Nel corso della mia storia tennistica ho pensato a lungo a cosa potesse rappresentare suddetta linea di demarcazione. Di recente, ascoltando le chiacchiere di diversi giocatori, mi si è accesa la lampadina. La linea di demarcazione a mio parere è data dall'obiettivo che ci si pone: il giocatore di Club vive per riuscire a battere Tizio anzichè Caio invero Sempronio che di solito nel suo Club lo rulla. L'Agonista invece è concentrato sulla sua crescita tennistica, sia pure in Quarta Categoria, e quelli che lo rullano con buona regolarità li cerca apposta per poterli usare al fine di costruire suddetta crescita. E' un pò come paragonare una pozzanghera ad un lago: il giocatore da Club ha una visione del nostro Sport estremamente limitata dal proprio ego che vede come unico obiettivo sopravanzare il già citato tesserato dello stesso Club col quale perde regolarmente. E pensa di farlo giocandoci una volta ogni morte di Papa mentre nel frattempo accumula vittorie contro gente addirittura più triste di lui. L'Agonista cerca di giocar contro quante più palle diverse possibili ed il suo Credo è "when you lose don't lose the lesson". Io perlomeno la penso così. Ciao a tutti!