Oggi ho giocato di nuovo, il telaio incordato con Gibbon 22/21, è andata un pochino meglio dopo aver aggiunto qualche grammo al tappo (solo al tappo per adesso) ed ho avuto modo di apprezzare il telaio in fase di recupero meglio di una profilata. Al contrario degli altri telai, ho appurato che se le tensioni sono alte (relativamente, 22 in questo caso per me lo sono) il telaio suona secco e nei colpi decentrati si avverte molto di più la sensazione, però.... c'è un però, nei recuperi prende tutto, come nel controbalzo, come nei colpi al volo e come, nel mio colpo preferito, il diritto lungolinea in corsa su diritto incrociato stretto dell'avversario. E non solo, il back esce fuori "di nuovo" filante e tagliente (collabora in questo oltre al movimento il peso maggiore del multifilo). Il mio cruccio, giocando solo una volta alla settimana, è il rovescio ad una mano in topspin molto altalenante, o meglio a corrente alternata, un pò esce ed un pò finisce in rete. I recuperi di polso sembra che passino miracolosamente la rete. Adesso la maneggevolezza si sente, col bilanciamento arretrato faccio più male però mi serve l'effetto "ball pocketing", voglio sentire la pallina che affonda nel piatto corde, mi dà la sensazione di poterla gestire ed indirizzare meglio oltre ad aiutarmi a dare più giro alla pallina. Ecco perchè cerco calibri piccoli e tensioni oltremodo basse (con un'inversione di marcia o un ritornare sui miei passi) per avere non più controllo quanto piuttosto più spin senza però avere un retino da pesca in mano. Confermo l'unicità del telaio, veramente, ha delle peculiarità uniche. Poi la sensazione percepita quando ho provato il primo modello con la Vortex Tour 130 a 12 kg... wow vien voglia di rifarlo però, forse è il caso di ordinare qualche matassina per riprovare... e se proprio va bene... il divertimento non mancherà sicuramente. In ogni caso, rigiocherò anche sabato prossimo con questo setup e vediamo se cambia o migliora qualcosa nel frattempo. Per il momento è tutto...