no,
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], non intendevo dire quello che hai scritto tu.
Sì, è vero che facendo tanti tornei si migliora, ma io intendevo proprio dire che, più tornei e partite giochi, più è matematico che sali in classifica... e che la classifica non è un indicatore più di tanto valido del reale merito o del livello tecnico, in gran parte è concepita come "premio" per chi gioca.
E credo che la cosa si sia fatta più evidente negli ultimi anni, in cui il tennis agonistico ha conosciuto un boom senza precedenti. Io ricordo chiaramente che dieci anni fa per salire 4.1 dovevi farti il mazzo, ed essere 4.1 voleva dire che eri forte.
Nel 2017 ormai 18, vuoi perché ci sono più tornei, vuoi perché più gente gioca, vuoi perché hanno riformato, negli anni, il sistema di classifica, non è più così. Ci sono 4.1 scarsi, che sicuramente sono saliti a 4.1 perché hanno giocato tante partite, vincendone una minima percentuale... Così come c'è il 4.3 ex (o attuale) maestro che fa solo il torneo a squadre e rimane sempre fra 4.3 o 4.2 pur valendo molto di più, perché non gioca abbastanza partite.
Non è una critica, sia chiaro, probabilmente è un metodo molto semplificato, molto soft e che serve a incentivare la partecipazione ai tornei dando la possibilità a tutti di prendere punti .. alla fine si parla di tornei amatoriali, mica di Wimbledon. Quindi non è una critica quella che sto muovendo.
A me non disturba neanche che nel campionato di serie D3, che molti definiscono insensato, visto che pullula di personaggi di tutti i tipi, dai maestri ai "veri" quarta cat... Personalmente non me ne importa niente. Faccio, ho fatto quel campionato per divertimento e se mi tocca giocare con un maestro che è superiore è mi batte, gli stringo la mano e gli dico bravo, non vado a criticare come è composta la D3 come fa qualcuno.