alle volte sembrano quasi una citazione del film “Harry ti
presento Sally” nella scena in cui lei simula un orgasmo nel bel
mezzo di un ristorante.

Bene, il motivo per cui a qualcuno
viene spontaneo fare così mentre ad altri viene spesso
insegnato è la respirazione.

Se ci concentriamo ad emettere un suono
ogni volta che colpiamo la palla in effetti ci dobbiamo rendere conto
che per fare questo dobbiamo fare una sequenza ben precisa di
operazioni:


  1. Inspirare prima di colpire.

  2. Tendere gli addominali all’impatto
    con la palla

  3. Espirare subito dopo


Che sono tre cose fondamentali per
riuscire ad esprimere la massima forza fisica in un gesto atletico.

Per cui se già lo fate buon per
voi, se non lo fate e non vi preoccupate di sembrare degli ominidi
primitivi, cominciate a farlo, se proprio vi vergognate o non vi
viene proprio spontaneo emettere dei suoni, provate almeno ad
inspirare quando la palla rimbalza o sta per farlo, trattenere il
fiato all’impatto ed espirare poi.

Per coloro che hanno il libro di
Bernardini qualcosa del genere è spiegato anche in esso.

Ciao e buon tennis a tutti.

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Grazie della spiegazione, ora capisco perchè mi viene istintivo ad ogni impatto pronunciare con voce stentorea "ogni giorno sotto ogni riguardo progredisco sempre di più". Mi sorge or ora un dubbio, forse è per questa innocua abitudine che non trovo facilmente un compagno di gioco?
Very Happy

description3^ lezione: la respirazione EmptyPer fortuna...

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....che non esterni insulti a te stesso.
Qualche avversario potrebbe pensare che siano rivolti a lui e tirarti la racchetta.
A qualcuno che conosco è successo.
Very Happy

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Già avevo letto questo suggerimento da qualche parte....
e ragionandoci sopra mi sono accorta che quando colpisco tendo a fare un "ah" appena appena sotto voce a volte solo soffiando l'aria. Mentre quando stavo cambiando impostazione, zona d'impatto e moviemnto sul diritto (sarà stato un mesetto -2 fa) tendevo quasi a strillare (cosa che tra l'altro odio) e attribuivo ciò al non sapere coordinare tutte le parti del corpo. Fatto sta che il diritto si è assestato un po' di più e non strillo più, ma mi capita comunque in momenti in cui spingo di più o il ritmo sale, oppure si prolunga troppo lo scambio tendo a emettere un suono più o meno forte.
Ciò significherà che inconsapevolmente respiro in modo corretto?
Non so quando inspiro perché non mi sono posta la domanda.

C'è chi consiglia tra uno scambio e l'altro o se si fanno pause durante il cambio di campo di respirare in modo diaframmale per riequilibrare le funzioni corporerr e l'ossigenazione...

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In teoria dovremmo sempre respirare col diaframma, ovvero con la pancia e non con il petto... questo almeno per due ragioni:
1. contribuisce a regolare il ritmo della respirazione e quindi a rimanere calmi e concentrati
2. consente di espandere (in fase di inspirazione) e contrarre (in fase di espirazione) maggiormente la cassa toracica e quindi di aumentare l'ampiezza dello swing e di conseguenza la potenza dei colpi

Si tratta di un principio di anatomia molto utilizzato nello yoga... non per nulla viene ripreso da Bernardini nel suo famoso libro Wink

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PetrKorda ha scritto:
In teoria dovremmo sempre respirare col diaframma, ovvero con la pancia e non con il petto... questo almeno per due ragioni:
1. contribuisce a regolare il ritmo della respirazione e quindi a rimanere calmi e concentrati
2. consente di espandere (in fase di inspirazione) e contrarre (in fase di espirazione) maggiormente la cassa toracica e quindi di aumentare l'ampiezza dello swing e di conseguenza la potenza dei colpi

Si tratta di un principio di anatomia molto utilizzato nello yoga... non per nulla viene ripreso da Bernardini nel suo famoso libro Wink


Hai pienamente ragione - si deve respirare con il diaframma sempre, cosa che ci permette di stare in salute più a lungo possibile - ci sono anche degli esercizi in merito.
Ma ci vuole pazienza e dedizione per farli e io finora non mi ci sono impegnata abbastanza. L'uomo anatomicamnete è più portato alla respirazione diaframmale...

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A me il maestro ha suggerito di respirare durante il footwork perché tendo ad andare in apnea. Il problema è il ritmo. Eseguire un footwork ritmato forse consentirebbe di trovare una respirazione adeguata ma quando lo scambio è variabile io sono sempre in scatto e tensione e non respiro bene.
Qualche suggerimento?

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alba77 ha scritto:
L'uomo anatomicamnete è più portato alla respirazione diaframmale...

Non è la prima volta che lo sento dire... ma onestamente non ho ancora capito perchè! Forse dipende dai muscoli addominali... boh... cmq essendo uomo la cosa non mi dispiace Smile

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wbtit ha scritto:
A me il maestro ha suggerito di respirare durante il footwork perché tendo ad andare in apnea. Il problema è il ritmo. Eseguire un footwork ritmato forse consentirebbe di trovare una respirazione adeguata ma quando lo scambio è variabile io sono sempre in scatto e tensione e non respiro bene.
Qualche suggerimento?

Hai provato a leggere il libro di Bernardini? Se non ricordo male propone alcuni esercizi per regolare il ritmo della respirazione durante il gioco

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Il libro non l'ho ancora letto ma sono più interessato a sentire feedback di qualcuno che respiri in footwork ed anche efficacemente. Smile

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Ma vedi la respirazione basicamente e quella spiegata nel primo post, chiaramente le condizioni fisiche sono determinanti per non andare in affanno mentre giochi ma comunque ci saranno sempre delle situazioni dove dovrai giocare in apnea,piu' che altro e' riuscire a ricuperare in fretta e uscire da questa situazione senza avere gli occhi che ti escono fuori dalle orbite,preparazione fisica,corsa lenta per resistenza e scatti per la velocita,comunque se ti alleni un po con la respirazione descritta nel primo post le cose dovrebbero migliorare un po,il libro e' interressante e ti insegna a come gestire positivamente la partita di tennis e mettere l'attenzione nelle cose importanti,cioe' pensare poco, concentrarsi sulla respirazione,e guardare la palla......

Ultima modifica di Veterano il Gio 3 Mar 2011 - 19:58 - modificato 1 volta.

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wbtit ha scritto:
Il libro non l'ho ancora letto ma sono più interessato a sentire feedback di qualcuno che respiri in footwork ed anche efficacemente. Smile

la mia opinione è che il footwork ritmato serve più che altro per mantenere un movimento costante che consenta quindi una maggiore fluidità negli spostamenti piuttosto che scatti faticosi
il respiro invece io cerco di coordinarlo con i movimenti delle braccia e quindi della pallina... per cui quando la pallina viene verso di me inspiro, preparo il colpo e quando colpisco espiro

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Scusate se vad oun po' OT.
Prendo giusto due nomi, ma di confronti così ce ne sono molti altri...

Ho notato che per esempio un Djokovic dop ouno scambio prolungato sembra stanchissimo e respira con il "fiato corto" ma è subito pronto a riprendere e senza perdere il suo livello di rendimento (cosa che succede a me - inoltre divento rossa e sudo di più)

Mentre Federer apparentemente non è mai stanco. Recentemente ho letto un articolo sui suoi allenamenti e a fine "giornata" avrebbe affermato che sarebbe stato stanco anche se apparentemente freschissimo.

Dipenderà dalla respirazione Question

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Da giovine ho fatto un po' di arti marziali e quindi conosco la respirazione addominale. Eseguire un dritto sincronizzato con la respirazione non è impossibile... a velocità normale, farlo con la pallina che schizza di qua e di là...
Per essere concreto ho notato che riesco a farlo in palleggio con il maestro ( che ti mette la pallina comoda) mentre in palleggio o peggio ancora in partita (amichevole) è proprio oltre le mie possibilità. Voi ci riuscite sempre^

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Vedrai che se ti alleni ce la fai a farlo sempre,cosi non devi pensae troppo alla tecnica Laughing
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wbtit ha scritto:
Da giovine ho fatto un po' di arti marziali e quindi conosco la respirazione addominale. Eseguire un dritto sincronizzato con la respirazione non è impossibile... a velocità normale, farlo con la pallina che schizza di qua e di là...
Per essere concreto ho notato che riesco a farlo in palleggio con il maestro ( che ti mette la pallina comoda) mentre in palleggio o peggio ancora in partita (amichevole) è proprio oltre le mie possibilità. Voi ci riuscite sempre^


Ecco perché chi viene dalle arti marziali tira certe pignatte!! Very Happy
Non sto scherzando....nel tempo è stata una vera constatazione Smile

Per quanto riguarda la tua respirazione non in palleggio è una questione di occhio...più imparerai a capire con anticipo dove va la palla e che tipo di palla ti arriverà....e più tempo avrai per arrivarci e fare tutto come va fatto....ovviamente nei limiti possibili....dove oltre un essere umano non può andare! Razz

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Ho qualche perplessità. Per quel poco che ne so durante un combattimento è istintivo rimanere in apnea perché si rimane più compatti e il trucco per respirare è: espirare! Mi spiego. A me hanno spiegato che solo emettendo un suono (meglio se basso che aiuta ad usare il diaframma) ed espirando energicamente durante un colpo ci si costringe ad inspirare, in caso contrario nella frenesia e nella concitazione molti principianti tendono a trattenere il fiato. Non so se nel tennis questa cosa si insegni o meno ma non è un fattore trascurabile. Poi per carità, un passo alla volta Smile e si arriva ovunque ma se non faccio ora domande che sono ITR 2.0: quando?

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araba ha scritto:
alba77 ha scritto:
Scusate se vad oun po' OT.
Prendo giusto due nomi, ma di confronti così ce ne sono molti altri...

Ho notato che per esempio un Djokovic dop ouno scambio prolungato sembra stanchissimo e respira con il "fiato corto" ma è subito pronto a riprendere e senza perdere il suo livello di rendimento (cosa che succede a me - inoltre divento rossa e sudo di più)

Mentre Federer apparentemente non è mai stanco. Recentemente ho letto un articolo sui suoi allenamenti e a fine "giornata" avrebbe affermato che sarebbe stato stanco anche se apparentemente freschissimo.

Dipenderà dalla respirazione Question

No, dalla gestione dei livelli di attenzione.


Non riesco a seguirti, puoi spiegare meglio il concetto cortesemnte?
A quei livelli credo che l'attenzione non manchi mai o quasi, anche se delle volte vediamo calare Federer di concentrazione, lo stesso succede anche a Nole, ma uno sembra fresco dopo 4 set e l'altro boccheggia dopo alcuni game...
Non parlo di freschezza nei colpi ma di apparenza quando guardi la persona mentre non si gioca.
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Smile cheers
Grazie Araba, leggero' con interesse le tue considerazioni.
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