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descriptionDatemi una racchetta qualsiasi purché sia Prince!!! EmptyDatemi una racchetta qualsiasi purché sia Prince!!!

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Ciao a tutti. Come voi sono un felice utilizzatore di racchette Prince.

Ho iniziato con una Tour 98 ESP, per poi passare dalla Tour 100 Pro e poi dalla Phantom 100 Pro.

Attualmente gioco con la Tour Textreme 2 100 310g.

Sinceramente trovo i telai di casa Prince bellissimi (anche altri che ho provato senza poi acquistare come Warrior e Beast) e non capisco come mai siano così poco diffusi nei circoli.

Raramente ho incrociato sui campi altri giocatori che utilizzano Prince e spesso mi vengono chieste informazioni sulle mie (chi per curiosità perché non conosce la marca e chi dicendo "le Prince... gran belle racchette").

Visto che qui siamo tra appassionati: anche nella vostra esperienza è raro incrociare altri utilizzatori di Prince? E se sì, secondo voi quali sono i motivi dietro a questo fenomeno?

Ciao a tutti! Wink

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Semplice e  banale marketing e ubbidienza alla legge di imitazione: i campioni, quasi tutti,  usano head wilson Babolat  yonex...idem chi prova ad imitarli come i giocatori di circolo. Personalmente in 8 anni ho incrociato un 3* categoria che gioca con una tour 100 310 gr .
C'è anche forse una scarsa spinta della casa sui circoli...ma mi astengo non conoscendo qst dinamiche.

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prince, fine anni 80 inizio anni '90 era un riferimento per i midsize (90) e gli oversize (110). Il costo era però proibitivo, ed un telaio prince costava normalmente il doppio di uno wilson o puma o dunlop. Forse solo yonex si collocava a metà strada, babolat e tecnifibre non erano ancora sul mercato e donnay o snawert erano non pervenuti.
oggi probabilmente è più alineata ed i prezzi sono al pari di head o Yonex ma pochi sono i giocatori di prima fascia che la impugnano. Mi pare poi che nel recente passato Prince si sia avvicinata al fallimento per cui, probabilmente, investe/spende meno soldi di alcuni concorrenti in sponsorizzazioni ultramilionarie. 
Altra cosa da considerare è la facilità per un tennista nel provare un modello wilson o babolat o head rispetto ad un prince o uno yonex. 
Sommando: nomea di prezzo alto + difficoltà nel reperirla in prova + latitanza di giocatori di prima fascia, ecco che otteniamo un prodotto che non è desiderato dalle masse per le sue qualità di "referenza" e che non può essere scelto neppure per quelle intrinseche.

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Disamina genericamente corretta nella forma ma non nella sostanza.
Solo limitandosi agli ultimi due anni, dai dati forniti da Tennis Industry Association UK che fanno riferimento ai dati di vendita reali comunicati dai dettaglianti (e non a quelli forniti dai fabbricanti), 4 nostri telai sono entrati nella lista dei Top 30 (Phantom Graphite 107, Tour 100/290, Beast 100 e Tour 100P in ordine inverso di tempo) e l'ultimo è dalla sua uscita nei top sellers di entrambi i più importanti siti di commercio specializzato online.
Personalmente siamo al quarto riassortimento annuale, con un trend circa del 20% superiore allo stesso periodo dello scorso anno e quasi del 10% rispetto all'intero anno pur senza in alcun modo costringere -come i già citati concorrenti- a più o meno fantasiosi "pacchetti di lancio" che piazzano i nuovi modelli negli scaffali dei negozi, ma non necessariamente nelle mani degli acquirenti finali.
Per quel che ci riguarda, e da direttive della casa madre il dettagliante ha diritto di acquistare qualsiasi quantità vuole senza limitazione alcuna e col massimo sconto.
Riguardo alle politiche sui circoli, ed al di là di polemiche su forzature sugli stessi da parte di altri marchi anche attraverso organi federali, la scelta è di esaminare le richieste da parte dei circoli stessi e supportarli anche attraverso l'aiuto diretto della casa madre.
Per i telai test, non obbligando in alcun modo ad acquisti minimi, la decisione di quali e quanti modelli da mettere in prova, è delegata ai dettaglianti stessi.
La scelta di non permettere la vendita online a livello nazionale da parte di punti vendita della stessa nazione è invece legata a scelte della proprietà fatte per favorire quei distributori nazionali che sono già essi stessi rivenditori online.

Detto ciò, e riassumendo, mentre si può concedere che il marchio non abbia per ragioni diverse, una desiderabilità da "referenza" la vendita persiste, cresce da qualche tempo in maniera costante e lo fa proprio per quelle ragioni di qualità intrinseche e grazie al passaparola.

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Eiffel59 ha scritto:
Disamina genericamente corretta nella forma ma non nella sostanza.
Solo limitandosi agli ultimi due anni, dai dati forniti da Tennis Industry Association UK che fanno riferimento ai dati di vendita reali comunicati dai dettaglianti (e non a quelli forniti dai fabbricanti), 4 nostri telai sono entrati nella lista dei Top 30 (Phantom Graphite 107, Tour 100/290, Beast 100 e Tour 100P in ordine inverso di tempo) e l'ultimo è dalla sua uscita nei top sellers di entrambi i più importanti siti di commercio specializzato online.
Personalmente siamo al quarto riassortimento annuale, con un trend circa del 20% superiore allo stesso periodo dello scorso anno e quasi del 10% rispetto all'intero anno pur senza in alcun modo costringere -come i già citati concorrenti- a più o meno fantasiosi "pacchetti di lancio" che piazzano i nuovi modelli negli scaffali dei negozi, ma non necessariamente nelle mani degli acquirenti finali.
Per quel che ci riguarda, e da direttive della casa madre il dettagliante ha diritto di acquistare qualsiasi quantità vuole senza limitazione alcuna e col massimo sconto.
Riguardo alle politiche sui circoli, ed al di là di polemiche su forzature sugli stessi da parte di altri marchi anche attraverso organi federali, la scelta è di esaminare le richieste da parte dei circoli stessi e supportarli anche attraverso l'aiuto diretto della casa madre.
Per i telai test, non obbligando in alcun modo ad acquisti minimi, la decisione di quali e quanti modelli da mettere in prova, è delegata ai dettaglianti stessi.
La scelta di non permettere la vendita online a livello nazionale da parte di punti vendita della stessa nazione è invece legata a scelte della proprietà fatte per favorire quei distributori nazionali che sono già essi stessi rivenditori online.

Detto ciò, e riassumendo, mentre si può concedere che il marchio non abbia per ragioni diverse, una desiderabilità da "referenza" la vendita persiste, cresce da qualche tempo in maniera costante e lo fa proprio per quelle ragioni di qualità intrinseche e grazie al passaparola.

Perfettamente lineare, il discorso non fa una piega.

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taglia1964 ha scritto:
prince, fine anni 80 inizio anni '90 era un riferimento per i midsize (90) e gli oversize (110). Il costo era però proibitivo, ed un telaio prince costava normalmente il doppio di uno wilson o puma o dunlop. Forse solo yonex si collocava a metà strada, babolat e tecnifibre non erano ancora sul mercato e donnay o snawert erano non pervenuti.
oggi probabilmente è più alineata ed i prezzi sono al pari di head o Yonex ma pochi sono i giocatori di prima fascia che la impugnano. Mi pare poi che nel recente passato Prince si sia avvicinata al fallimento per cui, probabilmente, investe/spende meno soldi di alcuni concorrenti in sponsorizzazioni ultramilionarie. 
Altra cosa da considerare è la facilità per un tennista nel provare un modello wilson o babolat o head rispetto ad un prince o uno yonex. 
Sommando: nomea di prezzo alto + difficoltà nel reperirla in prova + latitanza di giocatori di prima fascia, ecco che otteniamo un prodotto che non è desiderato dalle masse per le sue qualità di "referenza" e che non può essere scelto neppure per quelle intrinseche.

Non c'è nemmeno un sito web ufficiale di riferimento, anzi c'è ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ) che però non mi sembra possa essere valido per il mercato europeo per differenza di alcuni prodotti, ma più USA (oltre a non essere aggiornato nemmeno per il mercato americano), poi c'è quello Jap che però è un mondo a parte, solo per loro...Il mondo è bello perché è vario, ma a volte può generare anche confusione.
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