Ciao a tutti, avrei bisogno di qualche consiglio relativo al mio dritto.
Sono un giocatore amatoriale di 34 anni.
Ho iniziato a giocare a 12, proseguendo fino ai 18.
Poi ho sostanzialmente mollato e ripreso negli ultimi 6 mesi, facendo un "corso" per adulti, che consiste in allenamenti settimanali di un ora, con un maestro e 4 allievi.
Il mio gioco è tecnicamente molto diverso dalla maggiore parte (o da tutti) i miei compagni di corso (ne avrò conosciuti una ventina).
Mi riferisco in particolare al dritto: loro lo tirano o piatto (con palla che per ovvi motivi non viaggia molto al di sopra della rete) o in top, più o meno arrotato, caratterizzato comunque sempre da traiettorie ben al di sopra della rete.
Quasi tutti impugnano eastern o semi western.
Veniamo al mio dritto: io ho un impugnatura totalmente western.
Ciò mi consente di dare parecchia rotazione ma allo stesso tempo di tempo di tirare forte.
Normalmente le mie palle sono tese e violente, passando poco sopra la rete, senza la tipica parabola da top.
Il mio movimento non va dal basso verso l'alto, come i top dei miei colleghi di circolo, ma è meno verticale e più orizzontale (da dietro verso avanti).
Non faccio una chiusura "classica", con il la testa della racchetta verso l'alto...solitamente chiudo il movilmento con la testa quasi rivolta lievemente verso il basso e la punta del gomito lievemente verso l'alto.
Volendo trovare un riferimento (non ho un mio video al momento) l'unico giocatore che mi viene in mente è Soderling, che usava una full western e aveva un movimento abbastanza simile a quello che vi ho descritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Veniamo ai problemi.
1) Purtroppo non sono capace di colpire diversamente.
2) Se passo a una semi-western butto la palla sui teloni.
3) Non riesco a fare la chiusura del movimento così come la vorrebbero i miei maestri (con la testa della racchetta verso l'alto e il braccio che mi passa davanti al faccia). I maestri mi dicono che il movimento è troppo strappato e dovrei chiudere di più. Io ci provo ma mi viene totalmente innaturale, mi sembra un'aggiunta inutile, un movimento costruito, da fare "per forza", che mi deconcentra e fa sprecare energie. D'altra parte la mia palla viaggia parecchio, il mio dritto sarà "strappato", da di certo non è "frenato".
4) Difficilmente riesco a tirare colpi interlocutori. In pratica con una impugnatura così esasperata se tiro "piano" la palla resta nel mio campo. Recentemente ho imparato a rallentare un po' dando una spinta più dal basso verso l'alto (piuttosto che da dietro verso avanti).
Di buono c'è che quando sono "in palla" non sono praticamente giocabile per i miei colleghi.
Di cattivo c'è che faccio una marea di errori perché non gioco praticamente mai colpi interlocutori.
I maestri mi dicono che non posso tirare sempre al massimo, solo vincenti.
Io me ne rendo conto e mi sembra di avere un gioco ottuso.
Il problema è che - al contrario di come si potrebbe pensare - la mia non è "foga" di fare il vincente o i buchi per terra.
E' un meccanismo di compensazione "involontario" che ho adottato per colmare le mie lacune tecniche, la mia incapacità di esasperare meno l'impugnatura, ecc.
In altre parole: se tiro piano sbaglio.
A volte mi concentro cercando di giocare come "vorrebbero" (giustamente credo) i maestri...e gli errori aumentano esponenzialmente.
Altre volte mi viene da lasciarmi andare e continuare giocare il mio dritto naturale (perché per me quel tipo di dritto è proprio il colpo più naturale, me lo porto dietro da quando ero adolescente).
Di solito quando stacco la spina delle "modifiche da apportare" e gioco "a modo mio" sono anche molto meno falloso, ma questo credo sia naturale per tutti.
Il problema del non saper "frenare" il braccio ce l'ho anche con il rovescio, ma lì giocandolo sempre piatto a due mani faccio meno fatica a tirare un colpo un po' più attendista (non devo metterci la forza che ci metto con il dritto).
Scusate se sono stato un po' lungo...avete qualche suggerimento da darmi??
Grazie!
Sono un giocatore amatoriale di 34 anni.
Ho iniziato a giocare a 12, proseguendo fino ai 18.
Poi ho sostanzialmente mollato e ripreso negli ultimi 6 mesi, facendo un "corso" per adulti, che consiste in allenamenti settimanali di un ora, con un maestro e 4 allievi.
Il mio gioco è tecnicamente molto diverso dalla maggiore parte (o da tutti) i miei compagni di corso (ne avrò conosciuti una ventina).
Mi riferisco in particolare al dritto: loro lo tirano o piatto (con palla che per ovvi motivi non viaggia molto al di sopra della rete) o in top, più o meno arrotato, caratterizzato comunque sempre da traiettorie ben al di sopra della rete.
Quasi tutti impugnano eastern o semi western.
Veniamo al mio dritto: io ho un impugnatura totalmente western.
Ciò mi consente di dare parecchia rotazione ma allo stesso tempo di tempo di tirare forte.
Normalmente le mie palle sono tese e violente, passando poco sopra la rete, senza la tipica parabola da top.
Il mio movimento non va dal basso verso l'alto, come i top dei miei colleghi di circolo, ma è meno verticale e più orizzontale (da dietro verso avanti).
Non faccio una chiusura "classica", con il la testa della racchetta verso l'alto...solitamente chiudo il movilmento con la testa quasi rivolta lievemente verso il basso e la punta del gomito lievemente verso l'alto.
Volendo trovare un riferimento (non ho un mio video al momento) l'unico giocatore che mi viene in mente è Soderling, che usava una full western e aveva un movimento abbastanza simile a quello che vi ho descritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Veniamo ai problemi.
1) Purtroppo non sono capace di colpire diversamente.
2) Se passo a una semi-western butto la palla sui teloni.
3) Non riesco a fare la chiusura del movimento così come la vorrebbero i miei maestri (con la testa della racchetta verso l'alto e il braccio che mi passa davanti al faccia). I maestri mi dicono che il movimento è troppo strappato e dovrei chiudere di più. Io ci provo ma mi viene totalmente innaturale, mi sembra un'aggiunta inutile, un movimento costruito, da fare "per forza", che mi deconcentra e fa sprecare energie. D'altra parte la mia palla viaggia parecchio, il mio dritto sarà "strappato", da di certo non è "frenato".
4) Difficilmente riesco a tirare colpi interlocutori. In pratica con una impugnatura così esasperata se tiro "piano" la palla resta nel mio campo. Recentemente ho imparato a rallentare un po' dando una spinta più dal basso verso l'alto (piuttosto che da dietro verso avanti).
Di buono c'è che quando sono "in palla" non sono praticamente giocabile per i miei colleghi.
Di cattivo c'è che faccio una marea di errori perché non gioco praticamente mai colpi interlocutori.
I maestri mi dicono che non posso tirare sempre al massimo, solo vincenti.
Io me ne rendo conto e mi sembra di avere un gioco ottuso.
Il problema è che - al contrario di come si potrebbe pensare - la mia non è "foga" di fare il vincente o i buchi per terra.
E' un meccanismo di compensazione "involontario" che ho adottato per colmare le mie lacune tecniche, la mia incapacità di esasperare meno l'impugnatura, ecc.
In altre parole: se tiro piano sbaglio.
A volte mi concentro cercando di giocare come "vorrebbero" (giustamente credo) i maestri...e gli errori aumentano esponenzialmente.
Altre volte mi viene da lasciarmi andare e continuare giocare il mio dritto naturale (perché per me quel tipo di dritto è proprio il colpo più naturale, me lo porto dietro da quando ero adolescente).
Di solito quando stacco la spina delle "modifiche da apportare" e gioco "a modo mio" sono anche molto meno falloso, ma questo credo sia naturale per tutti.
Il problema del non saper "frenare" il braccio ce l'ho anche con il rovescio, ma lì giocandolo sempre piatto a due mani faccio meno fatica a tirare un colpo un po' più attendista (non devo metterci la forza che ci metto con il dritto).
Scusate se sono stato un po' lungo...avete qualche suggerimento da darmi??
Grazie!