Forma del piatto corde: meglio più ovale o più tonda?

Ciao a tutti, ho questa curiosità: cosa cambia tra una racchetta con piatto corde più "ovale" rispetto ad una con piatto corde più "tondo" a parità di dimensioni e caratteristiche? Spesso il piatto corde più tondo lo si trova su racchette per gioco orientato al top spin mentre l'ovale su telai più di controllo. A livello progettuale perché ci si orienta verso una o l'altra scelta?

Un'altra cosa: ultimamente gioco con una Angell TC95 e noto che (dalle foto) la differenza con la TC97 e la TC100 a livello piatto corde è un'allungamento del piatto corde e non un allargamento (che sembra quasi identico). Tralasciando il caso specifico Angell, cosa comporta questo a livello di sweet spot, facilità di gioco e magari capacità di spin? In linea torica ovviamente.

ti dico la mia (magari mi sbaglio): piatto tondo : sweet spot piu ampio, maggiore propensione alle rotazioni, minore potenza
piatto ovale: piu potenza, ss minore, meno rotazioni

paoletto ha scritto:

ti dico la mia (magari mi sbaglio): piatto tondo : sweet spot piu ampio, maggiore propensione alle rotazioni, minore potenza
piatto ovale: piu potenza, ss minore, meno rotazioni

sulle rotazioni non sono molto d'accordo, sul resto si.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:

paoletto ha scritto:

ti dico la mia (magari mi sbaglio): piatto tondo : sweet spot piu ampio, maggiore propensione alle rotazioni, minore potenza
piatto ovale: piu potenza, ss minore, meno rotazioni

sulle rotazioni non sono molto d'accordo, sul resto si.

e forse un piatto più ovale, a parità di peso e rigidità o parametri simili, il telaio sia anche più stabile...ma magari è solo una mia impressione

Grazie per le risposte. Mi piacerebbe anche un intervento dei professionisti che bazzicano il forum.

Indubbiamente agli inizi la ragione era quella di orientare la scelta verso la spinta (ovale) o lo spin (tondo). Prendendo come esempio le prime Extreme e confrontandole con le equivalenti e coeve Surge di Wilson tale trend è abbastanza marcato.

Oggi come oggi però, gli studi sull'addensamento della densità delle fibre, sulla loro stratificazione, sull'intervento nelle prestazioni di materiali e/o vernici ammortizzanti ha tolto abbastanza senso a queste differenziazioni e nelle poche volte che ancora sussistono sono più legate ad un discorso di riconoscibilità del singolo modello o di un'immagine di marchio che altro...

Gabry, dopo l'intervento di Marietto non c'è molto da aggiungere. Per "comprendere" il problema, estremizza tutto: immaginati una racchetta di compensato! Se vuoi che sia un minimo precisa, visto che si piega da tutte le parti, la farai con un piatto piccolo e stretto, anzi, una 5 verticali e 20 orizzontali... Chissà che spin inesistente: già tanto mandarla dritta!
Ma se ti danno dell'alluminio, la fai tonda tonda ...ma piccolina: non regge tanto. Obiettivo: spin e sweet spot! Ok ma ci vuole un po' di rigidità perché svirgola tutta.
Allora prendi il carbonio... e fai una racchetta come diceva Mario con lo sweet spot a goccia, bella strettina e chirurgica ...oppure un padellone rigido. E per irrigidire L'ovale gli dai un po' di spessore, un "profilo ad ala"!
Infine arrivano i nuovi materiali e un nuovo modo di progettare. E si sparigliano le carte in tavola.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e con le yonex come la mettiamo? Non è né ovale e né rotondo....quindi?

Quindi sempre in via teorica se ingrandisco il piatto corde allungandolo (vedi appunto il mio cenno sulle Angell da 95, 97 e 100 pollici) e di conseguenza allungando le corde verticali, avrò una maggiore potenza mentre la capacità di spin rimarrà la stessa. A meno che intervengo sui materiali... bel casino allora!
Ora mi rimane più chiaro il concetto della differenziazione delle corde orizzontali tirate meno delle verticali.
Grazie mille.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] l'isometrico non si discosta molto nel comportamento -sia nelle "classiche" che nelle moderne- dalle racchette "normali".
Quelle più estreme (XI e similari) si comportano suppergiù come una tonda (resa media superiore ma poca differenza nelle tolleranze V/O) mentre le meno isometriche (Tour F ad esempio) come una ovale.

Ovviamente, come per le altre, gli ultimi materiali hanno un po' scombinato il tutto...

Eiffel59 ha scritto:

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] l'isometrico non si discosta molto nel comportamento -sia nelle "classiche" che nelle moderne- dalle racchette "normali".
Quelle più estreme (XI e similari) si comportano suppergiù come una tonda (resa media superiore ma poca differenza nelle tolleranze V/O) mentre le meno isometriche (Tour F ad esempio) come una ovale.

Ovviamente, come per le altre, gli ultimi materiali hanno un po' scombinato il tutto...

buon giorno
ma infatti: concordo con il mitico Marietto ho letto certi giudizi estremi...
vero poi che con le progettazioni e i materiali di ultimissima generazione sia stato sparigliato quanto sembrava assodato da anni
buon tennis a tutti