Insomma, la sperimentazione è fondamentale per acquisire consapevolezza e certezze.
Io ho il massimo rispetto delle convinzioni assunte con l'esperienza diretta, ci mancherebbe.
Però ho anche molta fiducia e sono non poco affascinato dalla scienza applicata dalla quale traggo spunto per sviluppare le mie di esperienze, anche per quanto concerne il tennis giocato, perchè no; da qualche parte bisogna pur partire e ritengo sia più fondato uno studio privo di apparenti interessi personali, piuttosto che quanto proposto dal business dell'industria sportiva che sui grossi numeri fonda i propri successi economici.
Rod Cross (sta diventando come il prezzemolo in questo sito
) non lo devo certo presentare io.
Le sue analisi, le sue conclusioni sulla meccanica applicata al tennis sono riconosciute come affidabili in tutto il mondo, anche dalle principali istituzioni che governano lo show business che ruota attorno al tennis, d'altro canto stiamo parlando di scienza applicata da un Professore universitario.
Non mi risultano testimonianza altrettanto affidabili in termini di autorevolezza consolidata che contrastino apertamente le tesi di Cross, mi sbaglio?
Credo sia privo di interesse e valore aggiunto sottolineare che quanto applicato da me attenendosi ai suoi principi mi ha fatto incontrare soddisfazione confortando sul campo quanto da lui dimostrato sperimentalmente.
La sperimentazione e la prova sul campo vale per un tennista più di ogni altra cosa, ma da dove partiamo ... ?
Io ho espresso le mie convinzioni ed il suo principale sponsor sul tema, tutto qui.
Mi spiace appaia come la solita minestra riscaldata, ma a volte ritornare sulla solita, ma confortevole, pietanza è un piacere sublimamente rassicurante