starsky86 ha scritto: Secondo quale principio una palla usurata è dannosa per le articolazioni?
Il tema, sotto il profilo della meccanica applicata, è tutt'altro che di semplice descrizione, sia per una sua sufficiente efficacia esemplificativa, sia per la complessità delle dinamiche in gioco, non tutte di facile individuazione e misura.
Provo a fare un esempio prendendo in prestito una molla quale surrogato di pallina da tennis.
Quando una molla è sottoposta alla pressione di una forza sul suo asse longitudinale, la molla si comprime in proporzione alla forza applicata che, una volta esaurita la propria iniziale energia, in virtù della particolare configurazione geometrica della molla che incamera una conseguente proporzionale energia contraria, non saprà più ostacolare il ritorno inevitabile alla sua forma originale.
Tale processo è bene sintetizzato dal termine elasticità.
Quando si colpisce con il piatto corde una pallina, avviene una qualche cosa di analogo, situazione che è sfruttata per respingerla in direzione opposta con energia proporzionale all'elasticità del materiale con il quale la pallina è costituita, nonchè alle forze applicate.
Quindi, più alto sarà il valore dell'elasticità posseduta dal materiale della pallina e maggiore sarà la capacità da parte della stessa di reagire proporzionalmente alle forze su di essa applicate (piatto corde racchetta, ma anche terreno sul quale la pallina rimbalza) con direzionalità uguale e contraria, sprigionando, quindi, la necessaria energia per ribatterla.
Oltre all'effetto propulsivo, da una molla, però, si può sfruttare anche un effetto frenante o ammortizzante, basti pensare agli ammortizzatori di una moto.
Analogamente, la pallina da tennis, in virtù della sua elasticità, assorbe e disperde all'interno della sua struttura parte dell'energia prodotta dalla forza d'impatto trasferita con il nostro piatto corde limitando, quindi, gli effetti negativi dell'inevitabile applicazione del 3° principio della dinamica, in base al quale, ad ogni azione (forza) equivale una [re]azione uguale e contraria, riducendo gli effetti da shock da impatto che scaricano sull'arto portante le inevitabili conseguenze ad ogni colpo.
In sintesi, da un lato l'elasticità della pallina aiuta a respingerla con adeguata energia, dall'altro lato ammortizza proporzionalmente gli effetti da impatto sull'arto portante.
Tutto semplice, quindi?
Mica tanto, perchè a questa situazione, si aggiunge analoga elasticità dell'armeggio, struttura diversa rispetto ad una sfera, ma con altrettante capacità elastiche.
Oltre a ciò, va considerata anche l'elasticità a flessione, più o meno accentuata, del telaio.
Inutile sottolineare, poi, che questi tre aspetti sono concatenati tra loro in un intreccio di effetti di non semplice interpretazione.
Voglio dire, un piatto corde particolarmente elastico, come un telaio altrettanto elastico, risentirà meno di uno più rigido dell'eventuale maggiore durezza della gomma della pallina, ma, nella sostanza, i concetti sono quelli più sopra espressi.
Quindi, usare una pallina poco elastica per sua obsolescenza o sue caratteristiche non è vietato, ma è importante avere ben chiaro quali possano essere gli effetti sulla nostra salute, piuttosto che sulle caratteristiche di gioco.