L'argomento è stato trattato più volte ed è ormai materia quotidiana di molti fisioterapisti, nei quali ambulatori ci sono sempre più tennisti per curare principalmente problemi al polso, gomito, spalla, schiena, anca, ginocchia e caviglie.
Partiamo dal fatto che in ognuno di noi può esservi una predisposizione genetica che porta ad una prematura perdita del tono muscolare e con essa ad una sollecitazione delle inserzioni tendinee e dei tendini/legamenti stessi fino all'infortunio.
Ricordatevi che un infortunio è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e il nostro corpo ha reagito con una contrattura, stiramento, strappo, infiammazione, ecc, ma è da ben diverso tempo che qualcosa non andava...
Il tennis infatti è uno sport asimmetrico e decisamente impegnativo; se non si è ben allenati, non si fa un sufficiente riscaldamento e stretching, prima o poi ci si farà male.
Molti curano l'aspetto estetico del gesto tecnico, altri spendono tempo e soldi nella ricerca di racchette e setup adatti a soddisfare i propri desideri, tanto dopo un mese (o molto prima) arriveranno nuove racchette e nuove corde e cosi via...
Io credo, essendomi confrontato con centinaia di tennisti ma anche con esperti medici e consulenti dello sport, che bisognerebbe dare importanza ad ogni cosa:
- età (non si può pretendere a 40 anni di fare ciò che si faceva a 20)
- allenamento (non si può pretendere di giocare con una certa frequenza senza un fisico allenato)
- riscaldamento (non si può iniziare qualsiasi pratica sportiva senza aver riscaldato il nostro corpo)
- stretching (non si può pensare di tenere corti e rigidi i nostri muscoli in un sport che richiede esplosività ed allungamenti)
- tecnica (non si può cercare di emulare o tentare di somigliare a tizio o caio, meglio utilizzare i propri mezzi)
- attrezzatura (non si può in 4^cat o nei club adoperare setup agonistici che impegnano e spremono fisici diversi dai pro)
Concludo consigliando ad ognuno di voi di curare un pò di più il proprio fisico mentre per quanto riguarda l'attrezzatura vi direi di seguire queste basilari e ormai ripetutissime linee guida:
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misura manici corretta specialmente per chi esegue il rovescio ad una mano: una circonferenza troppo piccola solleciterà il vostro avambraccio perchè la mano stringerà con più forza il manico. Anche se sentirete più mobilità nel dritto (specialmente per chi gioca topspin), sarete molto a rischio col rovescio.
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sostituzione corde dopo 15/20 ore specialmente per chi sollecita tanto le corde, facendo ore di lezione o di gioco contro avversari che da fondo campo tengono bene lo scambio. Un poliestere che ha perso tensione o peggio ancora male incordato vi trasmetterà vibrazioni negative e il vostro gesto tecnico ne risentirà.
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racchette adatte al proprio livello di gioco, non troppo pesanti specialmente per i principianti o per chi ha poca mobilità in campo: una racchetta troppo pesante nel lungo periodo vi affaticherà, rallentando sia il vostro swing sia l'accelerazione del vostro braccio, eseguendo colpi impacciati e decentrati. Un ovale troppo piccolo invece, se non colpirete nello sweetspot, limiterà l'efficacia dei vostri colpi, restituendo vibrazioni e poca incisività ai vostri colpi.
Buona domenica.