Scrivo questo post perché non amo lasciare indietro spiegazione per gli argomenti che sostengo, ma non ve n'é stata possibilità a suo tempo, ed é una spiegazione dovuta ai forumisti
Framan ha scritto "Aumentando il peso di una racchetta leggera e usando correttamente il gomito si aumenta la velocitá dello swing"
"Scusami, ma sono sciocchezze.
Una racchetta con 10 punti di inerzia in più ti rallenterà SEMPRE e COMUNQUE lo swing.
Questa è fisica, e non si scappa."
credo sarebbe sufficiente questa immagine (per gentile concessione di lorenzofalco.it) per capire il concetto che ho espresso, visto che lo swing parte dall'alto secondo la fisica archimede, galilei, newton, einsten e quant'altri, per la legge dei gravi visto che l'aria fino a prova contraria è un fluido e sulla terra non siamo nel vuoto, un'oggetto di pari dimensioni, ma peso maggiore cadrá a terra prima, ovvero più velocemente.
Avendo velocitá maggiore di caduta la seguente fase finale quasi orizzontale dello swing secondo le leggi del pendolo avrà maggior velocitá.
Tanto banale che potrebbe essere vero e a qualcuno verrebbe in mente di usare una racca da 5 etti per raggiungere velocitá siderali, ma non è proprio proprio cosí, in realtà è ben più complesso e vediamo perché.
Parliamo di un normale dritto, quello che si usa nella larga maggioranza dei casi, non del dritto alla Sock o alla Kyrgios che hanno giá principi di funzionamento leggermente diversi, tantomeno del troglodit-dritto.
Ecco partiamo dal troglodit-dritto che può aiutarci. Si prende la racchetta, la si porta indietro e verso il basso perché giustamente il tennis si gioca dal basso verso l'alto e diamo una gran sbracciata per farla ripartire visto che se la porto indietro per portarla in avanti mi devo fermare e ripartire. Logica dice, e anche la fisica in questo caso che più peso c'è, più faró fatica e più lento sarà lo swing. Vero ! Solo che il dritto non si fa cosí e se faccio il dritto cosí in terza alta non ci arriveró mai manco se mi alleno 8 ore al giorno e gioco da 20 anni.
Qualcuno mi fará notare che anche certi pro tipo Date, Radwanska, Simon eseguono il colpo cosí, si è vero, ma lo fanno solo a volte e per determinati precisi obiettivi, non perché non sanno fare il dritto normale che poi quando serve usano.
Allora decidiamo di fare il dritto normale e chiediamoci il perché dobbiamo fare tutta 'stá fatica per portare la racchetta lá in alto.
Per allungare lo swing cosí possiamo fare più strada e cosí dare più potenza ? Si e no, in parte è vero, ma non è il principale motivo. Chi è buon giocatore, nella frettolosa correria di una partita per essere veloce nel preparare sá che comunque può non portarla tanto in alto, peró almeno un po' si. perché ?
Perché esiste una fondamentale regola del tennis che dice "meno muscoli che non servirebbero si usano, meno tensioni muscolari creo, migliore sarà il colpo"
La racchetta la portiamo in alto proprio per non usare muscoli per farla partire, la racchetta parte per forza di gravitá con un nostro minimo sforzo di spinta, minimo ! ovvero il colpo si mantiene rilassato, nulla è forzato !
Detto questo, torniamo al concetto iniziale, visto che usiamo la forza di gravitá e siamo in un fluido, più pesante è la nostra racchetta e più questa discesa è rapida, ma
ma ad un certo punto la dovremmo spingere in avanti questa racchetta, e questo è il momento più delicato, corrisponde a quella stretta curva all'estrema sinistra della linea rossa.
Quello lí è il momento non solo di cambio di direzione, ma è il momento in cui dovremmo sommare le due spinte, quella in caduta e quella dei movimenti del corpo che hanno creato una situazione di potenziale spinta da scaricare sulla palla. Quei movimenti sono come l'aver caricato una molla.
Ecco, qui l'esempio della molla non è esatto esatto come esempio, peró è il più semplice da spiegare, il più immediato da capire, lo uso per evitare arzigogoli di parole e formule strane. In pratica prendetelo per buono e immaginatevi la racchetta come un piccolo oggetto che entra nel vortice quando aprite il tappo della vasca da bagno, entra nel vortice lentamente e se non cade nello scarico ne esce velocemente.
In pratica se carichiamo una molla con un peso troppo piccolo o troppo grande la gittata sarà limitata, la miglior gittata si ottiene con il giusto peso, né troppo né troppo poco. Se la nostra racchetta è troppo leggera scenderá troppo lentamente quando fará quella curva non avrá peso sufficiente e non caricherá a sufficienza quella molla, se sarà troppo veloce perché pesante la caricherá troppo e la molla non avrà forza a sufficienza per sputare fuori velocemente il troppo peso.
A questo punto la sommatoria di forze vá verso avanti, ed é il momento decisivo per dirigere correttamente il colpo. Importantissimo, la racchetta ha il tappo rivolto alla rete, ovvero é perpendicolare alla rete, ma il gomito accompagnato dalla spalla vá verso avanti. Ovvero, all'uscita dalla molla l'inerzia non conta un bischero ma conterá solo più avanti, conta il peso della racchetta !
Questa é la fase in cui si mette il colpo sul binario ed é una fase progressiva, si parte lento per accelerare sempre di più. Questo per evitare di strappare il colpo. Strappare il colpo é come accelerare troppo velocemente un auto, le gomme perdono aderenza e slittano, l'auto sbanda, devi togliere gas e perdi velocitá, se la metti sui binari dosando correttamente la partenza é ben migliore.
Con una racchetta troppo leggera che é uscita dalla molla devi sbracciare per farla andare e dare molta spinta strappando, con una troppo pesante la racchetta resta lí e non riesci a farla partire nei giusti tempi rallentando cosí la velocitá dello swing.
Un giocatore tecnicamente capace con una buona sensibilità ed esperienza, questo lo sente. Quando é il momento di fare quella curvetta sente proprio come un giusto rimbalzo che carica lo swing, se é troppo pesante sente che la racca s'inchioda lí, se é troppo leggera sente il nulla, che é obbligato a dare troppa spinta per farla andare, per cui in entrambi i casi a disunirsi.
Passando oltre, queste sono le tre ragioni più importanti, ve n'é una quarta, su cui peró ci sarebbe da discutere e quanto sia valida non lo só perché ci sono visioni contrastanti a proposito, tesi dicono di si, tesi dicono di no, bisognerebbe chiedere ad uno di quei mostri sacri di biomeccanica per avere una risposta più definitiva.
In pratica, una volta lanciato correttamente la fase orizzontale la massa stessa della racchetta, pesante il giusto, mantiene di per se stessa la spinta e il nostro sforzo per spingerla sarà relativo, mentre una racchetta troppo leggera esige una nostra maggior continua spinta che dovremo mantenere sotto controllo rallentando cosí il tutto. Io personalmente ho sposato questa tesi, peró altri no, per cui la passo col beneficio del dubbio.
Framan ha scritto "Aumentando il peso di una racchetta leggera e usando correttamente il gomito si aumenta la velocitá dello swing"
"Scusami, ma sono sciocchezze.
Una racchetta con 10 punti di inerzia in più ti rallenterà SEMPRE e COMUNQUE lo swing.
Questa è fisica, e non si scappa."
credo sarebbe sufficiente questa immagine (per gentile concessione di lorenzofalco.it) per capire il concetto che ho espresso, visto che lo swing parte dall'alto secondo la fisica archimede, galilei, newton, einsten e quant'altri, per la legge dei gravi visto che l'aria fino a prova contraria è un fluido e sulla terra non siamo nel vuoto, un'oggetto di pari dimensioni, ma peso maggiore cadrá a terra prima, ovvero più velocemente.
Avendo velocitá maggiore di caduta la seguente fase finale quasi orizzontale dello swing secondo le leggi del pendolo avrà maggior velocitá.
Tanto banale che potrebbe essere vero e a qualcuno verrebbe in mente di usare una racca da 5 etti per raggiungere velocitá siderali, ma non è proprio proprio cosí, in realtà è ben più complesso e vediamo perché.
Parliamo di un normale dritto, quello che si usa nella larga maggioranza dei casi, non del dritto alla Sock o alla Kyrgios che hanno giá principi di funzionamento leggermente diversi, tantomeno del troglodit-dritto.
Ecco partiamo dal troglodit-dritto che può aiutarci. Si prende la racchetta, la si porta indietro e verso il basso perché giustamente il tennis si gioca dal basso verso l'alto e diamo una gran sbracciata per farla ripartire visto che se la porto indietro per portarla in avanti mi devo fermare e ripartire. Logica dice, e anche la fisica in questo caso che più peso c'è, più faró fatica e più lento sarà lo swing. Vero ! Solo che il dritto non si fa cosí e se faccio il dritto cosí in terza alta non ci arriveró mai manco se mi alleno 8 ore al giorno e gioco da 20 anni.
Qualcuno mi fará notare che anche certi pro tipo Date, Radwanska, Simon eseguono il colpo cosí, si è vero, ma lo fanno solo a volte e per determinati precisi obiettivi, non perché non sanno fare il dritto normale che poi quando serve usano.
Allora decidiamo di fare il dritto normale e chiediamoci il perché dobbiamo fare tutta 'stá fatica per portare la racchetta lá in alto.
Per allungare lo swing cosí possiamo fare più strada e cosí dare più potenza ? Si e no, in parte è vero, ma non è il principale motivo. Chi è buon giocatore, nella frettolosa correria di una partita per essere veloce nel preparare sá che comunque può non portarla tanto in alto, peró almeno un po' si. perché ?
Perché esiste una fondamentale regola del tennis che dice "meno muscoli che non servirebbero si usano, meno tensioni muscolari creo, migliore sarà il colpo"
La racchetta la portiamo in alto proprio per non usare muscoli per farla partire, la racchetta parte per forza di gravitá con un nostro minimo sforzo di spinta, minimo ! ovvero il colpo si mantiene rilassato, nulla è forzato !
Detto questo, torniamo al concetto iniziale, visto che usiamo la forza di gravitá e siamo in un fluido, più pesante è la nostra racchetta e più questa discesa è rapida, ma
ma ad un certo punto la dovremmo spingere in avanti questa racchetta, e questo è il momento più delicato, corrisponde a quella stretta curva all'estrema sinistra della linea rossa.
Quello lí è il momento non solo di cambio di direzione, ma è il momento in cui dovremmo sommare le due spinte, quella in caduta e quella dei movimenti del corpo che hanno creato una situazione di potenziale spinta da scaricare sulla palla. Quei movimenti sono come l'aver caricato una molla.
Ecco, qui l'esempio della molla non è esatto esatto come esempio, peró è il più semplice da spiegare, il più immediato da capire, lo uso per evitare arzigogoli di parole e formule strane. In pratica prendetelo per buono e immaginatevi la racchetta come un piccolo oggetto che entra nel vortice quando aprite il tappo della vasca da bagno, entra nel vortice lentamente e se non cade nello scarico ne esce velocemente.
In pratica se carichiamo una molla con un peso troppo piccolo o troppo grande la gittata sarà limitata, la miglior gittata si ottiene con il giusto peso, né troppo né troppo poco. Se la nostra racchetta è troppo leggera scenderá troppo lentamente quando fará quella curva non avrá peso sufficiente e non caricherá a sufficienza quella molla, se sarà troppo veloce perché pesante la caricherá troppo e la molla non avrà forza a sufficienza per sputare fuori velocemente il troppo peso.
A questo punto la sommatoria di forze vá verso avanti, ed é il momento decisivo per dirigere correttamente il colpo. Importantissimo, la racchetta ha il tappo rivolto alla rete, ovvero é perpendicolare alla rete, ma il gomito accompagnato dalla spalla vá verso avanti. Ovvero, all'uscita dalla molla l'inerzia non conta un bischero ma conterá solo più avanti, conta il peso della racchetta !
Questa é la fase in cui si mette il colpo sul binario ed é una fase progressiva, si parte lento per accelerare sempre di più. Questo per evitare di strappare il colpo. Strappare il colpo é come accelerare troppo velocemente un auto, le gomme perdono aderenza e slittano, l'auto sbanda, devi togliere gas e perdi velocitá, se la metti sui binari dosando correttamente la partenza é ben migliore.
Con una racchetta troppo leggera che é uscita dalla molla devi sbracciare per farla andare e dare molta spinta strappando, con una troppo pesante la racchetta resta lí e non riesci a farla partire nei giusti tempi rallentando cosí la velocitá dello swing.
Un giocatore tecnicamente capace con una buona sensibilità ed esperienza, questo lo sente. Quando é il momento di fare quella curvetta sente proprio come un giusto rimbalzo che carica lo swing, se é troppo pesante sente che la racca s'inchioda lí, se é troppo leggera sente il nulla, che é obbligato a dare troppa spinta per farla andare, per cui in entrambi i casi a disunirsi.
Passando oltre, queste sono le tre ragioni più importanti, ve n'é una quarta, su cui peró ci sarebbe da discutere e quanto sia valida non lo só perché ci sono visioni contrastanti a proposito, tesi dicono di si, tesi dicono di no, bisognerebbe chiedere ad uno di quei mostri sacri di biomeccanica per avere una risposta più definitiva.
In pratica, una volta lanciato correttamente la fase orizzontale la massa stessa della racchetta, pesante il giusto, mantiene di per se stessa la spinta e il nostro sforzo per spingerla sarà relativo, mentre una racchetta troppo leggera esige una nostra maggior continua spinta che dovremo mantenere sotto controllo rallentando cosí il tutto. Io personalmente ho sposato questa tesi, peró altri no, per cui la passo col beneficio del dubbio.